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Dir. Resp.
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Edizione del 31/01/2020
Estratto da pag. 1
Contratto sanit? privata. Ministero e Regioni in campo. Speranza:?“Si riprenda la trattativa”. Bonaccini:?“Non capiamo motivazioni dello stallo”
Ministero della Salute e Regioni intervengono dopo l'interruzione delletrattative tra case di cura e sindacati. "Nonostante l'accordo del 12 novembretra le parti agevolate dalle norme in legge di Bilancio nella giornata dilunedì 27 gennaio si sono interrotte le trattative. Preso atto delledichiarazioni delle Regioni, che ribadiscono il loro impegno, il Ministeroauspica una rapida ripresa del tavolo delle trattative in attuazionedell’accordo già raggiunto e sottoscritto".[front9200554]30 GEN - Governo e Regioni scendono in campo dopo l'interruzione delletrattative per il rinnovo del contratto della sanità privata. A interventireper primo è il ministero della Salute che in una nota sottolinea come "ilMinistero della Salute è intervenuto con modifiche normative in sede di Leggedi Bilancio sugli acquisti di prestazioni sanitarie da soggetti privatiaccreditati per tutte le Regioni. Questo ha agevolato l’accordo tra Aiop eAris, organizzazioni sindacali e Regioni, raggiunto il 12 novembre, per lasottoscrizione del nuovo contratto del comparto sanità privata. Un dovereistituzionale a tutela del diritto dei lavoratori dopo 13 anni di bloccocontrattuale". Ma, prosegue la nota ministeriale, "nonostante tale accordo, frutto di lavorocollegiale, nella giornata di lunedì 27 gennaio si sono interrotte letrattative. Preso atto delle dichiarazioni delle Regioni, che ribadiscono illoro impegno, il Ministero auspica una rapida ripresa del tavolo delletrattative in attuazione dell’accordo già raggiunto e sottoscritto. Si attende,altresì, la ripresa delle trattative con la Confederazione italiana mediciospedalità privata". Così in una nota il Ministero della Salute fa il puntodella situazione". E infatti le Regioni, per bocca del presidente Stefano Bonaccini, manifestanoil loro stupore per la situazione di stallo. "Abbiamo appreso con stupore chelunedì scorso, senza alcun preavviso, si sono interrotte in prossimità dellafirma le trattative per il rinnovo del contratto della Sanità privata, che ilavoratori del settore attendono da tredici anni”, spiega il presidente dellaConferenza delle Regioni". “Non capiamo quali siano le motivazioni – rileva Bonaccini - che hanno portatoa questa nuova fase di stallo, che rimette in discussione tutti i passi inavanti fatti negli ultimi mesi che hanno visto un intervento istituzionaledelle Regioni e del Ministero della Salute per una positiva e sollecitaconclusione della vertenza.” “Governo e Regioni – osserva Bonaccini - hanno mantenuto fede agli impegniassunti: da una parte in sede di conversione del 'Decreto legge Fiscale' ilGoverno ha introdotto una disposizione che aumenta del 2% il tetto di spesa peracquisti di prestazioni da soggetti privati accreditati. Dall’altra laConferenza delle Regioni e delle Province autonome, con deliberazione del 17ottobre 2019, si è impegnata ad aumentare il budget delle prestazioni fino al50% dei costi del rinnovo contrattuale, fermo restando il fatto che ciascunaRegione si farà carico di individuare le modalità attraverso le qualiassicurare il contributo per il proprio territorio". "Ad oggi non mi sembra – spiega Bonaccini - che sia cambiato il contesto econtinuano quindi a sussistere le condizioni per siglare il contratto ancheperché l’impegno delle Regioni è confermato. Auspico che possa esserescongiurata la mobilitazione in corso con una rapida riapertura del tavolodelle trattative e si arrivi al più presto alla chiusura della vertenza”.30 gennaio 2020