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Edizione del 21/02/2021
Estratto da pag. 1
Campania, Emilia e Molise da oggi zona arancione. Indice Rt e varianti in aumento, crescono le mini zone rosse
L''ordinanza è stata firmata venerdì scorso dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia. Riguarda...
L'ordinanza è stata firmata venerdì scorso dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia. Riguarda ulteriori restrizioni che saranno in vigore da oggi 21 febbraio. I nuovi dati rilevati dal monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità evidenziano come l'indice di contagio Rt sia in risalita (0,99) e come le regioni a rischio moderato siano 12. Una soltanto a rischio alto, l'Umbria.

APPROFONDIMENTI

IL FOCUS

Spostamenti tra Regioni, protesta dei commercianti: «Le imprese...

IL RETROSCENA

Zona gialla e zona arancione, verso parametri più severi e...

LE RESTRIZIONI

Spostamenti tra Regioni, verso stop fino al 31 marzo. Salta...

LO SCENARIO

Lockdown e zone rosse, nuove regioni in arancione: ecco la mappa...

LA STRATEGIA

Draghi e Covid, l'Italia resta divisa in zone: niente lockdown...



ROMA

Ostia, folla e traffico in tilt sul lungomare: ristoranti al completo

ROMA

Sci, stop di Speranza fino al 5 marzo. Giorgetti e Garavaglia:...

IL FOCUS

Covid, la vaccinazione di massa in fiere, palasport, cinema e studi:...

ITALIA

La variante inglese corre: «Colpito un infetto su 5»....

