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Edizione del 08/02/2021
Estratto da pag. 1
il riposizionamento di salvini fa scoppiare il pd- zinga sotto assedio. congresso piu’ vicino
• [home-dago] • Media e tv • Politica • Business • Cafonal • Cronache • Sport • Viaggi • Salute • [envelope-d][renzi-zing]8 feb 2021 09:28BASTA COSI’ POCO PER FAR SCOPPIARE IL PD? - IL RIPOSIZIONAMENTO DI SALVINI PRODRAGHI MANDA IN TILT I SINISTRATI DEM - LA TRIMURTI ZINGARETTI-BETTINI-ORLANDO,SOSTENITRICE DELL’ASSE CON LEU E M5S, E' SOTTO ASSEDIO PER NON AVERNEIMBROCCATA MEZZA - BONACCINI, CAVALLO DI TROIA DI RENZI PER TORNARE ALNAZARENO, ACCUSA ZINGARETTI E SCATTA LA SFIDA SUL CONGRESSO - GLI EX RENZIANIDI "BASE RIFORMISTA" (MARCUCCI E GUERINI) AFFILANO I COLTELLI, FRANCESCHINI SIPREPARA A DARE LE CARTE…-Condividi questo articolo • Condividi su Facebook • Condividi su Twitter • Condividi su Google+ • Invia in email Estratto dell’articolo di Carlo Bertini per “la Stampa” ZINGARETTI RENZI ZINGARETTI RENZI(…) Atto primo, scena prima: Comitato politico del Pd, una specie di comitatocentrale del vecchio Pci, con tutti i maggiorenti del partito, ministri,governatori, membri della presidenza e della segreteria, capigruppo di Camera,Senato e Parlamento europeo. E' il 1 febbraio, il giorno dopo Sergio Mattarellaannuncerà la chiamata al Colle di Mario Draghi. La crisi sta precipitando e Stefano Bonaccini sceglie questo proscenio solenneper lanciare un attacco al vertice del Pd. Così riferito da uno dei big piùvicini al segretario: «Ha detto che, a parte aprire la crisi, Renzi avevaragione su molti temi e che ci siamo fatti scippare il timone da lui, brandendole urne, che sarebbero una follia, con la linea "o Conte, o voto"». MATTEO RENZI ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE NICOLA ZINGARETTI LUIGI DI MAIO –AMICI MIEI MATTEO RENZI ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE NICOLA ZINGARETTI LUIGIDI MAIO – AMICI MIEIUn discorso sintetizzato poi dal governatore emiliano martedì sera sulla Raicon la battuta, «Renzi? Non è mai uno solo a sbagliare», riferito (forse) aConte. Anche l' ex renziano Tommaso Nannicini dice che sulla gestione dellacrisi ci sono state «troppe timidezze e che serve un congresso perché il Pd siè appiattito su Conte smarrendo la politica».Il leader fiuta la trappola Dopo una settimana sui carboni ardenti, Zingarettisfida i suoi avversari che già si palesano. Vista l' aria che tira, ancheGoffredo Bettini spinge il segretario a farsi promotore di un chiarimentocongressuale. E pure Graziano Delrio chiarisce che «sconfitta la pandemia, servirà uncongresso».Un congresso «vero», come lo definisce l' ex presidente Matteo Orfini,alludendo ad un cambio di leadership; o piuttosto un congresso «sulle idee enon sui nomi», come dicono i sostenitori del segretario.NICOLA ZINGARETTI ANDREA MARCUCCI NICOLA ZINGARETTI ANDREA MARCUCCI Niente nostalgie renziane «In due anni è cambiato tutto - nota il segretario -e va fatta una discussione politica». A partire dalle alleanze di un partitouscito dall' isolamento: «Spero che nessuno voglia rimettere indietro lelancette dell' orologio perché allora sarà battaglia». Niente nostalgie delpartito divisivo e contro tutti di Renzi. Nella tolda di comando alcuni pensanoche ci voglia un chiariento con chi ha dato una sponda a Renzi nelle fasicruciali delle trattative. Bonaccini si scalda ma nella futura disfida, nonmancheranno le donne in gara e già si fanno i nomi di Debora Serracchiani eAnna Ascani, vicepresidenti, e di Roberta Pinotti, ex ministra della Difesa. nicola zingaretti al quirinale nicola zingaretti al quirinale ZINGARETTIFrancesco Malfetano per “il Messaggero” «Non c' è dubbio che è una novità: Salvini ha dato ragione al Pd, non ci siamoscostati noi». E ancora: noi stiamo «con Draghi, con i nostri valori. Perché lastoria sta dimostrando che le nostre idee hanno fondamento». All' indomani della svolta europeista della Lega e dei malumori causati daquesta, il segretario dem Nicola Zingaretti ha provato a tirare le redini delpartito. In un' intervista a Mezz' ora in più su Rai3, il leader democratico hatoccato i nervi scoperti dalla prima tornata di consultazioni (la secondaporterà il Pd da Draghi domani alle 15), e ha aperto de facto ad un congressoanticipato dopo aver ri
