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Edizione del 27/01/2021
Estratto da pag. 1
Federturismo, no alla proroga dell’emergenza | TusciaTimes.eu (.it)
di VINCENZO CENITI- VITERBO- “Lo stato di emergenza fino a luglio equivale alla fine del turismo italiano”. È quanto sostiene Marina Lalli presidente di Federturismo sulla ipotesi avanzata dal Comitato tecnico-scientifico sulla proroga dell’emergenza ed aggiunge “Il turismo dopo 10 mesi di inattività, con ristori insufficienti e zero incassi, non ha alcuna possibilità di sopravvivere senza una ripartenza,
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di VINCENZO CENITI-

VITERBO- “Lo stato di emergenza fino a luglio equivale alla fine del turismo italiano”. È quanto sostiene Marina Lalli presidente di Federturismo sulla ipotesi avanzata dal Comitato tecnico-scientifico sulla proroga dell’emergenza ed aggiunge “Il  turismo dopo 10 mesi di inattività, con ristori insufficienti e zero incassi, non ha alcuna possibilità di sopravvivere senza una ripartenza, seppur limitata entro la tarda primavera.  Per questa ragione chiediamo al Cts e alla politica di trovare soluzioni compatibili con la sostenibilità economica di 380mila imprese che danno lavoro a 4 milioni di persone”. L’associazione auspica una rapida accelerazione della campagna di vaccinazione nazionale e la realizzazione di una “patente” che consenta ai cittadini vaccinati di poter iniziare a muoversi e viaggiare possibilmente attraverso la stipula di accordi governativi o mediati dall’Unione europea. “Si tratta di soluzioni oggi finalmente a portata di mano su cui è urgente aprire un dibattito politico ma anche scientifico. Non esiste, infatti, un piano B per il turismo italiano senza un rilancio, anche scaglionato e contingentato, delle nostre attività nei prossimi 120 giorni, le imprese turistiche sono ormai al collasso.

RIAPRIRE LE FRONTIERE  Fiavet Lazio sta raccogliendo consensi per una petizione nazionale da presentare al ministero della Salute e al Capo del Governo. “Dopo dieci mesi di inattività, ristori inadeguati e soprattutto senza alcuna prospettiva futura, chiediamo al Governo di intervenire per salvaguardare l’attività di quasi diecimila aziende e migliaia di lavoratori”. E’ quanto ha dichiarato Ernesto Mazzi, presidente dell’Associazione, a margine dell’ultima protesta della categoria a Roma. L’obiettivo è quello di riaprire le frontiere  sia pure nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico-scientifico ed approvate dal Governo. Soltanto così, sostiene la Fiavet Lazio,  la gente potrà riprendere lentamente a viaggiare e a permettere a tutte le aziende del settore (agenzie di viaggio, tour operators compagnie aeree, bus turistici, guide, accompagnatori e strutture ricettive) di ricominciare a lavorare (Unionturismo news).  

NAVI  DA CROCIERA “AVANTI  MEZZA” L’articolo 10 del Dpcm in vigore dal 16 gennaio detta le linee guida dei servizi di crociera. Sono comunque vietate le escursioni libere a terra. Questa limitazione non risolve  i problemi della maggior parte delle guide turistiche che fanno capo ai tour operators nei vari porti di approdo. Intanto Costa Crociere potenzia la sua flotta con 7 nuove navi entro il 2023 la prima delle quali “Costa Toscana” è entrata in acqua e sta per prendere il largo. Pronta a salpare anche “MSC Grandiosa” per le crociere settimanali in partenza da Genova fino a Malta.  La nave – si legge in una nota – applicherà rigorosamente il protocollo di salute e sicurezza  che prevede lo screening universale di tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio prima dell’imbarco tramite tampone Covid-19 antigene, igienizzazione di tutti i bagagli a mano e da stiva, misure igienico-sanitarie e di pulizia rafforzate in tutta la nave, il distanziamento sociale a bordo, l’uso di mascherine nelle aree pubbliche fornite quotidianamente dalla compagnia. Inoltre, a tutti gli ospiti viene consegnato un braccialetto MSC for Me in omaggio, che consente di effettuare tutte le operazioni in modalità contactless, come l’apertura della porta della cabina o i pagamenti, e contribuisce anche di tracciare, se necessario, i contatti di prossimità. I rigorosi e precisi standard del protocollo per la salute e la sicurezza vengono applicati in modo analogo anche per tutte le escursioni a terra, dove gli ospiti permangono all’interno della cosiddetta “social bubble”, proteggendo sia loro stessi che le comunità locali che li ospitano durante le visite.

