edilportale.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 18500
Edizione del 04/03/2021
Estratto da pag. 1
Sblocca Cantieri, in arrivo un secondo elenco di opere prioritarie
04/03/2021 – Per la realizzazione delle opere prioritarie, la parola d’ordine sarà “celerità”. Lo ha affermato Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile (così come è stato ribattezzato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) martedì 2 marzo durante un’a...
04/03/2021 – Per la realizzazione delle opere prioritarie, la parola d’ordine sarà “celerità”. Lo ha affermato Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile (così come è stato ribattezzato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) martedì 2 marzo durante un’audizione davanti alle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera e alla Commissione Lavori Pubblici del Senato.

 

L’intervento del Ministro si è svolto nell’ambito della bozza di decreto contenente le opere prioritarie previste dal Decreto Sblocca Cantieri. A questo elenco se ne aggiungerà un altro, da mettere a punto entro aprile. Per consentire una rapida realizzazione delle opere, si continuerà a fare ricorso ai commissari, ma si studieranno anche nuove procedure per snellire le autorizzazioni e tutte le altre fasi.

 

Infrastrutture prioritarie, 58 opere particolarmente significative

La bozza del decreto, presentata a gennaio dal passato Governo, ha individuato 58 opere particolarmente significative con un costo complessivo di circa 65/70 miliardi di euro e con una distribuzione di impegni ben bilanciata tra Nord (21 miliardi), Centro (18 miliardi) e Sud (27 miliardi).

 

Si tratta di interventi di diverse tipologie, infrastrutture stradali, infrastrutture ferroviarie e aeroportuali di massa, infrastrutture portuali, idriche, presidi di sicurezza, coerenti con il documento allegato al DEF 2020 - Italia Veloce.

 

Anche se la bozza è stata messa a punto dal passato Governo, il Ministro Giovannini ha affermato che gli interventi sono coerenti con le linee programmatiche delineate dal nuovo Governo e con le priorità europee.

 

Infrastrutture prioritarie, nuovo elenco entro il 30 aprile

Tuttavia, le Commissioni hanno espresso disaccordo sul metodo con cui sono state individuate le opere prioritarie, evidenziando alcuni problemi:

- lo scarso coinvolgimento delle Regioni nella scelta degli interventi, che sarà risolto con adeguate forme di consultazione;

- il profilo dei commissari straordinari: il Ministro ha sottolineato come i tempi del processo di dialogo politico abbiano rallentato le iniziative che sarebbero potute andare in modo più spedito, ma ha precisato che, dal momento che alcuni commissari già lavorano all'interno delle strutture statali, una parte del lavoro informalmente è già stato avviato, assicurando una velocità maggiore ai procedimenti in itinere;

- la presenza di procedimenti giudiziari a carico di alcuni commissari che, ha assicurato il Ministro, sono connessi ad attività nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali e non impediscono la scelta di tali figure;

- il finanziamento delle opere. Il Ministro ha sottolineato che alcune opere sono inserite nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Se il documento verrà recepito dalla Commissione Europea, molte opere avranno già il finanziamento necessario.

 

Si tratta di difficoltà che potrebbero essere risolte nel secondo decreto annunciato dal Ministro, anche con la creazione di un dipartimento ad-hoc per le reti infrastrutturali e un maggiore coinvolgimento della Conferenza delle Regioni. “Ci sarà una seconda opportunità – ha spiegato – ma i tempi sono stretti”. Il nuovo decreto dovrebbe essere emanato entro il 30 giugno, quindi la bozza dovrebbe essere sottoposta al Parlamento entro il 30 aprile. Una data “impressa nell’agenda del Governo” dal momento che è la stessa entro la quale va presentato il PNRR.

 

Infrastrutture prioritarie e velocizzazione dei cantieri

Per l'accelerazione dei cantieri, ha ricordato il Ministro, a dicembre è stato siglato un protocollo di intesa con le parti sociali prevedendo turni da 24 ore.

 

Il commissariamento, ha spiegato, non è l’unico strumento per velocizzare i cantieri, ma c’è un impellente bisogno di accelerare le procedure. Il Ministro ritiene giusto evitare i commissariamenti perenni e ridurr
e il numero dei commissari: al momento, ha sottolineato, ne sono stati nominati 28 per 58 opere. Tutti sono stati individuati all’interno dell’Amministrazione statale, tranne quello per la statale Ragusana: sarà il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, con l’impegno di designare un sub-commissario tecnico interno al Ministero.

 

Secondo il Ministro, è inoltre fondamentale un sistema di monitoraggio di tutte le fasi dell’opera. È stato anche avviato un confronto con i Ministri Roberto Cingolani (Transizione ecologica) e Dario Franceschini (Cultura) per capire come migliorare le modalità di rilascio di pareri ed autorizzazioni come Via, Vas e via libera delle Soprintendenze.