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Edizione del 16/02/2021
Estratto da pag. 1
La variante inglese preoccupa e c`è il rischio lockdown: ecco cosa dicono gli esperti
La paura delle nuove varianti ha già creato uno scontro sull'apertura dellepiste da sci. Ricciardi e Crisanti chiedono lockdown totale, l'Iss misure piùstringentiMediciMediciglobalist 16 febbraio 2021 Oramai è psicosi varianti, con quella inglese che rischia in poco tempo didiventare la prevalente e più contagiosa.Mentre il numero dei vaccinati in Italia supera i 3 milioni (3.044.535),dall'Iss al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattiefino al Cts l'invito è lo stesso: bisogna "rafforzare" le misure. Alcuniesperti chiedono un nuovo lockdown.Variante inglese - Bisogna rafforzare le misure in Italia per contrastare levariante inglese del coronavirus e arginare la diffusione del covid. Sulla basedelle ultime notizie legate e ai dati relativi al contagio, lo suggeriscono gliesperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss), nella relazione tecnica dellostudio di prevalenza sulla diffusione della variante Uk in Italia. "Consideratala circolazione" della variante inglese di Sars-CoV-2 "nelle diverse aree delPaese, si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare ladiffusione della variante Voc 202012/0, rafforzando/innalzando le misure intutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è lacircolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure inatto".Il Cts si era espresso negativamente, visto l'incremento della circolazionedelle varianti con "numeri alquanto preoccupanti", "di evitare ulterioririaperture".Era stata questa l'indicazione data in risposta a un quesito del ministerodella Salute, nel corso della riunione di venerdì scorso, sull'opportunità diaprire gli impianti sciistici. Di qui la decisione del ministro Speranza difirmare il discusso provvedimento che vieta lo svolgimento delle attivitàsciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021.Le varianti di coronavirus minacciano l'Europa, con il pericolo di un contagiopiù ampio e di un aumento del numero dei morti. "Il rischio di ulteriorediffusione del coronavirus Sars-CoV-2 nell'Unione Europea/Spazio economicoeuropeo è attualmente valutato da alto a molto alto per la popolazionecomplessiva e molto alto per le persone vulnerabili", scrive il Centro europeoper la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc nel suo aggiornamentodella valutazione del rischio.Stop sci - Contro il provvedimento di Speranza si sono prima sollevate leRegioni ma anche il neoministro per il Turismo. "Delusione è una parola fintroppo gentile. C'è molta rabbia, non nel merito in sé, non siamo scienziati eal primo posto viene la salute. Ma spero che quanto accaduto sia l'ultimavolta". Così Stefano Bonaccini, presidente delle Conferenza delle Regioni edell'Emilia-Romagna. "Non si può arrivare a decisioni del genere con così pocopreavviso. Mai più decisioni del genere con queste tempistiche, non è piùtollerabile. Serve un nuovo metodo", ha aggiunto.Il ministro Garavaglia, dopo l'incontro in Regione Lombardia con gli operatorituristici del mondo dello sci organizzato per "capire l'entità del dannosubito", attacca: "Il danno è legato a una scelta del Governo, e i danni vannoindennizzati, non bisogna parlare di ristori".Lockdown totale, cosa dicono gli esperti - Un lockdown totale per arginare ladiffusione delle varianti del coronavirus in Italia. Con l’indice Rt inrisalita a 0.95 e l'istituzione di diverse zone rosse in diversi comuniitaliani, l'esigenza di una una immediata e rigorosa stretta è statasollecitata da numerosi esperti, ma non tutti sono d'accordo con l'esigenza delritorno a una chiusura totale. A caldeggiare un lockdown di un mese, è inprimis Walter Ricciardi, docente di Igiene all'università Cattolica di Roma,consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l'emergenzacoronavirus. Sulla stessa linea il professor Andrea Crisanti, ordinario dimicrobiologia all'Università di Padova. "Il 20% dei contagiati presenta lavariante inglese e la percentuale è destinata ad aumentare. Bisognava fare illockdown a dicembre, prevenendo tutto questo, mentre ora siamo nei guai. Serveun lockdown duro subito per evitare
che la variante inglese diventi prevalentee per impedire che abbia effetti devastanti come in Inghilterra, Portogallo eIsraele. E neanche zone arancioni, va chiuso tutto e va lanciato un programmanazionale di monitoraggio delle varianti", afferma.Invita a pensare anche alla "serenità psichica" degli italiani Maria RitaGismondo, direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia eDiagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. "Un lockdownsevero oggi, se certamente potrebbe apportare dei benefici in termini diprevenzione della circolazione delle nuove varianti" di Sars-CoV-2, "sarebbe undisastro dal punto di vista psicologico, sociale nonché economico". "Come hopiù volte detto - afferma la microbiologa - esiste una soluzione virologica edesiste una strategia che prende in considerazione il benessere della persona.Benessere che non dipende solo dal successo nello sconfiggere il virus, cosache certamente tutti auspichiamo, ma anche dalla capacità di trovare in questabattaglia una giusta misura" di restrizioni, "sopportabile dalla nostrapsiche". Un nuovo lockdown nazionale non lo sarebbe, anzi si rivelerebbedevastante, teme Gismondo."Se c'è bisogno di mettere un'area in zona rossa va fatto rapidamente, maevitiamo di continuare a parlare di lockdown nazionale perché c'è qualcuno cheè diventato un disco rotto". Così all'Adnkronos Salate Matteo Bassetti,direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino diGenova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria, intervendosulle dichiarazione del consulente del ministro Speranza, Walter Ricciardi, cheha auspicato un lockdown generale.