Il Senato accorda la fiducia al governo Draghi con 262 voti a favore, 40contrari e due astenuti.A votare contro il governo Draghi sono stati 15 senatori del M5s, mentre 8 sonoassenti e non hanno partecipato al voto. In aggiunta, fra i contrari, ci sono i19 parlamentari di Fratelli d’Italia, tutti i componenti del gruppo a PalazzoMadama, come annunciato.“Il nostro sì non sarà mai incondizionato – aveva detto il capogruppo M5S alSenato Ettore Licheri nel corso della replica al Senato – sarà un sì vigile,direi guardingo.Oggi giornata alla Camera dei deputati e replica del voto alle 20. I tempisaranno così organizzati: dalle 9 alle 16 si terrà la discussione generale.Alle 18 ci sarà la replica del Presidente del Consiglio, a cui seguiranno ledichiarazioni di voto dei rappresentanti dei gruppi parlamentari. La votazionefinale per appello nominale partirà dalle 20 circa. Il discorso di Draghi al SenatoE arriva il primo discorso del premier Draghi al Senato. Lungo 51 minuti, aldi là delle previsioni della vigilia che lo volevano “breve”.“Il primo pensiero che vorrei condividere – dice il premier – riguarda lanostra responsabilità nazionale, il principale dovere a cui siamo chiamatitutti io per primo”. E’ questo uno dei primi passaggi del discorso del premierMario Draghi al Senato.Continua Draghi: “Il Governo farà le riforme ma affronterà anche l’emergenza.Non esiste un prima e un dopo. Siamo consci dell’insegnamento di Cavour:’… leriforme compiute a tempo, invece di indebolire l’autorità, la rafforzano’. Manel frattempo dobbiamo occuparci di chi soffre adesso, di chi oggi perde illavoro o è costretto a chiudere la propria attività”.Combattere la pandemia“Nostro dovere è combattere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare le vitedei cittadini: una trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico ditutti. E’ nel commosso ricordo di chi non c’è più che cresce il nostroimpegno”.“Prima di illustrarvi il mio programma, vorrei rivolgere un altro pensiero,partecipato e solidale, a tutti coloro che soffrono per la crisi economica chela pandemia ha scatenato, a coloro che lavorano nelle attività più colpite ofermate per motivi sanitari. Conosciamo le loro ragioni, siamo consci del loroenorme sacrificio e li ringraziamo. Ci impegniamo a fare di tutto perchépossano tornare, nel più breve tempo possibile, nel riconoscimento dei lorodiritti, alla normalità delle loro occupazioni”, aggiunge. “Ci impegniamo ainformare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con larapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole”,osserva. “Un esecutivo come quello che ho l’onore di presiedere, specialmentein una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, è semplicemente ilgoverno del Paese. Non ha bisogno di alcun aggettivo che lo definisca. Riassumela volontà, la consapevolezza, il senso di responsabilità delle forze politicheche lo sostengono alle quali è stata chiesta una rinuncia per il bene ditutti”, prosegue.Spirito repubblicano“Questo è lo spirito repubblicanodi un governo che nasce in una situazione diemergenza raccogliendo l’alta indicazione del capo dello Stato”, sottolinea ilpremier. “La crescita di un’economia di un Paese non scaturisce solo da fattorieconomici. Dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso diesse, dalla condivisione di valori e di speranze. Gli stessi fattorideterminano il progresso di un Paese”.Grazie a ConteE ancora: “Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dalfallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo. Nessunofa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo edel tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nelrispondere alle necessità del Paese, nell’avvicinarsi ai problemi quotidianidelle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorareinsieme, senza pregiudizi e rivalità”, osserva Draghi che ha ringraziato il suopredecessore Giuseppe Conte per il lavoro fatto, tra gli applausi di una partedel Senato.[impression][][YT01Mjk2Mz][B25
212607]Il voto di fiducia alle 22Stamattina alle 10 Mario Draghi si presenta al Senato per il suo primo discorsodal premier. La votazione sulla fiducia avrà inizio, invece, alle 22.Al termine si recherà a Montecitorio a consegnarne il testo. Al Senato ildibattito riprenderà alle 12.30.La coesione sociale e della politica. Il rigore contro le nuove varianti delCovid. La necessità di procedere a passo ancora più spedito nel piano vaccini.Il presidente del Consiglio Mario Draghi prepara il suo esordio in Parlamento.Il suo discorso non sarà lungo – una ventina di minuti circa – e sarà in granparte incentrato sulle emergenze e le priorità del Paese. Il Covid,innanzitutto. Ma anche il Recovery Plan con la sua forte impronta ambientalistae le tre grandi riforme da mettere in campo: quella del fisco, quella digitale,quella della giustizia civile.Risoluzione sinteticaAl termine della riunione fra i capigruppo al Senato, la maggioranza chesostiene il governo Draghi ha sottoscritto una risoluzione unica che depositeràin aula alla ripresa della discussione sulla