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Dir. Resp.
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Edizione del 27/02/2021
Estratto da pag. 1
Gestione emergenza Covid, Testa e Quaglieri (FdI) rispondo ai Cinque Stelle: ”Il solito bluff”
“Il solito bluff. Si documentino e diano conto agli abruzzesi delle politichefallimentari nazionali sull’emergenza sanitaria che hanno nuociutoall’Abruzzo”.Così i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Guerino Testa (capogruppo) eMario Quaglieri (presidente commissione Sanità) rispondono ai Cinque StelleSara Marcozzi, Pietro Smargiassi, Domenico Pettinari, Giorgio Fedele eFrancesco Taglieri, che ieri avevano sferrato un attacco a 360 gradi contro lagiunta Marsilio sulla gestione dell'emergenza pandemica.“Siamo stufi" scrivono gli esponenti di FdI "perché tutto ha un limite, disentire le solite lezioncine da una forza politica, come i 5Stelle, che inquesti dieci mesi ha sostenuto governi nazionali la cui gestione dell’emergenzacovid è risultata oltremodo fallimentare. E siamo ancor più stufi di assistereal loro solito bluff : quello di alzare la voce in Abruzzo contro il governoregionale per depistare esattamente sulle gravi responsabilità che i 5Stelehanno sulla mala gestio nella lotta alla pandemia. E’ giunto il momento dirichiamare questa forza politica al buon senso e ai doveri nei confronti deicittadini"."Non è affatto vero che l’Abruzzo sia la regione che vive da più tempo la zonarossa ma è certamente una regione vittima di un meccanismo perverso direstrizioni che ha visto cambiare di continuo le proprie regole di attuazione.E’ stato, infatti, ben evidenziato in Conferenza delle Regioni – vi è tracciain una nota inviata al nuovo governo Draghi – quanto vi sia la necessità di unarevisione del sistema di attribuzione delle zone, di una maggioresemplificazione ed anche di una rimodulazione delle tempistiche dicomunicazione dei provvedimenti, che devono consistere in un congruo avvisodelle decisioni prese"."Per quanto riguarda la questione degli screenig di massa - strumentofondamentale e sulla cui attività la Regione Abruzzo è stata elogiata dalMinistero della Salute  per i ripetuti screening effettuati e le analisi chehanno permesso di identificare la presenza della variante inglese – è stato giàampiamente risposto alla consigliera Marcozzi, la quale tuttavia si ostina adaffermare l’inutilità dei test antigenici rapidi. Si tratta degli stessi testsuggeriti e forniti nella provincia aquilana dal governo Conte e sono glistessi test che il governo ha disposto di sottoporre in tutti gli aeroporti aipasseggeri prima dell’imbarco"."Oltre ad essere gli stessi test che il Ministero della Salute ha equiparato aitamponi molecolari, riportando nei report giornalieri la somma dei risultatiottenuti dalle due tipologie di esame diagnostico. Va fatto presente allaMarcozzi e compagni, che a riprova dell’efficacia dei test antigenici rapidiabbiamo il caso Guardiagrele. Infatti, prima di procedere con lo screenig dimassa erano già stato effettuato un numero di tamponi molecolari pari al 44%della popolazione residente, attività che aveva permesso di individuare edisolare i focolai esistenti, così come dimostrato dai risultati dello screeningsuccessivo che fece registrare pochi positivi e nelle settimane seguire, noncerto per incantesimo,  a Guardiagrele non si sono verificati altri casi dipositività al coronavirus".[avw]"Non solo, prima di effettuare gli screenig e consapevoli della circolazione,in quel territorio, della variante inglese, l’ Istituto Zooprofilatico diTeramo ha isolato campioni della variante e li ha testati sui tamponiantigenici rapidi, certificando la totale validità degli stessi. Dunque, laMarcozzi la smetta di citare presunte pubblicazioni scientifiche, chepuntualmente non fornisce, in perfetta linea con la cultura grillina del“sentito dire” o “l’ho letto su internet”"."Studi, si documenti per bene e non proceda con approssimazione perché rischiasoltanto di ingenerare confusione nei cittadini. Per fortuna gli abruzzesi siprenotano in decine di migliaia per sottoporsi ai test , anche grazie aiSindaci che stanno fornendo la massima collaborazione, soddisfatti dellenumerose operazioni di screening territoriali condotte dalla Regione Abruzzo.Operazioni che hanno permesso di individuare, tra Chieti e Pescara ,
più dimille persone asintomatiche che nessuno avrebbe mai potuto rintracciare. Se nonsi effettuano i tamponi molecolari nella stessa quantità dei test antigenicirapidi, è solamente perché sarebbe impossibile processare in laboratorio unnumero così elevato. Diversamente, in tutta Italia si sarebbe procedutoesclusivamente con i tamponi molecolari. Se poi Marcozzi e amici 5Stellevolessero fare un appello al Ministero della Salute affinché ci forniscastrumentazioni, laboratori e un numero di tamponi molecolari sufficiente acoprire, ripetutamente, l’intera popolazione abruzzese, naturalmente siamopronti ad intervenire".  "Sulla campagna vaccini, sarebbe bastato che i 5 Stelle avessero consultato ilsito del governo per verificare come l’Abruzzo sia in perfetta linea con lamedia nazionale. Piuttosto, loro, continuano a sfuggire dalle proprieresponsabilità circa l’approvvigionamento dell’ antitodo anti-covid, unico evero rimedio contro la pandemia e per il rilancio dell’economia italiana".  "Sulla rete covid, come mai il Movimento 5Stelle non parla dei mesi e mesipreziosi fatti perdere alla Regine Abruzzo, e a tutte le altre regioni, perl’approvazione del piano degli interventi della rete ospedaliera? Un okarrivato  troppo tardi quando oramai la seconda ondata ci aveva già colpiti"."Suggeriamo ai Consiglieri abruzzesi 5Stelle di occuparsi anche di altri temidurante la loro prossima conferenza stampa. Ad esempio della scuola edell’infinito tempo perso dietro ai banchi a rotelle, quale strumentoimprescindibile per assicurare il regolare svolgimento dell’ anno scolastico"."La realtà è ben altra: siamo con le scuole schiuse, con la didattica adistanza e con gli studenti ignari di come sarà colmata questa gravedisorganizzazione, forse con un prolungamento delle lezioni nel mese di giugno.Suggeriamo, altresì - per un’altra conferenza stampa - di rendere edotti gliabruzzesi anche sulla necessità di realizzazione di padiglioni cosiddettiPrimula, per promuovere la vaccinazione di massa, oppure di che fine abbiafatto il sistema di tracciamento tramite l’app Immuni, i cui limiti emersinella loro totale drammaticità, tanto che ancora oggi grava sulle Asll’operazione di individuazione di soggetti positivi.  Potremmo continuare perore ma riteniamo che la politica del disimpegno – tanto caro ai 5Stelle – abbiasuperato ogni limite di ridicolaggine. Ma una cosa è certa: delle politichefallimentari adottate dai 5Stelle sull’emergenza sanitaria, i succitatiConsiglieri regionali devono darne conto agli abruzzesi”".