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Edizione del 09/02/2021
Estratto da pag. 1
In Veneto sono arrivate prime dosi Astra Zeneca
Ci sono anche le prime dosi di Astra Zeneca da ieri nei magazzini sanitari del Veneto ad aggiungersi per la campagna vaccinale anti-Covid. Le prime 20.400 fiale sono arrivate alla farmacia dell’Ospedale all’Angelo di Mestre, e ora saranno distribuite a tutte le aziende sanitarie della regione.

L’antidoto di questa azienda, per la sue caratteristiche, è indicato per la profilassi nella popolazione giovane e adulta. Il Veneto prevede che sarà utilizzato per avviare, nella seconda fase della campagna, la messa in sicurezza delle categorie esposte, già dalle prossime settimane. I dati del Covid rimangono pressochè stabili: sono stati 701 i contagi nelle ultime 24 ore, e 65 decessi, per un totale rispettivamente di 317.979 infetti dall’inizio dell’epidemia, e 9.364 vittime. Prosegue la discesa dei ricoveri degli ospedali.    Il governatore Luca Zaia ha intanto firmato una niuova ordinanza restrittiva rispetto al Dpcm in vigore, che avrà effetto da oggi fino al 5 marzo prossimo. In sostanza si dovrà consumare al bar solo da seduti, tra le ore 15.00 alle 18.00. Il testo, presentato in anteprima ai giornalisti, ricorda il rispetto della distanza di un metro tra i posti, e le altre linee guida già fissate dalla Conferenza delle Regioni. E’ vietata la consumazione per asporto nelle vicinanze dell’esercizio e sempre “consentita e consigliata” la consegna a domicilio. La nuova ordinanza ha anche un capitolo dedicato al problema degli assembramenti da shopping ( o da aperitivo) nei centri storici delle città. I sindaci, evidenzia il provvedimento, possono disporre la chiusura di strade e piazze dei centri urbani che presentano situazioni a rischio, per l’intera giornata o per fasce orarie. “Non è una disposizione nostra – ha precisato Zaia – semplicemente ricordiamo e diamo l’estremo di legge per le amministrazioni”.    Sulla possibilità di acquisto autonomo di vaccini da parte della Regione la strada è ancora aperta: “si è fatto un passo in avanti – ha detto Zaia – e ci dà responsabilità sul piano della legalità, della sostenibilità e delle autorizzazioni. Il direttore generale Flor ha un mandato chiaro, il percorso deve essere tracciato nella limpidezza e nella legalità”.    Infine le possibilità di accedere agli anticorpi monoclonali: “per gli anticorpi monoclonali, la distribuzione avverrà come per il Remdesivir” ha spiegato il presidente. “C’è una regia nazionale – ha proseguito – e a seconda delle richieste ci sono plafond regionali, per i candidati a quel tipo di terapia. Sono i clinici che in base alle linee guida decideranno e chiederanno, in base al paziente che hanno. I monoclonali sono strategici nelle prime 72 ore dalla comparsa dei sintomi, quindi è il clinico che decide” (ANSA).