fiducia. Firmata dai seicapigruppo di Pd, M5s, Leu, Iv, Lega e FI in ordine di grandezza, si limita aconfermare la fiducia usando la formula generica: “Udite le comunicazioniesprime fiducia”. Domani alle 20 il voto alla CameraÈ fissato per le ore 20 di domani l’inizio della votazione sulla fiducia sulgoverno Draghi nell’Aula della Camera. La decisione è stata assunta daicapigruppo, a quanto si apprende, per ragioni di diretta tv sollevate dadiversi gruppi.Vano invito al silenzioL’invito al silenzio rivolto in Cdm dal presidente del Consiglio mirava proprioa sminare possibili polemiche prima del voto di fiducia. Ma, per quantoriguarda la giornata di ieri, non ha funzionato.Sarà il primo discorso di mercoledì 17 febbraio al Senato di Mario Draghi aindicare infatti la via di una collaborazione in nome del comune impegno asuperare le emergenze del Paese. Si prova intanto a comporre il rebus deisottosegretari – c’è l’ipotesi di farli giurare venerdì – trovando unasoluzione che riduca tensioni e malcontenti, riequilibrando le deleghe trapartiti.Intanto proprio i partiti invocano un metodo di coordinamento tra i ministri econ le segreterie e i gruppi: sembra destinata ad essere archiviata la stagionedei “capi delegazione”, si attende capire dal premier come intenda procedere.Ma i segretari sembrano già muoversi: Matteo Salvini e Nicola Zingaretti siincontrano alla Camera, per circa mezz’ora, alla fine di una giornata moltotesa.Un vertice segreto che non lo è…Il vertice doveva restare segreto ma ilfattoquotidiano.it immortala entrambi ileader all’uscita e Salvini non nega: “Abbiamo parlato di lavoro, del prossimoblocco dei licenziamenti, bisognerà parlare con le parti sociali”. Il Nazarenotace ma il leghista dice di più, che vedrà anche i segretari di M5s, Fi, Iv. Ivertici tra i leader potrebbero diventare la camera di compensazione dellalarghissima maggioranza, spiegano più fonti.L’incontro tra Pd e Lega sembra essere un primo tentativo: è andato bene etestimonia, dicono i leghisti, la volontà di stare in maggioranza con spiritocollaborativo. Draghi intanto lavora per tutto il giorno a Palazzo Chigi, doveviene visto entrare il ministro per l’innovazione tecnologica Vittorio Colaooltre al capo della Polizia Franco Gabrielli. Nel governo e nella maggioranzasi infiamma il dibattito sulle misure anti Covid, nonostante da Palazzo Chigitrapeli che la decisione di chiusura con gli impianti è stata concordata dalpremier con il ministro della Salute Roberto Speranza. Il governo Draghi ha giuratoIl governo Draghi da ieri è all’opera, in attesa della fiducia di mercoledìprossimo al Senato. Superare l’emergenza sanitaria, con un’accelerazione dellacampagna di vaccinazione, e intanto dare fondamenta solide, con il Recoveryplan, a una ripresa economica che si annuncia “lenta”: è la missione delgoverno guidato da Mario Draghi, in un momento molto duro per il Paese.Nel discorso sulla fiducia alle Camere, il presidente del Consiglio traccerà lavia, indicando le sue priorità.Chi ha avuto modo di pa
rlargli negli ultimi giorni prevede che lo farà, comenel suo stile, con un discorso dalle linee essenziali, breve e senza fronzoli:ogni singola parola sarà pesata nell’intervento programmatico che Draghiavrebbe già iniziato a impostare. E dovrebbe essere molto concreto, sui punticardine dell’azione dell’esecutivo e nel segno del dialogo con il Parlamento.L’europeismo sarà, come già anticipato nelle consultazioni ai partiti, il primotratto fondante del governo. In Ue Draghi si prepara a far valere il suo pesonella direzione di una maggiore integrazione, a partire dalla politica dibilancio, con la spinta a Eurobond permanenti, dopo l’esperimento di NextGeneration Eu. In politica estera, l’atlantismo è il faro.I temi all’ordine del giornoGiovani, ambiente, vaccini, sono altre tre parole chiave per l’ex presidentedella Bce. Insieme alla “coesione sociale”. Ci sono da superare – ha osservatonei giorni scorsi il premier -cinque emergenze: sanitaria, economica, sociale,educativa, culturale.Si sta preparando anche il gruppo dei sottosegretari. Si annuncia uno squadroneper compensare i vari appetiti dei tanti partiti che sostengono la maggioranza.Primi atti ristori e fiscoPrimo atto del governo di Mario Draghi: affrontare le emergenze che vannorisolte nel più breve tempo possibile, varando il decreto legge ristoriquinquies. Il provvedimento, che di fatto rappresenta la prima manovra delnuovo esecutivo, può già contare su un plafond di 32 miliardi di euro. Il dloltre a garantire le risorse necessarie per la proroga dei ristori, della cassaintegrazione e del blocco dei licenziamenti, dovrebbe anche risolvere ilproblema degli atti fiscali. [a-dragq]Il governo di Mario Draghi e i 23 ministri hanno giurato al Quirinale nellemani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’esecutivo è nellesue funzioni.Draghi e tutti i ministri hanno recitato di fronte al Capo dello Stato laseguente formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarnelealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioninell’interesse esclusivo della Nazione”.Poi il presidente del Consiglio è andato a Palazzo Chigi accolto, nel cortile,dal picchetto d’onore composto da diverse armi.Il rito della campanellaGiuseppe Conte ha passato, quindi, la campanella a Mario Draghi, nellatradizionale cerimonia che segna il passaggio di consegne (nella foto). Con ilpassaggio della campanella il nuovo presidente del Consiglio si è insediatoufficialmente alla guida del governo.[a-fidanzata]Conte quindi ha lasciato Palazzo Chigi tra gli applausi dei dipendenti e dandola mano la sua fidanzata Olivia (vedi foto sopra).[a-cdm]La prima riunione del CdmA Palazzo Chigi c’è stata poco dopo le 14 la prima riunione del Consiglio deiministri presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Il Cdm, che èiniziato in anticipo rispetto alla convocazione prevista, ufficializza lanomina del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto il cdm con un discorso sullepriorità dell’Esecutivo partendo da un presupposto – raccontano diversipartecipanti alla riunione – che una di queste priorità sarà quella di “metterein sicurezza il paese”, anche grazie al lavoro di una squadra “coesa” e senza“interessi di parte”. “Il nostro sarà un governo ambientalista”, ha ancoradetto il premier. La riunione dei 5 StelleLa cronaca politica fa registrare per le 18 una riunione del gruppo deisenatori 5Stelle, che sono abbastanza scossi dal cambio di premier emaggioranza. Gli auguri di Merkel e Macron e quelli della CeiLa cancelliera tedesca Angela Merkel ci tiene a fare a Draghi gli auguri “diogni bene” e in un tweet scrive: “Italia e Germania collaborano per un’Europaforte e unita e per un multilateralismo che offra ai nostri giovani un futuromigliore”. E il presidente francesce Emmanuel Macron aggiunge: “Auguri aDraghi, insieme abbiamo molto da fare”.Un messaggio per il futuro arriva al nuovo premier anche dal presidente dellaCei, il cardinal Bassetti, che dice: “La Chiesa è pronta a collaborare”.Il giuramento a m
ezzogiornoAppuntamento al Quinirale del governo Draghi a mezzogiorno per il giuramento.Sarà formato da 8 ministri “tecnici” e da 15 politici. Ma ai tecnici vannotutti i ministeri chiave.La nuova squadra di ministri, che registra un terzo di donne, dà spazio a tuttii partiti dell’ampia maggioranza che sostiene l’esecutivo, con – appunto –figure di fiducia del premier in dicasteri chiave.Draghi è salito, come annunciato, al Colle ieri sera alle 19 e dopo quarantaminuti di colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella hasciolto positivamente la riserva.Poi è uscito dallo studio del capo dello Stato e ha letto i 23 nomi. Asciuttonello stile, non ha aggiunto alcun commento davanti alle telecamere.Solo lasciando il Quirinale si lascia andare per un attimo: “In bocca al lupo”,ha risposto ai fotografi che lo attendevano sommergendolo di flash.Il giuramento è iniziato tre minuti prima delle 12. Ha iniziato il primoministro Draghi, seguito dal ministro per i rapporti con il Parlamento D’Incà.Mercoledì la fiducia al SenatoIl presidente del Consiglio terrà nell’Aula del Senato le comunicazioni sullafiducia al suo governo mercoledì a partire dalle 10.Dopo aver tenuto il suo discorso al Senato, Draghi si recherà alla Camera perconsegnare il testo delle proprie dichiarazioni programmatiche.Otto donne nel nuovo governoSono, dunque, otto, su un totale di ventitre’, le donne ministro del governoDraghi, mentre gli uomini sono quindici.La compagine ‘rosa’ del governo è composta da Marta Cartabia, LucianaLamorgese, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Fabiana Dadone, Elena Bonetti,Erika Stefani e Cristina Messa. Gli uomini sono Dario Franceschini, AndreaOrlando, Federico D’Incà, Vittorio Colao, Renato Brunetta, Massimo Garavaglia,Luigi Di Maio, Lorenzo Guerini, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, StefanoPatuanelli, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini, Patrizio Bianchi e RobertoSperanza.Otto ministri sono tecnici. Si tratta di Marta Cartabia (Giustizia), LucianaLamorgese (Interni); Vittorio Colao (Innovazione tecnologica); Daniele Franco(Economia), Roberto Cingolani (Ambiente e transizione ecologica); EnricoGiovannini (Infrastrutture e Trasporti), Patrizio Bianchi (Istruzione) eCristina Messa (Università).La riserva sciolta alle 19 di venerdì 12 febbraioLa riserva sul primo governo Draghi della storia italiana è stata sciolta pocoprima delle 20. Il nei premier Draghi era arrivato puntualissimo al Quirinale,per concordare le ultime mosse col presidente Mattarella.Il governo giurerà domani, sabato 13 febbraio, a mezzogiorno.Il nuovo esecutivo è formata da un mix di politici e tecnici di altissimoprofilo.