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Dir. Resp.
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Edizione del 12/02/2021
Estratto da pag. 1
Covid e spostamenti. Le Regioni corrono ai ripari - Avanti
Siamo ancora nel pieno dell’emrgenza pandemica e le Regioni corrono ai ripari. “L’orientamento della Conferenza delle Regioni è di richiedere di prorogare il Dl che vieta gli spostamenti da una Regione all’altra, anche per la zona gialla. Nelle prossime ore comunicherò tale orientamento al ministro Francesco Boccia che aveva chiesto il nostro parere nel corso dell’ultima Conferenza Stato-Regioni, oltre che al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi”, ha dichiarato il Presidente Stefano Bonaccini, a margine della Conferenza delle Regioni, ieri l’11 febbraio. Tutto potrebbe essere deciso entro oggi con un nuovo decreto legge.

Potrebbe arrivare proprio nel Cdm di oggi il dl per prorogare al 5 marzo il blocco anti-Covid degli spostamenti tra regioni. Gli enti locali chiedono però la riapertura graduale di cinema, palestre e teatri. Trentino e Umbria si aggiungono all’Alto Adige come aree ‘rosso scuro’ nella mappa Ue.

La Regione dell’Alto Adige, che da lunedì è in lockdown, inasprisce ulteriormente le misure anti-contagio. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato oggi l’ordinanza contingibile e urgente numero 7 del 2021. Il provvedimento, che entrerà in vigore a partire da domenica 14 febbraio (alle ore 0.00) e per il momento resterà in vigore sino al 28 febbraio. “La situazione è molto seria. Continuiamo a registrare un elevato numero di infezioni a livello provinciale. Si è inoltre aggiunto il rischio legato alle nuove varianti del virus è quindi importante evitare gli spostamenti dalla propria abitazione”, afferma Kompatscher.

L’Rt nazionale sale a 0,95, in sette regioni è sopra 1. Secondo la bozza del Monitoraggio Iss del Ministero della Salute le Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente.

Una Regione (Umbria) e una PA (Bolzano) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Sono dieci (contro 11 la settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso.

Le altre Regioni hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno.