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Dir. Resp.
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Edizione del 11/02/2021
Estratto da pag. 1
Aggiornamento Piano nazionale vaccini, Le Regioni sottolineano alcune criticità
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ritiene che l’integrazione al Piano nazionale vaccini contro Covid-19, proposta dal Ministero della Salute, risulti in questa fase di difficile applicazione per la carenza delle dosi di vaccino disponibili e per l’indeterminatezza di alcune indicazioni.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ritiene che l’integrazione al Piano nazionale vaccini contro Covid-19, proposta dal Ministero della Salute, risulti in questa fase di difficile applicazione per la carenza delle dosi di vaccino disponibili e per l’indeterminatezza di alcune indicazioni.

Nella Conferenza Stato-Regioni, lo scorso 9 febbraio, il Governo ha fornito una informativa sul Piano nazionale vaccini, con particolare riferimento all’attuazione della seconda fase. Nel corso della riunione le Regioni hanno consegnato all’Esecutivo una “posizione” nella quale si sottolineano alcune criticità che possono rendere di difficile applicazione l’aggiornamento del piano, in particolare per la carenza delle dosi e per l’indeterminatezza di alcune indicazioni. “Risulta necessario chiarire in maniera più specifica – si legge nel documento della Conferenza – quali sono i target prioritari da vaccinare con le dosi vaccinali disponibili e con riferimento alla categoria 6 (vaccini per i soggetti tra i 18 e 54 anni), nonché cosa si intende per servizi essenziali. La Conferenza ritiene opportuno concentrarsi sulle indicazioni necessarie a consentire da subito l’utilizzo del vaccino Astrazeneca, partendo dal personale scolastico ed universitario docente e non docente, e rinviando ogni altra considerazione ad un ulteriore approfondimento da condurre a livello tecnico. La Conferenza, infine, ritiene necessario avviare un’interlocuzione con Aifa per valutare la possibilità di estendere l’utilizzo del vaccino Astrazeneca anche alla popolazione over 55 in assenza di patologie importanti, nonché la verifica di ulteriori vaccini disponibili sul mercato”.