[a-mattadraghi]Questo l’elenco letto dal presidente Draghi: Vittorio Colao all’innovazionetecnologica (e al coordinamento del Recovery Plan).Renato Brunetta Pubblica amministrazioneMaria Stella Gelmni affari regionaliMara Carfagna al SudElena Bonetti Pari opportunitàErika Stefani alle DisabilitàMassimo Graravaglia al TurismoLuigi Di Maio agli EsteriLuciana Lamorgese InterniMarta Cartabia alla GiustiziaDaniele Franco all’EconomiaGiancarlo Giorgetti Sviluppo economicoPatuanelliRoberto Cingolani alla Transizione ecologicaGiovannini alle InfrastruttureOrlando al LavoroPatrizio Bianchi all’IstuzioneDario Franceschini alla CulturaRoberto Speranza alla Salute.La squadra presentata in anticipo al QuirinaleIl presidente incaricato Mario Draghi prepara nel weekend la squadra perrecarsi da Mattarella e sciogliere il mandato con la bozza delle lista deiministri. Non si sa se vorrà anticipare la visita al Colle. Intanto Di Battista(nella foto in basso) annuncia che lascerà il movimento. Conferma dell’appoggioa Draghi anche dalla Direzione del Pd. Invece “In Parlamento su alcuni temicaldi ci sarà una maggioranza più orientata verso centrodestra”, secondo MatteoSalvini.Draghi dovrebbe salire al Quirinale dopo aver ponderato ogni scelta, senzamosse frettolose. E non è detto che sciolga già nelle prossime ore, come ipartiti si aspettano, la riserva: potrebbe salire al Quirinale questa sera oprendersi ancora due giorni di tempo per comporre la
lista e poi giurare con isuoi ministri entro la settimana prossima. Prendersi tutto il tempo necessario,è l’indicazione che sarebbe arrivata anche dal Colle.[YT00MDIxJn][B25212607][YT00MDIxJn][][a-dibba]Il toto ministri scalda gli animi degli aspiranti Una delle convinzioni che rimbalza, secondo l’Agenzia AdnKronos, è che Draghivoglia una squadra equilibrata anche dal punto di vista della presenzafemminile, “un 50-50”, sostengono diverse voci. E che questo indirizzo possaincidere anche nella scelta sugli ‘innesti’ politici che andranno a far partedel gabinetto del nuovo premier. Mandandoli all’aria. Ne sa qualcosa il Pd, chein cima alla sua lista vede Dario Franceschini, Andrea Orlando e LorenzoGuerini: uno dei tre potrebbe essere scalzato da Debora Serracchiani o dall’exministra Roberta Pinotti.E i 5 Stelle? Stesso discorso. A rischiare sarebbe per lo più il ‘secondo’ inpole, ovvero Stefano Patuanelli, che potrebbe essere superato all’ultima curvada Fabiana Dadone, ad esempio. O dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, chetuttavia lascia trapelare di voler restare salda al suo posto, pronta ascaldarsi per la sfida a un secondo giro da prima cittadina.Apparentemente meno problematica, la questione parità di genere, per gli altripartiti coinvolti. In Fi, infatti, occhi puntati – oltre che su Antonio Tajani– sulle due capigruppo Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, mentre laLega vanta la carta Giulia Bongiorno da giocare, sempre in coda al superfavoritissimo Giancarlo Giorgetti.Il partito di Renzi non fa mistero di volere ancora Teresa Bellanova insquadra. Per i partiti minori l’ex ministra Emma Bonino potrebbe essere lascelta ideale, mentre per Leu il nome sembra essere uno solo: il ministrouscente Roberto Speranza.Sul fronte dei tecnici, spuntano anche nuovi nomi. Come quello di Livio deSantoli, prorettore della Sapienza esperto di sostenibilità, al ministero dellaTransizione ecologica, dove continua però ad essere in pole l’ex ministroEnrico Giovannini, che godrebbe di un sostegno trasversale. Ma c’è anche unaltro nome che, paradossalmente, agita i 5 Stelle, ed è quello del premieruscente Giuseppe Conte: “per noi andrebbe benissimo – dice un big che aspira unposto del governo – l’importante è che non entri in quota M5S”.La gara ai ministeri economiciSui ministeri economici la convinzione diffusa è che Draghi metta suoi uomini.O donne, visto il peso che le quote rosa potrebbero assumere nel suo gabinetto,con l’economista Lucrezia Reichlin tra i nomi più gettonati. Oltre al suo,continuano a circolare quelli di Daniele Franco (super favorito) e LuigiFederico Signorini (Bankitalia), Ignazio Angeloni (Vigilanza Bce), DarioScannapieco (Bei) e Ernesto Maria Ruffini (Agenzia delle Entrate).Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina, è il nome che rimbalzadi più per il ministero degli Esteri, anche se in molti credono che alla fineDi Maio la spunti, restando al suo posto. Altro big grillino che potrebbeentrare in squadra è Riccardo Fraccaro, ma con una deminutio: ovvero spostarsida Palazzo Chigi al ministero dello Sport, ma pur sempre con una casella saldanel governo.La Cartabia in Pole per la gistiziaCi sono poi i nomi di Marta Cartabia, in pole per la Giustizia, e LucianaLamorgese confermata all’Interno, mentre l’ex Guardasigilli Paola Severinodifficilmente entrerà in squadra per l’avversione, evidente, di Forza Italia.Se alla Difesa dovesse arrivare un tecnico, con Guerini che potrebbe spostarsiassumendo la ‘pesante’ delega all’Intelligence, potrebbe farsi spazio ilGenerale Claudio Graziano, ex capo di stato maggiore della Difesa.Alla sanità, se Speranza non dovesse essere confermato, circola il nome diRocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli e preside dellaFacoltà di Medicina della Cattolica di Roma. In sole tre settimane, Bellantoneha creato e poi diretto il Covid Hospital Columbus Gemelli con 350 posti lettoin attivo, le sue capacità gestionali potrebbero anche proiettarlo a occupareun altro posto non di governo ma altrettanto determinante: quello del supercommissario all’emergenza Domen
