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Edizione del 06/02/2021
Estratto da pag. 1
Governo Draghi, DIRETTA: è il giorno di Lega e Movimento 5 Stelle, Governo a un passo?
Governo Draghi: la svolta è oggi? La mattinata si preannuncia intensa con Lega e Movimento 5 Stelle a completare le consultazioni. L''ex banchiere avrà la maggioranza? Con Salvini e grillini insieme?
Giornata cruciale oggi per consultazioni di Mario Draghi che sta cercando di liberare l’Italia da uno stallo politico insostenibile in un momento delicato e complesso come quello attuale.

In tarda mattinata sono previsti gli ultimi due incontri con le delegazioni partitiche: sarà il turno di Lega e poi Movimento 5 Stelle, a partire dalle ore 11.00.

I colloqui sono attesi come i più importanti, quelli che possono dare la svolta o rinnovare l’impasse. Salvini ha inaspettatamente aperto a Draghi, avanzando anche pretese di ministeri e i grillini sono tormentanti sul sì o no a un Governo non politico.

A scendere in campo c’è anche Grillo, che andrà alle consultazioni, segno che la partita in gioco è davvero rilevante.

Intanto, la possibilità di avere una larga maggioranza a favore dell’ex banchiere sta già aumentando i timori di disomogeneità: da Forza Italia e PD, LeU, Italia Viva, fino a Lega e 5 Stelle, come trovare una sintesi nei contenuti?

Nella prima giornata di consultazioni, il neo-premier incaricato ha incontrato a Montecitorio i gruppi Azione, Radicali Italiani del Gruppo Misto Camera e quelli di +Europa, Maie, Centro Democratico, Europeisti-MAIE e Cambiamo. Tutte queste componenti hanno ribadito la loro disponibilità a sostenere il banchiere.

Nella giornata di venerdì 5 febbraio Mario Draghi ha continuato a fare il pieno di consensi dal PD a Italia Viva fino a Forza Italia. Il primo no è arrivato da Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che continua a premere sul tasto elezioni. Sembra, però, che ormai sia l’unica fra i leader delle forze di maggioranza a volerle.

A causa dell’entusiasmo della maggior parte (da un punto di vista della rappresentanza parlamentare) del centrodestra, Liberi e Uguali si mostra ancora esitante ad entrare a far parte al buio di un’alleanza con Salvini e Berlusconi, e per questo vuol prima vedere il programma. È ormai noto, infatti, che ci sarà un secondo, più breve giro di consultazioni, con le parti sociali che potrebbero essere inserite nei colloqui da Draghi.

Governo Draghi, il riassunto della giornata di venerdì 6

Giornata intensa a Montecitorio per Mario Draghi, che a partire dalle 11 ha incontrato, nell’ordine, i rappresentanti delle Autonomie, Liberi e Uguali, Italia Viva, Fratelli d’Italia, Partito Democratico e Forza Italia. Tutti tranne Fratelli d’Italia hanno dichiarato che sosterranno il governo.

I più convinti, al momento, sembrano Forza Italia e Italia Viva. Più titubante il Partito Democratico, che nonostante abbia già confermato il proprio appoggio ha anche ribadito che non verranno fatti passi indietro “sull’ancoraggio europeista, sul fisco giusto, sul tema della giustizia”, ha detto il segretario Nicola Zingaretti a Radio Anch’io.

Secondo il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, non è ancora chiaro quale sarà la natura della proposta di Draghi. Per questo sarà necessario il secondo giro di consultazioni per fare ulteriori valutazione. Di certo, scrive su Facebook Fratoianni, il partito non potrà “sostenere un governo che voglia la flat tax o l’austerity”.

La questione dell’ingombrante presenza della Lega, nella giornata di oggi, si è fatta sempre più concreta. Parlando con Rainews, Matteo Salvini ha detto: “Non facciamo le cose a metà, se ci siamo ci siamo, altrimenti collaboriamo dall’opposizione, come abbiamo fatto nell’ultimo anno e mezzo”. Nelle scorse ore si era parlato di un possibile incarico da ministro per Giancarlo Giorgetti.

Per il nuovo esecutivo, Salvini potrebbe chiedere a Draghi anche ministri della Lega per l’attuazione dei 6 punti cardine del programma (dal quale è assente l’immigrazione): alleggerimento cuneo fiscale, rottamazione cartelle, riforma giustizia, cantieri, nuovo piano vaccinale e uso dei fondi NGEu. Il segretario del Carroccio incontrerà l’ex numero uno della BCE domattina alle 11. Sarà accompagnato dai capigruppo Romeo e Molinari.

Delicata la situazione del M5S. Il Fatto Quotidiano
parla di una telefonata di due ore tra Draghi e Grillo, dove il banchiere avrebbe convinto il fondatore dei 5 Stelle ad appoggiare il suo governo.

La delegazione del Movimento, cui parteciperà lo stesso fondatore e garante Grillo, sarà monca di Paola Taverna.

Con un post su Facebook, Alessandro Di Battista ha ribadito la sua contrarietà a un governo Draghi: “Cosa c’è di politico nel governare con Pd, LeU, Forza Italia, Più Europa, Centro Democratico e, probabilmente, Lega Nord? Ogni ora che passa, per quanto mi riguarda, si aggiungono ragioni su ragioni per dire ‘no’ a Draghi”.

Anche il Movimento 5 Stelle potrebbe comunque finire per appoggiare Draghi, a patto che il suo sia un governo politico e non puramente tecnico: un punto questo che vedrebbe d’accordo diversi altri partiti.

Governo Draghi: consultazioni in DIRETTA live

08:55

Di Maio sprona i suoi per Draghi

Quella del Movimento 5 Stelle è la posizione più scomoda nei confronti di Draghi. Di Maio, in un’intervista a La Stampa ha dichiarato:

“Draghi ha indubbiamente un profilo prestigioso, tra l’altro ha una prospettiva economica diversa da quella di Monti”

Un incitamento, ormai non velato, a non buttare via un’occasione importante per l’Italia.

Governo Draghi: la situazione

Si è concluso il primo giorno di consultazioni per Mario Draghi.

L’ex numero uno della BCE, che ha accettato con riserva il mandato ricevuto da Sergio Mattarella, è infatti impegnato a trovare una maggioranza parlamentare.

Una missione che non si presenta facilissima, anche se di fatto questa prima giornata sembra aver dipinto un quadro meno sfavorevole rispetto quanto preventivato in un primo momento.

Di fatto lo scenario politico attuale vede un fronte del sì a Draghi che comprende Zingaretti, Di Maio, Renzi e lo stesso premier uscente Giuseppe Conte.

Mentre per quel che riguarda la destra, al momento sembrano esserci molte spaccature: decisamente per il sì Berlusconi, Lega divisa tra le opposte posizioni espresse da Salvini (che detta veti) e Giancarlo Giorgetti (“Draghi fuoriclasse al quale non possiamo rinunciare”). No secco di Giorgia Meloni e di gran parte del gruppo di Fratelli d’Italia.

Ma, andando oltre le dichiarazioni, resta da capire adesso quali forze politiche saranno effettivamente pronte a sostenere in Parlamento un governo Draghi: senza il voto favorevole del Movimento 5 Stelle o della Lega non ci sarebbero i numeri per ottenere la fiducia in Aula.

Ecco allora che nelle ultime è circolata anche l’ipotesi di un governo Draghi politico e non tecnico, con la presenza dunque di ministri provenienti dai vari partiti. Una soluzione che potrebbe accontentare i 5 Stelle, con la suggestione di un ruolo anche per Giuseppe Conte nell’esecutivo.

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