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Edizione del 29/01/2020
Estratto da pag. 1
E' partita la 114esima edizione di Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura, meccanica agricola, zootecnia, agroforniture, energie rinnovabili e servizi, in programma a Verona da mercoledì 29 gennaio a sabato 1 febbraio. La manifestazione si conferma tra le più rilevanti nel panorama europeo e presenta numeri in crescita: 10 padiglioni occupati, 900 espositori (+8,2% sull’edizione 2018), una superficie netta di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli «special show», 800 capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 convegni, approfondimenti e corsi di formazione in calendario.Fieragricola si è aperta con un Focus sull'Africa. "L'Africa è la nuova scommessa del business agromeccanico. Una vasta area ricca di risorse ma in ritardo strutturale in campo agricolo, organizzativo e tecnologico: sebbene rappresenti il 24% della superficie agricola utilizzabile (Sau) mondiale, in termini di valore si ferma al 6%. Lo sviluppo in corso qui fa a pugni con l'emergenza denutrizione e con un'agricoltura di pura sussistenza, mentre vola il deficit commerciale dell'agroalimentare e, paradossalmente, aumentano gli sprechi alimentari (al 15%) a causa di perdite lungo la filiera produttiva e distributiva. Un continente, inoltre, che rappresenta comunque il futuro in termini demografici (con oltre 1/4 della popolazione mondiale entro trent'anni), ambientali e commerciali". È il quadro offerto dal report dell'Osservatorio Fieragricola-Nomisma "Agribusiness in Africa e le relazioni commerciali con Ue e Italia", presentato a Veronafiere in apertura della 114/a edizione della manifestazione agricola scaligera. Secondo l'analisi, l'Africa è in assoluto l'area a maggior potenziale tasso di sviluppo agricolo. I 232 miliardi di dollari di valore della produzione discendono in gran parte da colture a seminativo (epicentro mondiale di coltivazioni di mais e sorgo), mentre le colture a maggior valore aggiunto (frutta e ortaggi) rappresentano il 3% della superficie coltivata (1,1 miliardi di ettari la Sau complessiva). Anche l'allevamento, pur rappresentando il 20% della produzione mondiale di carne ovina e di bufala, non riuscirà a tenere il passo del fortissimo incremento demografico, facendo sempre più del Continente africano un importatore netto di alimenti di origine animale.Anche l'allevamento, pur rappresentando il 20% della produzione mondiale di carne ovina e di bufala, non riuscirà a tenere il passo del fortissimo incremento demografico, facendo sempre più del Continente africano un importatore netto di alimenti di origine animale. E il rapporto tra macchine agricole e trattrici per ettaro coltivato è infinitesimale: 1 macchinario rispetto ai 31 in Europa e addirittura 1 ogni 50 in Italia. In questo mercato, sulle derrate agricole l'Italia gioca tuttavia un ruolo marginale e in calo (l'1% del totale), mentre nei macchinari vanta una storica posizione di leadership sempre più minata anche qui da fornitori orientali. Nel commercio di prodotti agricoli ed alimentari, ha precisato il responsabile di Nomisma Agroalimentare, Denis Pantini, la nostra bilancia commerciale presenta un saldo negativo di quasi 650 milioni di euro, determinato soprattutto dagli acquisti di derrate agricole africane riguardanti principalmente pesci (59% dell'import agricolo a valore), frutta e verdura (27%, per oltre un terzo rappresentati da agrumi."Oggi l'Africa è considerata ricca di speranze e di risorse - ha sottolineato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - ed è al centro di un rinnovato dialogo con l'Unione europea attraverso la Task Force for Rural Africa, che ha creato una partnership operativa tra Ue e Unione africana". "L'Europa - ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - sta capendo l'importanza di lavorare su un rapporto complementare con l'Africa. Una partnership di prospettiva in termini commerciali e sociali che nel lungo periodo si rivelerà fondamentale e che non ci possiamo permettere di perdere, come sta accadendo, in favore di un n
uovo baricentro spostato a Est. Come Fieragricola, anche assieme a Ice e FederUnacoma, abbiamo avviato articolati percorsi di internazionalizzazione basati su attività promozionali e incoming - delle 30 delegazioni commerciali, invitate, 17 sono di stati africani-, mentre da tempo coltiviamo relazioni con importanti Paesi, dal Marocco al Sudafrica, dove siamo già presenti con nostre manifestazioni legate all'agricoltura"."Insieme a Coldiretti a altre associazioni stiamo facendo parecchio: quando al ministero hanno deciso di dare il via libera alle delimitazioni noi tre ore dopo abbiamo deliberato in giunta e abbiamo già perimetrato tutti i territori in modo che le applicazioni delle conseguenze legislative possano essere attuate". Lo ha detto il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni."Tutte le regioni - ha aggiunto il presidente della prima regione d'Europa per esportazioni di frutta - devono farlo velocemente per dare corso alle richieste".