ico Arcuri, finito nel mirino di diverse forzepolitiche. Siamo, però, ancora nell’ordine delle ipotesi, perché al momentonulla è certo. “Può darsi che oggi abbia chiuso sui tecnici e si muova suipartiti”, dice una fonte del governo uscente.Rousseau anticipa i risultatiSono arrivate in anticipo le comunicazione del notaio del voto su Rousseau.Hanno votato 74.500. I Sì hanno ottenuto il 59,3%.Con 44177 voti, il sì ha prevalso nella votazione su Rousseau per decidere seil M5S debba sostenere il governo di Mario Draghi. C’è quindi anche il vialibera all’esecutivo. Possibile che ora Draghi acceleri la salita al Quirinaleper discuterlo col presidente Mattarella.Il commento ufficiale è stato affidato al reggente Crimi, che ha sottolineatoil valore della partecipazione al voto di quasi 75.000 iscritti. Secondo Crimi,quelli (come Toninelli) che hanno votato No, dovranno esprimersi a favore delnuovo governo. Infatti l’esisto del voto “è vincolante per gli iscritti”. Il primo commento di Luigi Di MaioÈ stato affidato alla sua pagina Facebook il primo commento di Luifi Di Maio.Eccolo: “La responsabilità è il prezzo della grandezza.Oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità,lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese.In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione, ma soprattuttosceglie la via europea, sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noibeneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondonoegoismi e personalismi.La fedeltà alla Nazione, oggi, si è mostrata più forte della propaganda.Questo è il M5S.Questo è il Movimento che riconosco e in cui ho scelto di spendere tutto mestesso.Voglio ringraziare ogni singolo attivista e iscritto alla piattaforma Rousseauche ha espresso il proprio voto.L’intelligenza collettiva ha prevalso sul singolo e ha mostrato nuovamente lasua forza, una forza buona e adulta, che deve spronarci a fare meglio, ancoradi più, per la nostra Italia.La legalità, la giustizia, lo stop ai privilegi, la protezione dell’ambiente,lo sviluppo sostenibile, l’acqua pubblica e molto altro.Siamo ancora questo. Anzi, da oggi lo siamo con maggiore consapevolezza.Ringrazio ancheBeppe Grilloper il grande contributo offerto in questa fase.Il pensiero è libero solo quando libere sono le persone.Viva il Movimento 5 Stelle.Viva l’Italia”. [a-voto] La comunicazione è arrivata sul Blog delle Stelle. Dal tardo pomeriggio di ierisu legge che “Il Garante, il Capo politico, i Presidenti dei gruppi di Camera eSenato del MoVimento 5 Stelle hanno partecipato alle consultazioni con ilPresidente incaricato Mario Draghi, al fine di capire se ci siano le condizioniper sostenere un Governo a sua guida.La delegazione ha riscontrato una concordanza col presidente incaricato diporre, come tema prioritario, la transizione ecologica ed energetica del Paese.Per rendere concreta questa prospettiva, il MoVimento ha proposto l’istituzionedi un Super Ministero per la transizione Ecologica, che sia centralenell’azione di governo.C’è stata una comune volontà di proseguire il lavoro fatto dal Governo Contesui progetti del Recovery Plan. C’è stato un riconoscimento, da parte delPresidente incaricato, del ruolo svolto dal Movimento che ha riportato centralii temi dell’onestà e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.Abbiamo favorevolmente accolto la prospettiva di arrivare a un bilancio comuneeuropeo, ispirato ai princípi di solidarietà e di reciproco sostegno dei paesimembri.Abbiamo ribadito che il MoVimento 5 Stelle non sarà disponibile in alcun modo asostenere l’attivazione del Mes.Abbiamo sottolineato come la riforma della prescrizione abbia comesoddisfacente punto d’incontro politico, l’accordo precedentemente raggiuntocon il Partito Democratico e Liberi E Uguali, oltre il quale il MoVimento non èdisposto ad andare.Il Presidente Draghi ha sostenuto l’importanza del Reddito di Cittadinanza,dichiarando la volontà di rafforzare ulteriormente questo strumento.Si è trovata una
comune visione sul ruolo dell’intervento pubblico in economia,necessario per sostenere la crisi di molti settori produttivi, sopraggiunta acausa della pandemia”. Il quesito su cui si votaSu queste premesse e questi impegni, che per il MoVimento sono imprescindibili,poniamo il seguente quesito all’assemblea degli iscritti: “Sei d’accordo che ilMoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministerodella Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dalMoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricatoMario Draghi?”.La consultazione si concluderà alle ore 18 e subito dopo verranno comunicati daRoberto Casaleggio i risultati. [a-grillo]Ieri il colpo di scenaColpo di scena sul governo Draghi, quando sembrava tutto concluso. Lo scontrotra i Cinque Stelle costringe Grillo a rinviare il voto degli iscritti suRousseau per evitare una spaccatura che può essere fatale al tentativo dell’expresidente della Bce.