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Edizione del 22/02/2021
Estratto da pag. 1
Sottosegretari, la crisi M5S ritarda le nomine, corsa a quattro per la Salute
Pubblicato da RIFday In Febbraio 22, 2021 0 Comment[quisikrea_]Roma, 22 febbraio –  Con la nomina dei sottosegretari in occasione delConsiglio dei Ministri convocato per oggi si potrebbe chiudere oggi la partitadella definitiva composizione della nuova squadra di governo, anche se prendesempre più corpo la possibilità che il puzzle, reso ancora più complicato dallariduzione della quota di posti riservati al M5S dopo l’espulsione di unconsistente numero di parlamentari,  possa richiedere un supplemento di tempoper trovare la quadra nell’assegnazione degli incarichi di sottogoverno. Unavolta definitivamente chiarita la consistenza numerica dei gruppi parlamentaridi Camera e Senato, sarà possibile effettuare la distribuzione delle poltroneall’interno della maggioranza: alla luce degli abbandoni grillini registratinegli ultimi giorni, il borsino dei sottosegretari prevede 11 posti al M5S(erano 13 e i pentastellati ne pretenderebbero addirittura 14), otto ciascuno(invece di sette) al Pd e alla Lega, sette a Forza Italia e uno a testa perLeu, Maie, Più Europa, centristi, Autonomie. Italia Viva potrebbe invece avernedue.Il nodo, in ogni caso, dovrà essere sciolto a breve, per la ferma volontà delpresidente del Consiglio Mario Draghi di  definire il prima possibile lavicenda e permettere così al nuovo governo di cominciare immediatamente adaffrontare a pieno regime il difficile lavoro che lo attende. Impazzano irumors sulle trattative in corso, dei quali in questa sede ci limitiamo ariferire quelli relativi alle “caselle” di maggior interesse per la professionefarmaceutica, ovvero quelle dei sottosegretari alla Salute, che con ogniprobabilità saranno ancora una volta due.La situazione non sembra essersi spostata di molto rispetto alle voci giàriportate venerdì scorso.  I candidati più forti sembrerebbero essere quelli dicui si è già riferito:  i due uscenti, ovvero il viceministro pentastellatoPierpaolo Sileri, sempre che accetti di lasciare sul campo i galloni diviceministro – invalicabile il paletto di Draghi: nessun viceministro nel suogoverno – per accontentarsi di quelli di semplice sottosegretario, e la PdRisultato immagine per luca coletto Sandra Zampa, favorita dalla scelta del Pddi favorire le quote rosa nelle nomine di sottogoverno e, sull’altro campo, idue esponenti del centrodestra Luca Coletto (Lega, nella foto a sinistra) eAndrea Mandelli (Forza Italia, nella foto a destra). Visualizza immagine diorigineNomi di peso, che non hanno bisogno di troppe presentazioni: il primo ha giàricoperto il ruolo di  sottosegretario alla Salute nel primo governo Conte e haun curriculum politico di grande spessore, con le esperienze di assessoreregionale alla Sanità prima in Veneto e poi in Umbria e il ruolo dicoordinatore degli assessori alla Sanità in Conferenza delle Regioni. Mandelli,alla sua seconda la legislatura (la prima a Montecitorio dopo quella passata aPalazzo Madama), è il responsabile nazionale delle politiche per la sanità delsuo partito e, come è noto, è presidente della Federazione nazionale degliOrdini dei Farmacisti.Coletto, secondo alcune voci, godrebbe di qualche chance in più di tornare algoverno, in ragione della fermissima determinazione della Lega a “marcare” davicino quello che – per pubblica ammissione – è il ministro meno gradito(insieme alla titolare dell’Interno Luciana Lamorgese) dell’intera compaginegovernativa. Matteo Salvini non ha davvero fatto mistero di ritenerel’esperienza di Speranza alla Salute del tutto insufficiente, lasciandointendere di non aver compreso né gradito la sua conferma e sostenendo lanecessità di un cambio di passo nella lotta a Covid e nella campagna vaccinale,che (questo il pensiero del segretario leghista) richiede da un “aiuto esostegno” da parte delle altre forze politiche, aiuto e sostegno che la Lega sicandida ad assicurare in prima fila e in prima persona, piazzando appunto unsottosegretario alle costole del titolare del dicastero.C’è però un’altra poltrona importante che potrebbe rappresentare uno snodocruciale nella partita dell’assegnazione degli incarichi di
sottogoverno, ed èquella della vicepresidenza della Camera lasciata libera da Mara Carfagna,entrata al governo come ministra del Sud e della coesione territoriale. Unacasella che il partito di Silvio Berlusconi, a rigore, dovrebbe conservare, maalla quale aspira anche la Lega, che nell’attuale ufficio di presidenza diMontecitorio ha tre segretari ma nessun vice. La vicepresidenza diMontecitorio, secondo alcune voci, potrebbe dunque essere una carta di scambioper possibili, diverse soluzioni nella composizione dei ruoli di sottogoverno:se si trovasse un’intesa su un cambio di accordi a più livelli, Forza Italiapotrebbe anche essere disponibile a lasciare il passo.Ma è bene ribadire che tutte le previsioni – anche quelle che non sonoaffiorate sulle pagine dei giornali – non sono altro che voci che si rincorrononel milieu dei palazzi: niente di altro e, soprattutto, niente di più.Print Friendly, PDF & EmailCondividiFacebookfb-share-iconLinkedIn[linkedIn]Share