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Dir. Resp.
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Edizione del 16/02/2021
Estratto da pag. 1
In Italia saranno erogati 4,5 miliardi quale indennizzo della stagione sciistica compromessa
Stop fino al 5 marzo per l’emergenza Coronavirus[Cotuge-foto-tratta-dal-sito-Monte-Piselli-780x520] Foto tratta dal sito MontePiselli)ASCOLI PICENO – “La metodologia che è stata applicata nella decisionedell’altra sera di non aprire le piste da sci ha fatto emergere che qualcosanon ha funzionato. Infatti, il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ci hacomunicato che il Cts aveva in possesso i dati da martedì scorso eprobabilmente le vicissitudini legate alla creazione del nuovo Governo hannofatto emergere i dati solo ieri e per questo si è presa la decisione di nonaprire. Questo fattore dovrebbe legittimare l’erogazione non di un ristoro,bensì di un indennizzo in quanto tutte le spese affrontate a partire damercoledì scorso possono essere il frutto di una condotta negligente. Sipartirà da 4,5 miliardi di euro sul veicolo del Decreto Ristori 5 e la sommariguarderà non solo l’attività scioviaria e impiantistica, ma anche glialbergatori, esercenti, ristoratori e maestri di sci di tutta Italia. In sededi Conferenza delle Regioni vogliamo che la voce delle Marche sia una voce insintonia con chi vive il mondo dello sci per poter alimentare un’adeguatarichiesta al fine di acquisire risorse finanziarie”.Così l’assessore regionale Guido Castelli in videoconferenza ha incontrato isindaci dei comprensori sciistici marchigiani e i gestori degli impiantiinformandoli sulle determinazioni economiche-finanziarie dopo il provvedimentofirmato dal ministro Speranza che ha vietato le attività sciistiche amatorialifino al 5 marzo.