Spostamenti tra Regioni, protesta dei commercianti: «Le imprese sono allo stremo». Il governo prepara i ristoriSulla base di questi dati il governo ha deciso che tre regioni passeranno in zona arancione: Campania, Emilia Romagna e Molise. Restano arancioni anche Abruzzo, Liguria, Toscana e le province autonome di Trento e Bolzano. L'Umbria, dove si è diffusa con molta velocità la variante inglese del virus, rimarrà arancione, ma ha stabilito la proroga della “zona rossa rafforzata” per la provincia di Perugia e per il comune di San Venanzo, in quella di Terni. Amelia torna invece in arancione come il resto del territorio non compreso nel provvedimento più restrittivo. Anche la regione Piemonte ha deciso di applicare il colore rosso al comune di Re (700 abitanti, in provincia del Verbano Cusio Ossola), ultimo paese della Valle Vigezzo prima del confine con la Svizzera. Spostamenti tra Regioni, verso stop fino al 31 marzo. Salta l’Italia arancioneI dati del monitoraggio hanno fatto sfumare al fotofinish il sogno della Valle d'Aosta di diventare la prima regione in zona bianca, il quarto livello introdotto dal Dpcm di gennaio che consentirebbe una serie di riaperture come i ristoranti a cena e, nel caso della piccola regione alpina, lo sci amatoriale. Restano gialle tutte le altre regioni, molte delle quali, però, rischiano nuove restrizioni per via dell'indice Rt che continua a crescere. A cominciare dal Lazio che ha un Rt di 0,95 e dove si è deciso di istituire due zone di massima chiusura causa varianti del virus, a Colleferro e a Carpineto romano, che si aggiungono a Roccagorga, dove già da giorni vige la serrata. Lockdown per variante anche in un comune del Sassarese. E si registra il primo morto da variante brasiliana: un uomo di 67 anni deceduto all'ospedale di Chieti dopo essere rientrato dall'Umbria. Tornare in zona arancione vuol dire nuovamente la chiusura dei bar e dei ristoranti, maggiori restrizioni anche negli spostamenti e più attività commerciali chiuse.SpostamentiSarà consentito spostarsi all'interno del proprio comune di residenza. Si potrà uscire dal proprio territorio solo per lavoro, salute, urgenza, visite ad amici e parenti, seconde case, attività sportiva. Il divieto è, al momento, prorogato fino al 25 febbraio, ma si profila un prolungamento della chiusura tra regioni fino alla fine di marzo. Un'ipotesi sulla quale si esprimerà il nuovo governo nel Cdm fissato per domattina alle 9,30.Lockdown e zone rosse, nuove regioni in arancione: ecco la mappa dell'Italia “chiusa” per CovidParenti e amiciSi potranno visitare solo dentro il proprio comune. E con le seguenti regole: una sola volta al giorno, dalle 05 alle 22 (ossia nelle ore in cui non vige il coprifuoco), lo spostamento è consen
tito a un massimo due persone (non rientrano nel calcolo minori di 14 anni e disabili). Seconde caseCi si potrà recare nelle seconde case anche  se si trovano fuori dalla propria regione. Ma con regole precise: ci potranno andare solo i membri della famiglia e non un gruppo di amici. Inoltre, l'atto di proprietà e il contratto d'affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021 (sono quindi esclusi gli affitti brevi). Bar, ristoranti, negozi, sportBar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie che si trovano in zona arancione saranno aperti unicamente per la consegna a domicilio e il servizio di asporto. Ai bar è consentito l'asporto solo fino alle 18. Resteranno aperti i negozi al dettaglio, mentre i centri commerciali dovranno chiudere nei giorni prefestivi e festivi. All'interno dei centri commerciali, rimarranno sempre aperti edicole, farmacie, parafarmacie, tabaccai. Montagna Lo stop allo sci è stato prorogato fino al 5 marzo 2021. Ma stanno arrivando molte domande al governo sulla possibilità di recarsi fuori regione per fare scialpinismo, trekking, ciaspolate, o simili. Sarà possibile farlo in casu eccezionali qualora non ci sia neve nel proprio comune. E si potrà comunque andare in montagna nella propria regione per praticare sci di fondo, scialpinismo e ciaspolate, negli orari consentiti: dalle 5 alle 22. Diverso è il tema delle gite e delle passeggiate. E' intervenuto il Cai per chiarire che non trattandosi di attività sportiva, non si potranno fare. Volendo fare degli esempi da Milano si potrà andare a Bormio, da Bologna al monte Cimone, da Firenze all'Abetone, da Roma al Terminillo, ma solo per fare sport e non passeggiate o gite.Nel frattempo, le regioni sono sul piede di guerra. I governatori vogliono una diga ai contagi che rischiano di aumentare progressivamente, ma anche misure che tengano conto dell'oggettiva realtà dei casi sul territorio. E sulla possibilità di una Italia tutta arancione si registrano dissensi all'interno della Conferenza delle Regioni. Sulla proposta avanzata dal presidente Stefano Bonaccini concordano la Toscana, la Campania, la Lombardia, ma il vicepresidente della Conferenza Giovanni Toti, governatore ligure, ha espresso la sua contrarietà. «Il paese si aspetta di ripartire». E ha proposto una zona gialla nazionale, con aperture di ristoranti, sport e spettacolo, e di estendere i passaggi di colore soprattutto a livello provinciale e comunale. Dissidi insomma anche se tutte le regioni concordano su una comunicazione tempestiva delle misure. Su possibili ulteriori misure restrittive è intervenuto anche il neoassessore al Commercio romano, Andrea Coia, che porterà al tavolo del prefetto Piantedosi e poi del governo, la richiesta di consentire la ristorazione serale in fascia gialla. «Servirebbe anche e soprattutto ad evitare quegli assembramenti in strada», dice. Assembramenti che ieri si sono visti un po' ovunque nelle città, al mare e nelle strade dello shopping.Draghi e Covid, l'Italia resta divisa in zone: niente lockdown nazionale, ma fasce rosse locali. Il pianoSci, stop di Speranza fino al 5 marzo. Giorgetti e Garavaglia: «Ora più ristori». Rivolta Regioni Ultimo aggiornamento: 11:50

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