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Dir. Resp.
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Edizione del 26/02/2021
Estratto da pag. 1
Lite tra Salvini e Zingaretti sulle riaperture â" Audiopress â" Agenzia di Stampa a rilevanza nazionale
AGI â  Mentre ci si interroga sulle prossime mosse del governo lo scontro politico si infiamma. Al momento non è previsto alcun piano dei 100 giorni o un cronoprogramma. Sotto traccia si lavora giĂ Â alla revisione del âRecovery planâ ma sul tavolo lâunica priorità  è sconfiggere il virus. Ma tra le forze che sostengono il presidente del Consiglio ci sono differenze di vedute.
âMi rifiuto di pensare â attacca il leader della Lega Salvini â ad altre settimane e altri mesi, addirittura di chiusura e di paura. Se ci sono situazioni locali a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare giĂ Â oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italianiâ. âVedo che, sulla pandemia, Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada lâItaliaâ, risponde il segretario del Pd, Zingaretti. Sei regioni intanto rischiano di diventare arancioni dalla prossima settimana.Â
Intanto la bozza del nuovo Dpcm arriverà ai governatori domani dopo un nuovo incontro della cabina di regia. Il premier Draghi dovrebbe vedere di nuovo i ministri interessati e probabilmente i capi delegazione e poi prendere le decisioni sulle nuove misure anti-Covid da adottare.
Preoccupa la variante inglese e il dato sulla diffusione del contagio, anche per i piÚ giovani. Ecco il motivo per cui potrebbe arrivare una stretta per le scuole nelle zone rosse. Una delle ipotesi sul tavolo, secondo quanto si apprende, è quella di lasciare aperte solo gli asili e chiudere fino alle elementari.
Il Dpcm in vigore prevede che le attivitĂ didattiche nelle zone rosse siano previste in presenza dalla scuola dellâinfanzia al primo anno di scuola secondaria di primo grado mentre la didattica a distanza deve essere adottata dalle seconde classi di scuola secondaria di primo grado fino allâultima classe di scuola secondaria di secondo grado (le ordinanze regionali possono prevedere misure ulteriormente restrittive). Â
Al momento si stanno studiando le misure da prendere ma in ogni caso non dovrebbe esserci alcun allentamento. Il provvedimento dovrebbe ricalcare quello precedente, anche se il convincimento di molti presidenti di Regione è che i parametri possano essere in qualche modo rivisti, che ci possa essere presto una maggiore flessibilitĂ , che i criteri della âzonizzazioneâ per fasce possano considerare ambiti provinciali e, magari, apportare qualche distinzione â qualora ci fosse la possibilitĂ â per categorie e per quelle aree dove la diffusione del contagio è a basso rischio.
âPerchĂŠ non applicare le zone âgialla, arancione e rossaâ dove ce nâeâ assoluto bisogno e non a intere regioni dove magari la situazione è molto diversa da luogo a luogo?â, si chiede, per esempio, Toti.Â
Per dirla con le parole del presidente della Liguria i governatori attendono di capire âil metodo Draghiâ, perchĂŠÂ â argomenta Toti â âil cambio di passo ancora non si è vistoâ. âOccorre una decisa accelerazione sul piano vaccini, una revisione dei criteri per lâassegnazione delle fasce e una valutazione preventiva sullâimpatto delle variantiâ, dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini.
Molti governatori hanno chiesto al Cts di assumersi le responsabilitĂ , oltre che di parlare con una sola voce. âAbbiamo la necessitĂ di avere dati certi e previsioni dâimpatto per concordare unâazione congiunta in settori fondamentali per la vita delle famiglie e delle comunitĂ , come la scuolaâ, ha osservato sempre il governatore dellâEmilia.
Ed il faro è stato acceso proprio sul tema scuola, con il coinvolgimento del ministro dellâIstruzione Bianchi. âSiamo preoccupati, eâ raddoppiata lâincidenza dei positivi. Sulle aperture dei ristoranti con il collega Bonaccini e con gli altri governatori abbiamo posto la questione che le misure abbiano ragionevolezzaâ, dice il presidente del Veneto, Zaia.
âQuesto governo non vuole usare la logica del cacciavite, ma per cambiare completamente un metodo, il sistema delle fasce, ne serve uno diverso. E al momento mi pare che ques
to non ci sia, perchĂŠÂ nessuno ha indicato un metodo alternativoâ, ha sottolineato la ministra degli Affari regionali, Gelmini, durante lâincontro con le Regioni, riferendo che eventuali nuove misure di chiusure partiranno la prossima volta dal lunediâ e non dalla domenica e che il governo sta lavorando ad una ripartenza graduale dei luoghi di cultura.
La prioritĂ resta quella di procedere speditamente sul piano dei vaccini. âLa campagna di vaccinazione dal Covid può ancora accelerareâ, ha detto il ministro della Salute Speranza e anche il premier Draghi al Consiglio Ue ha rimarcato come occorra andare piuâ velocemente senza lasciare alibi alle aziende che ritardano la distribuzione. âBisogna dare prioritĂ alle prime dosiâ, lâinvito del Capo dellâesecutivo.