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Edizione del 15/02/2021
Estratto da pag. 1
Istituito Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale
Verificare la qualità dei percorsi di riabilitazione per i disturbi mentali. Individuare e affrontare l’esistenza di eventuali criticità nei servizi territoriali, promuovere l’appropriatezza delle cure e ridurre i trattamenti sanitari obbligatori, così la contenzione meccanica e quella farmacologica. Sono alcuni dei principali compiti del Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale, costituito presso la Direzione Generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute. “L’istituzione di questo Tavolo – commenta la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa – è un ottimo punto di partenza per un lavoro delicato e complesso.

È uno strumento che aiuterà ad organizzare al meglio i servizi per l’assistenza e la cura delle patologie mentali, la cui crescente diffusione comporta un elevato carico di disabilità e costi economici e sociali per le persone colpite e le loro famiglie”. Il Tavolo di lavoro ha la durata di tre anni ed è composto da rappresentanti di Istituzioni, società scientifiche e associazioni. Ne fanno parte esperti del ministero della Salute, del lavoro, dell’Istruzione, dell’Istituto superiore di sanità (Iss), dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), della Conferenza delle Regioni, dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), del Consiglio nazionale Ordine degli psicologi (Cnop), del Consiglio nazionale assistenti sociali (Cnoas), della Federazione degli Ordini degli infermieri (Fnopi). E, ancora, esponenti dell’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale e di Psichiatria Democratica, così come della Società di epidemiologia psichiatrica (Siep), della Società di neuropsichiatria infantile (Sinpia) e della Società italiana di psichiatria (Sip).

La salute mentale, prosegue Zampa, “costituisce parte integrante della salute, così come definita anche dall’Organizzazione mondiale della sanità”. È quindi “necessario garantire maggiori investimenti nel campo ed offrire migliore accesso alle cure per tutti, ma anche batterci contro i pregiudizi”. (ANSA).   

[ Fonte articolo: ANSA ]

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