‘Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po’ di pazienza. Hodetto no alla Lega e lui mi ha risposto… non lo so, vediamo…’, dice Grillo nelvideo in cui definisce Draghi ‘un grillino’.Arriva la replica di Salvini: ‘Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostroatteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlaredi ministeri e a non mettere veti’.Il sì a Draghi da Berlusconi, Zingaretti, Salvini e la delegazione del M5Saveva chiuso il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato. Conte preoccupato sul perimetro del programma l’ex premier, Giuseppe Conte, oggi al Corriere della Sera, rivela unapreoccupazione: “È evidente che, essendo il quadro delle forze che sidichiarano disponibili ad appoggiare la maggioranza molto esteso, possarisentirne la coesione tra le forze stesse”. Il rischio è che possano aumentare“le difficoltà nell’azione di governo, rispetto a questioni che esulino dallastretta emergenza”.Le priorità, anche per Conte, non cambiano: nuovo decreto Ristori, completarela campagna vaccinale, completare il Recovery plan.Il secondo round di martedìProsegue il secondo round round di Mario Draghi. Prima di salire al Colle esciogliere la riserva, l’ex presidente della Bce deve tornare al tavolo con ipartiti più grandi e incontrare – come promesso – parti sociali e enti localidomani mercoledì. Ma a quel punto non potrà ancora dichiarare chiusa lapartita: il Movimento 5s ha deciso di ascoltare la base con tanto di votazioneonline che si concluderà giovedì alle 13. La direzione di marcia dei vertici èchiara: hanno aperto al governo Draghi in nome della responsabilità. Luigi DiMaio assicura che le battaglie di bandiera non verranno rinnegate e che i 5s“continueranno a essere determinanti”. Invoca compattezza ancora una voltaGiuseppe Conte che ai gruppi parlamentari è anche tornato ad assicurare di “nonvoler entrare nel governo”. Ministri e programmaIl lavoro sui punti programmatici, che mostrano un respiro ampio e cherispondono alle sollecitazioni arrivate più volte da Bruxelles, va di paripasso con la formazione della squadra. Sempre più possibile che alla fineDraghi scelga una formula mista, con alcuni tecnici nei ministeri chiave e lapresenza di alcuni politici. Avere luogotenenti dei partiti nell’esecutivopotrebbe infatti garantire una navigazione più sicura in Parlamento. Lamaggioranza larghissima, che va dal Pd alla Lega, pronta a sostenere Draghirischia di rendere l’esame dei provvedimenti alla Camera e al Senato ricco diinsidie.Alle 17 su La7 continuerà il punto di Mentana con il suo Speciale dedicato allacrisi. Il nuovo giro iniziato l’8 gennaioOggi inizia il nuovo giro di Mario Draghi, l’ultimo, probabilmente. Obiettivo:far incastrare tutti i tasselli di una nuova larghissima maggioranza (dal Pd eLeu fino all’inaspettata Lega, dal M5s a Forza Italia), per poi salire alQuirinale con il puzzle finito e sciogliere la riserva dell’incarico ricevutoil 3 febbraio. Accadrà probabilmente mercoledì 10 febbraio o forse addiritturaprima, per un possibile giuramento del nuovo governo Venerdì. Le parole di Conte
Ieri sera il premier uscente Giuseppe Conte ha parlato in un’assembleacongiunta dei gruppi M5S. L’ex premier avrebbe fatto un’apertura all’esecutivodi Mario Draghi. “Non è il momento dell’auto-isolamento, non possiamotrascurare il bene del Paese”, spiega Conte che, tuttavia, sottolinea di “nonvolere” entrare nell’esecutivo”. Noi abbiamo una grande responsabilità verso ilpaese ma non dimentichiamo chi collabora lealmente e chi lo fa in modoirresponsabile: sappiamo chi ci ha voltato le spalle ed ora cerca di entrareper lucrare qualche vantaggio. Si cercherà di porre condizioni tali che alcunisoggetti non potranno più rimanere al tavolo. Ma noi, invece, al tavolodobbiamo rimanere perché dobbiamo dare una prospettiva al paese e altresoluzioni diverse ora non ci sono”.Al presidente Mattarella, Draghi potrebbe riferire mercoledì 10 o addiritturala sera prima, dopo i colloqui con i partiti. Nella migliore delle previsioni,il successore di Giuseppe Conte e la sua squadra potrebbero giurare entrovenerdì 12. L’apertura di Lega e 5StelleApertura di Lega e M5S al governo di Mario Draghi. Archiviato il primo giro diconsultazioni con tutte le forze politiche, l’ex presidente della Bceincontrerà le parti sociali domani mattina. Il presidente del Consiglioincaricato vedrà poi di nuovo i partiti dal pomeriggio fino a martedì per unsecondo giro di confronti.Intanto può si può ragionare finalmente con le chiare posizioni assunte daipartiti in questi tre giorni di faccia a faccia.L’ex presidente Bce al momento può contare su un sostegno che va oltre la“formula Ursula”: ma se e come includere il partito di Matteo Salvini non è unacarta facile da giocare. I vertici del Pd ribadiscono il proprio appoggio masedere accanto all’avversario di sempre fa emergere qualche nervosismo nelpartito. Che va sommato allo scetticismo di LeU e alle divisioni cheattraversano i 5s. Lunedì e martedì secondo giroLe forze politiche ora guardano a Draghi e alla sintesi di cui si dovrà farecarico. Terminato il primo giro di consultazioni, lunedì e martedì il premierincaricato si appresta a farne un secondo: lo schema è identico, prima le forzepiù piccole, poi i partiti più grandi ma i tempi sono meno dilatati. E partiràanche il dialogo con le parti sociali.