conosciuto le crepe comparse nel partito quando sabato ètrapelata (ed è stata smentita) la notizia di un ipotetico appoggio esterno algoverno Draghi-Lega.goffredo bettini nicola zingaretti piero fassino goffredo bettini nicolazingaretti piero fassino CORAGGIO «Il Pd deve avere il coraggio per il futuro di rilanciare la propriaprospettiva politica», ha spiegato Zingaretti, precisando però come ladiscussione congressuale («che faremo, quando la faremo»), «sarà una vittoria»di tutto il partito che dal 2018 ha riguadagnato una sua centralità. Al nettodegli equilibri semantici però, il segretario dem si è sbilanciato: «Ilcongresso è previsto tra due anni ma appena finirà questa vicenda (laformazione del governo ndr) porrò al partito l' interrogativo se e come andareavanti». RENZI ZINGARETTI RENZI ZINGARETTIUn segnale che, nonostante alcuni timidi tentativi di smentita arrivati dalleparti del Nazareno ieri, non solo non pare ricondurre ad una semplice assembleanazionale ma certifica che sabato c' è stato davvero un rischio incendio. Un pericolo, per ora rientrato, che ha evidenziato ancora i malumori interni.Va precisato che questi non riguardano Draghi, su cui «c' è unità assoluta»,perché ritenuto capace di garantire «un' idea d' Europa». Un punto questo,attorno a cui si aggroviglia la giravolta salviniana. «Ho visto scricchiolare il progetto politico per cui il nuovo era un attaccoalle democrazie occidentali e la morte dell' Europa», ha chiosato il segretariodem. zingaretti zingarettiEQUILIBRIO Ma a scricchiolare sull' onda lunga dell' ipotetico appoggioesterno, è stato anche l' equilibrio interno al Pd. Le correnti del Nazareno,estremizzando, si sono arroccate su due posizioni. La prima comprende le varieformazioni degli ex Ds riconducibili alla compagine governativa vicina aZingaretti o, volendo, a Bettini; e anche al gruppo Dems di Orlando. Queste, spiazzate dal riposizionamento della Lega nello scacchiere politico,sembrerebbero intimorite dal nuovo nemico. Un timore avvalorato dalla dote chequesto assetto potrebbe portare con sé: l' indebolimento dell' asse con LeU eM5s in vista delle amministrative. Un punto su cui ieri Zingaretti ha posto l'accento: «Fra qualche settimana o mese voteranno milioni di italiani. Noiportiamo sul territorio alleanze civiche competitive ovunque».conte zingaretti conte zingaretti Sempre estremizzando, a cavalcare la richiesta di un confronto, ci sono gliequilibratori di Area Dem che, dietro Dario Franceschini, provano adavvicinarsi ai dettami del presidente Mattarella per un governo che risolva infretta le crisi innescate dalla pandemia. Una missione sposata forse confervore maggiore da Graziano Delrio e i suoi (ieri il coordinatore De Maria:«Ora concentriamoci sul nuovo governo, poi ci dovrà essere un confronto»). Sulla stessa linea il capogruppo alla Camera Andrea Marcucci. Con loro, perora, pure la corposa minoranza di Base riformista (20 senatori e 30 deputati)riconducibile a Lotti e Guerini. Un groviglio di posizioni (a cui bisognaaggiungere i Giovani turchi di Orfini o la corrente della Ascani) arrivatoquasi ad esplodere. Sospetti e accuse incrociate infatti, paiono solo sopite epronte a tornare a galla a governo formato.NICOLA ZINGARETTI NICOLA ZINGARETTI dario nardella stefano bonaccini darionardella stefano bonaccini stefano bonaccini dario nardella stefano bonaccinidario nardella MATTARELLA BONACCINI MATTARELLA BONACCINI stefano bonaccinidario nardella 1 stefano bonaccini dario nardella 1 NICOLA ZINGARETTI NICOLAZINGARETTI