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Edizione del 31/01/2021
Estratto da pag. 1
Sala: Metterei Fontana in purgatorio a espiare le colpe. Comunali, a breve presento la squadra
È un fiume in piena il sindaco di Milano Beppe Sala nell''intervista concessa a Rai 3
Prosegue senza interruzioni la polemica a distanza tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il governatore della Lombardia Attilio Fontana. Dopo il presunto errore di comunicazione dei dati all'Istituto Superiore di Sanità, e il botta e risposta che ne è conseguito tra Amministrazione milanese e Giunta regionale, il primo cittadino di Milano è tornato a chiedere al governatore di "ammettere che ha sbagliato qualcosa", perché "non succede nulla".

"Di politici che vanno in paradiso non ce ne sono, neanche io. Fontana lo manderei in purgatorio: bisogna espiare le colpe ma anche ammetterle", ha dichiarato Sala durante un'intervista concessa a Rai 3, aggiungendo che "al di là di dare colpe, noi abbiamo scelto un sistema complessissimo: in Germania la Merkel ha detto come fare, noi abbiamo venti parametri, giallo rosso, arancione. Ma tutto dipende dalla bontà dei numeri. Dunque, i numeri non possono essere una opinione". Nell'intervento del sindaco c'è spazio però anche per un commento relativo alla crisi di governo che, a suo avviso, ora "deve fare due cose: tirarci fuori da questa pandemia il più in fretta possibile e lanciare un Recovery plan sano che porti lavoro". Questo potrà essere fatto non solo con un presidente del Consiglio, ma anche con "ministri capaci" che a detta di Sala "servono".

Il 2021 sarà poi l'anno delle elezioni Comunali. Si voterà in grandi città quali Roma, Torino, Bologna e Napoli, oltre che nel capoluogo di regione lombardo. "Io spero che alla scadenza naturale, ci portino a votare", svela Sala, spiegando che"nell'ultima fase è difficile tenere il Consiglio comunale. Questa incertezza paralizza tutti". Ma come sarà la Milano post Covid? "Nascerà una rivoluzione del modo di vivere – ha spiegato l'attuale sindaco -. Ci sarà credo un po' più di lentezza e più consapevolezza della questione ambientale. Quello di cambiare dopo la pandemia sarà anche un lavoro creativo perché qualcosa dovrà cambiare". Il primo cittadino si è detto "preoccupato per il breve e medio periodo, ma poi credo che le rivoluzioni sociali nascono sempre nelle città. Penso che Milano tornerà quella di prima ma avremo due o tre anni di difficoltà davanti".

Chi la spunterà, quindi? Per Sala "non vinceranno coloro che sapranno spiegare meglio la situazione a parole o fare l'elenco dei problemi, ma vinceranno coloro che sapranno proporre delle risposte e saranno credibili". Dall'ambiente al digitale passando per l'equità sociale: il piano di Sala è quello di calarsi nella realtà dei quartieri del futuro incrociandoli con l'elenco inviato dal governo per candidarsi ai fondi del Recovery Plan. La sua squadra verrà assemblata entro febbraio, ha poi spiegato Sala, per poi partire "casa per casa a conquistare il consenso per vincere". Uno dei punti cardine del progetto di Sala per Milano riguarderà poi la continuazione del prolungamento delle linee metropolitana, sia in superficie che in sotterranea, oltre a investire ulteriori denari per la flotta dei mezzi pubblici elettrici. Coi soldi del Recovery Plan, poi, il Comune potrebbe mettere mano a un corposo piano di manutenzione straordinaria dei palazzi popolari.