[a-grillo]Le consultazione del sabato Proseguono le consultazioni di Draghi, che stamattina vedrà Lega eMovimento5Stelle. Previsto un pre-vertice dei dirigenti del Movimento conGrillo, a cui dovrebbe partecipare anche Conte, che però non dovrebbe far partedella delegazione che incontra il presidente incaricato.Il fondatore dei 5 stelle apre all’ex presidente della Bce. Ieri il no invecedella Meloni al governo di Draghi. Salvini chiede ministri della Lega. Renziassicura il sostegno “a prescindere” da parte di Iv. Verso una maggioranza largaOra dopo ora si consolida la maggioranza che sosterrà il governo Draghi. Saràlarga e potrebbe andare oltre il perimetro del modello Ursula: Pd, Forza Italiae Italia Viva ma anche i 5S e LeU ci stanno e i segnali di apertura da partedella Lega sono sempre più netti. Matteo Salvini si smarca dall’alleata Meloni,che non voterà la fiducia al nuovo esecutivo: il leader leghista fa addiritturaintendere di volere entrare nella squadra, con tanto di ministri. E scende in campo direttamente Beppe Grillo nel tentativo di far viraredefinitivamente i cinquestelle: il fondatore del Movimento approda a Roma ed èpronto a partecipare alle consultazioni.[a-drag]Una strada meno stretta per Draghi (le notizie del 5 febbraio) La strada per un governo Draghi si fa meno stretta. Dopo il Pd e Iv, ancheForza Italia dice sì a un esecutivo guidato dall’ex banchiere centrale.Apre il M5s e anche una parte della Lega vorrebbe appoggiarlo. Una spinta la dàanche Giuseppe Conte, che non ci sta a essere considerato “un sabotatore” etantomeno un “ostacolo” al nuovo esecutivo. E il Colle apprezza e registra unmoderato ottimismo sulla possibilità di una soluzione della crisi. Segnali chela Borsa festeggia e anche lo spread: scende sotto quota 100, un record che nonsi vedeva dalla fine del 2015.Al termine del primo
giorno di consultazioni del premier, duqnue, incaricatoMario Draghi, non sono ancora chiari i numeri della base parlamentare di cuipotrà godere il suo esecutivo, anche se “rispetto alle incertezze dimercoledì,l’apertura di M5s fa “vedere” a Draghi la maggioranza in entrambe leCamere, anche in caso di scissione dei parlamentari vicini a Alessandro DiBattista. Se poi si aggiungesse nel sostegno anche la Lega, il nuovo esecutivoavrebbe una maggioranza blindata.A Montecitorio l’ex presidente della Bce, con l’appoggio di M5s, arriverebbe a441/451 voti: 191 del Movimento, 93 del Pd, 91 di Fi, 28 di Iv, 4 di Azione, 15di Centro Democratico di Tabacci, 4 del Maie, 4 delle minoranze linguistiche,12 di Nci. Leu al momento sarebbe spaccata tra i 7 di Art.1 che sembrano piùfavorevoli e i 5 di Sinistra italiana che stanno riflettendo, in attesa delledecisioni di M5s e anche della Lega e Fdi, con i quali Si non vuole “mischiarei propri voti”. Da ieri le consultazioniIniziano oggi le consultazioni di Mario Draghi con i rappresentanti delle forzepolitiche, che dovrebbero iniziare nel pomeriggio in uno studio di Montecitorioe potrebbero durare un paio di giorni. Mattarella non ha posto limiti temporalial tentativo di Draghi di formare un governo, anche perché entrambi hannoconvenuto sulla complessità della situazione.È prematuro ogni accenno ad una ipotetica squadra di governo, a nomi e profilidi ministri, anche perché Capo dello Stato e presidente incaricato non hanno enon avranno certo difficoltà a trovare un punto di incontro nell’individuare lepersonalità adatte ad entrare nel tipo di esecutivo che si cerca di farnascere.Impossibile avventurarsi in previsioni su se, come e quando avrà successo iltentativo di Draghi. Solo dopo i confronti interni ai partiti e i colloqui conessi, il premier incaricato riuscirà a capire entro quale perimetroparlamentare potrà muoversi un suo eventuale governo, quindi con qualeprogramma e naturalmente con quali uomini. Ha accettato “con riserva”Mario Draghi ha accettato “con riserva” l’incarico di formare il nuovo governoche gli ha dato Mattarella, col quale è stato per più di un’ora a colloquio.“Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha volutoaccordare”, ha detto il presidente incaricato dopo il colloquio con Mattarella.Ora Draghi procederà a sue consultazioni con le forze sociali e politiche.Draghi incontrerà anche il premier uscente Giuseppe Conte.L’appuntamento di Draghi con Mattarella era a mezzogiorno, ma la navigazionedel nuovo timoniere già si annuncia tempestosa. I 4Stelle, scottati per ilrifiuto a Conte, fanno già spaere: “Non lo voteremo”.Il Conte ter naufraga in mezzo a un mare di veti e il presidente dellaRepubblica convoca al Quirinale la principale riserva della Repubblica, MarioDraghi. All’ex numero uno della Bce sarà affidato il compito di dare vita a unnuovo esecutivo e di “alto profilo” che nella pienezza dei propri poteri possacombattere il virus, fronteggiare la crisi sociale e gestire gli oltre 200miliardi di euro del Recovery plan. Reazione positiva in BorsaSpread tra Btp e Bund in calo questa mattina dopo l’annuncio che Mario Draghiincontrerà questa mattina il presidente Mattarella per vagliare l’ipotesi di unnuovo governo. Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco èsceso a 107 punti dai 116 della chiusura di ieri.Il rendimento del Btp è aquota 0,58%.I futures su Ftse Mib segnano invece un balzo del 2,7%. Il No di Crimi“Il MoVimento 5 Stelle, già durante le consultazioni, aveva rappresentato chel’unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto nonvoterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi”: lomette in chiaro su Facebook il capo politico del M5S, Vito Crimi. Anche BeppeGrillo ha ripetuto il No di Crimi: “Nessun sostegno a Draghi”:La difficile giornata del 2 febbraioLa crisi sanitaria ed economica “richiede un governo nella pienezza delle suefunzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo”. Lo ha dettostasera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che per questo negala
possibilità di elezioni anticipate.“Allo stato attuale permangono distanze alla luce della quali non ho registratounanime disponibilità per dare vita alla maggioranza”, afferma il presidenteche annuncia un premier di “alto profilo”.Per domani a mezzogiorno è stato convocato al Quirinale Mario Draghi, un nomeche potrebbe sbloccare la crisi.[a-fcoconsulta]Terminato alle 21 di ieri sera, per poi riprendere stamattina alle 9, il tavolosul cronoprogramma avviato a Montecitorio dal presidente della Camera RobertoFico. La deadline per chiudere è fissata alle 13. Poi il presidente dellaCamera dovrebbe recarsi da Mattarella. Si procede a rilento, tra mugugni,schermaglie e difficoltà, con la convinzione che la partita decisiva si giochisu altri tavoli.Ma il lavoro va avanti, nonostante ci sia incertezza persino sulla stesura diun documento finale, al momento non così scontato. Lo vorrebbe nero su biancoItalia Viva, per gli altri alleati di governo la questione non sembradeterminante, mentre il ‘responsabile’ Bruno Tabacci replica deciso: il sigillosul programma deve metterlo una sola persona, Giuseppe Conte, che al tavolo nonc’è.Divide ancora il MesContinua a dividere soprattutto il Mes, riportato sul tavolo dai renziani, chehanno chiesto almeno un ricorso parziale al fondo Salva Stati, previavalutazione delle misure da finanziare. Anche il ‘responsabile’ Bruno Tabaccisi è detto favorevole, mentre il Pd ha ribadito come occorra finanziare conmaggiori risorse la sanità. Ma il no, netto e convinto, è arrivato da M5S, comeda attese: sul salva Stati il Movimento non è disposto a trattare.Ulteriori distanze tra i partitiDistanze sono state registrate anche sulla riforma fiscale, nonché sulleriforme istituzionali e il Recovery plan. Italia viva ha chiesto l’istituzionedi una commissione bicamerale sulle riforme – idea calata sul tavolo nel gelodegli alleati- che si occupi, fra le altre cose, di legge elettorale. Irenziani, su questo fronte, hanno sparigliato ribadendo sì la loro propensioneal maggioritario, ma dicendosi disponibili ad accettare anche il proporzionalea patto che vengano reintrodotte le preferenze, un’accelerazione che sembra nonessere stata molto gradita dai dem.Al contrario, il M5S è tornata a chiedere a gran voce il ritorno dellepreferenze – in questo in linea con i renziani- e il voto ai diciottenni ancheper il Senato. Anche sulle politiche del lavoro, frizioni e distanze al tavolo.Italia viva ha chiesto un salto di qualità per Anpal e Inps -nel mirino, comeera da aspettarsi, Pasquale Tridico- indisponendo ulteriormente i 5 Stelle.[icon-faceb][icon-twitt][icon-share] L´ informazione continua con la newsletterVuoi restare informato? Iscriviti a e-news, la newsletter di Adnkronos inviataogni giorno, dal lunedì al venerdì, con le più importanti notizie dellagiornata[arrov-righ]TagCRISI GOVERNO CONTE DIMISSIONI CONTE CONSULTAZIONI MES ITALIA VIVAVedi anche L’INIZIATIVATakenews: le news Adnkronos sul tuo sito NUOVA EDIZIONEEsce il ‘Libro dei Fatti’ dell’Adnkronos, 30 anni di notizie e curiosità PROGETTO ‘DATA LAKE’Adnkronos partecipa al progetto Nessie per migliorare le informazioni verso ilettori Genazzani (Ema): “Immunità di gregge solo dopo l’estate” Bassetti e il medico anti-vaccino covid, il video dello scontro Caterina Balivo: “Ecco perché ho lasciato ‘Vieni da me’…” L’INTERVISTAVittorio Storaro: “Io e Charlie Chaplin, così ho scoperto il cinema” Renzi, governo, Bin Laden: cosa ha detto Travaglio in tv Ricciardi: “Vaccini covid funzionano contro variante inglese” Fico: “Verificare maggioranza a partire da quella attuale” Mattarella: “Serve presto un governo sostenuto dal Parlamento” M5S, Crimi: “Premier? C’è solo Giuseppe Conte” Salvini: “A Mattarella abbiamo chiesto elezioni” COVID ITALIACrisanti: “Contagi reali? 30mila al giorno stima ragionevole” Uccide moglie e figlio, dramma a TorinoPotrebbe interessarti • [Galleria] La figlia di Heidi Klum assomiglia al suo iconico papàSponsor [Galleria] La figlia di Heidi Klum assomiglia al suo iconico papà (Novelodge) • Mazda CX-30 2021, tua con Gli Ecobonus
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