abruzzolive.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 324
Edizione del 06/03/2021
Estratto da pag. 1
- Vaccino anticovid, a marzo 7 milioni di dosi. Somministrazione andrà a fasce d`età
AttualitàL'AQUILAdi Giuseppe Maritato Il 6 Marzo, 20211Condividi In Italia arriveranno entro fine marzo altri 7 milioni di dosi di vaccini –fino a 68 milioni entro luglio – e la campagna di somministrazione dovràaccelerare con decisione, passando dal criterio delle categorie a quello dellefasce d’età, e costruendo una rete di ‘hub’ capillare ed efficace. E’ il sensodi una giornata che ha visto la prima riunione tra i nuovi vertici dellastruttura dell’emergenza scelti da Mario Draghi – il commissario FrancescoFigliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio -, i ministriMariastella Gelmini e Roberto Speranza e le Regioni. Queste ultime avranno adisposizione una “scorta di solidarietà” da usare nelle zone a più altocontagio in caso di penuria, ha promesso il ministro della Salute Speranza.L’accantonamento potrebbe essere dell’ 1-2% delle dosi. I governatori, tra iquali è tornato in videoconferenza il campano Vincenzo De Luca, hanno chiestodi “autorizzare nuovi vaccini da affiancare a quelli già utilizzati” – ha dettoil presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, – e di farechiarezza su fasce d’età e priorità delle vaccinazioni. Insomma vogliono saperechi e quando vaccinare, visto che per ora si è andati in ordine sparso. “Unaregia unica nazionale per individuare le strutture adatte come gli auditorium,le palestre, i palazzetti dello sport” per vaccinare è stata invocata dalpresidente dell’Associazione Comuni (Anci) Antonio Decaro. Per il generaleFigliuolo, incoraggiato in collegamento dal predecessore Domenico Arcuri, cheha salutato i partecipanti, il problema è innanzitutto il trasporto delle dosi“nell’ultimo miglio” sul territorio e la gestione dei punti disomministrazione. Gli hot spot vaccinali vanno incrementati, ha spiegato,usando ogni possibilità: siti produttivi, strutture della Protezione civile edella Difesa. Speranza ha rilanciato poi l’idea del ‘fondo di solidarietà’, unascorta di dosi destinate alle Regioni in difficoltà.Ma la direzione della campagna vaccinale è stata indicata da Gianni Rezzadell’Istituto superiore di sanità (Iss): “A mano mano che avremo più dosi verràmeno il criterio delle categorie e si offrirà il vaccino alla popolazioneintera in modo più flessibile”. “Adesso si stanno vaccinando gli over-80 e leregioni stanno iniziando a vaccinare gli iper-vulnerabili”, ha ricordato Rezza.I numeri al momento sono ancora insufficienti. Ieri sono state iniettate oltre180 mila dosi, ma bisognerà arrivare a 300 mila al giorno entro fine marzo,visto che ne arriveranno in media 270 mila al giorno. L’obiettivo sono 500 milainiezioni quotidiane ad aprile. Oggi si sono superati i 5 milioni di dosisomministrate e sono circa 3,5 milioni gli italiani che hanno ricevuto una odue dosi. Ma la campagna va in modo molto diverso a seconda delle Regioni. LaVal d’Aosta ha utilizzato il 92% delle dosi ricevute, la Calabria all’estremoopposto il 61%. Astrazeneca, ad esempio, è stato usato al 73% dalla Toscana eal 3% dalla Basilicata, secondo le tabelle del ministero della Salute (forsenon aggiornate in tempo reale). Alcune Regioni hanno invece esaurito le scortedi Pfizer – finora di gran lunga il vaccino più usato in Italia -, suscitandoil dubbio che non le abbiano conservate per il richiamo come è stato da piùparti sostenuto. Per Gelmini c’è l’esigenza di fare finalmente in modo che lacampagna vaccinale sia “quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale,evitando disparità”.La ministra degli Affari regionali ha insistito inoltre sulla priorità da dareai disabili e alle persone che li assistono. La buona notizia è che i casi sonoin evidente flessione tra gli over 80, pur vaccinati finora solo per un quartodel totale. I vaccini funzionano, bisogna farli.