Covid, Fontana: "Restrizioni impopolari ma necessarie"

"Lo so che e' impopolare. So che la gente se la prendera' con me. Ma se devo scegliere tra le decisioni di consenso e quelle necessarie alla salute, io scegliero' sempre quelle per la salute". E' risoluto il governatore lombardo Attilio Fontana che difende la decisione di aver firmato ieri mattina l'ordinanza che trasforma la regione in zona arancione "rinforzata". Si rammarica, dice "sono il primo ad essere dispiaciuto di aver dovuto prendere una decisione cosi' improvvisa" ma "purtroppo - precisa - questo e' un virus che ha andamenti da cui non possiamo farci sorprendere" e quindi "dobbiamo a tutti i costi cercare di anticipare i contagi e l'andamento dell'epidemia. Dobbiamo essere in qualche modo proattivi". Anche perche' "la variante inglese attacca in modo grave anche i giovani, le scuole sono potenziali e magari concreti focolai. Io sono tra chi ha sempre sostenuto l'apertura delle scuole, e peraltro su questo sono anche stato attaccato, come quasi tutti i governatori in Italia. Pero' dobbiamo rendercene conto: le scuole sono davvero un punto sensibile". In una seconda intervista a La Stampa, lo stesso Fontana spiega anche che "in queste due settimane e' cambiato tutto, c'e' stata un'esplosione anomala del virus, anche rispetto alla prima ondata della pandemia" e pertanto "quando abbiamo ricevuto la relazione del nostro comitato scientifico, abbiamo dovuto decidere di chiudere piu' di quanto aveva previsto il governo".