CHE COSA  CI  HANNO LASCIATO  I  GRECI? Bel
la domanda. Rispondono 100 licei d’Italia con migliaia di ragazzi che dall’8 al 10 febbraio parteciperanno alle “Giornate mondiali della lingua e della cultura elleniche”, promosse via web da un gruppo di licei classici e università di Roma e del Lazio, con il coordinamento dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (Delegazione “Antico e Moderno”), e il patrocinio dell’Ambasciata Ellenica e della Federazione delle Comunità Elleniche in Italia. Alla quinta edizione di quest’anno (a carattere nazionale) prenderanno parte le delegazioni Aicc di Siracusa con collegamenti da vari regioni. Nutrito e qualificato il parterre dei relatori tra cui Luciano Canfora, Eva Cantarella, Marinella Linardos, Franco Montanari, Nuccio Ordine, Anna Parisi, Silvia Ronchey, Cinzia Tani, oltre ai grecisti di tutte le università laziali, compresa quella di Viterbo. Ma anche studiosi  a livello europeo come Bernhard Zimmermann (Germania), Richard Hunter (Gran Bretagna), Claude Calame (Francia), José Antonio Fernandez Delgado (Spagna), Euripidis Garantudis (Grecia). Intermezzi musicali con l’Associazione italo-greca Hellas guidata dal maestro Theo Melissinopulos.

L’evento, che sarà possibile seguire in diretta sul canale youtube AICC – Antico e Moderno (https://www.youtube.com/channel/UC-2tFDpwaNmvoxkoxQjiNZQ), si propone di riaffermare l’importanza culturale che la civiltà greca antica gioca, ancora oggi, nell’Europa del terzo millennio, nonché la validità formativa e strategica dell’insegnamento della lingua e della cultura greca nei licei italiani. Parole chiave: Greco Antico, Traduzione, Mito, Europa, Covid 19.  Info: Emanuele Lelli – Cristiano Luciani – 3476557895 – aicc.anticoemoderno@gmail.com

STOP  ALLO  SCI Confermata la chiusura degli impianti sciistici fino al 15 febbraio. Li potranno utilizzare solo gli   di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato Italiano Paraolimpico e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive. L’apertura a metà febbraio è subordinata all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti Perplesso il presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef) Irene Ghezzi “Mi sembra abbastanza inverosimile che la stagione possa partire il 15 febbraio, io non sono così ottimista” . I comprensori sciistici italiani fatturano più di un miliardo di euro a stagione e generano un indotto che vale sette volte tanto.  C’è ora il rischio di una crisi senza precedenti, quantificata in almeno 11 miliardi di euro, che potrebbe abbattersi sul delicato equilibrio socio-economico dei territori montani.  Le Regioni di montagna hanno già messo sul tavolo del governo una richiesta di almeno 4-5 miliardi. Tra tutte le regioni, la Valle d’Aosta è quella che più dipende dal turismo alpino. Stessa situazione nell’Appennino. Intanto la Regione Emilia Romagna stanzia un contributo una tantum di 5.000 euro a favore di 298 imprese del settore dell’ospitalità turistica in Appennino, per una cifra complessiva che sfiora il milione e mezzo di euro.

LA CULTURA NON “ISOLA” E’ il titolo del dossier con cui Procida ha sprintato su un gruppo agguerrito di inseguitrici: Ancona, Bari, Cerveteri, l’Aquila, Pieve di Soligo (TV), Taranto, Trapani, Verbania-Lago Maggiore e Volterra diventando Capitale Italiana della Cultura 2022 (quest’anno è ancora Parma che per il Covid non ha potuto festeggiare il titolo nel 2020). Questo angolo di Paradiso, sulla rotta Napoli-Ischia che ricordiamo tra l’altro come scenario del celebre film “Il  postino” (1994), non vuole però essere solo un’isola di cultura, ma un affascinante capitolo del “Grande racconto Italia” con lettori di tutto il mondo. Il programma è stellato: 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali. E tutto per affermare  la propr
ia identità, peraltro sostenuta da uno straordinario patrimonio storico, artistico e ambientale e da un progetto lungimirante, all’insegna della sostenibilità ambientale. A tutti gli abitanti dell’isola di Procida i complimenti e l’affetto della nostra redazione.

STATI  GENERALI  DELLA  MONTAGNA Politiche di rilancio necessarie dopo la pandemia, dai ruoli e le nuove professionalità, alle nuove metodologie organizzative, alle azioni che le aziende promuovono nell’ambito della sostenibilità e impatto sociale. Se ne parla a Courmayeur in questi giorni  (dal 27 al 29 gennaio) nella 1^ edizione degli Stati Generali Mondo Lavoro della Montagna. La giornata di apertura vedrà svolgersi gli eventi: ‘Le nuove competenze richieste dal settore’ e ‘Le ricadute occupazionali dei grandi eventi della montagna’. La giornata successiva avrà come focus principale il turismo e la sostenibilità, con gli eventi ‘Turismo e lavoro: la ricerca del benessere come Drive per lo sviluppo del territorio montano’ e con ‘La nuova agricoltura di montagna e la sostenibilità di breve e lungo periodo”.  La tre giorni di eventi si concluderà il 29 gennaio con i meeting ‘I valori della montagna a supporto dei progetti ad impatto sociale’, ‘Smart working: la montagna come luogo di lavoro” e “Rilancio del territorio montano: istituzioni a confronto“ .

RICORDO DI CESARE MULE’ Con la scomparsa di Cesare Mulè, decano e presidente onorario di Unionturismo, viene meno un “operatore pubblico”del turismo di grande statura umana  e politica che  ha dedicato una vita allo sviluppo della sua Calabria e dell’immagine turistica dell’intero Paese. I suoi fondamentali culturali e l’amore per il mondo classico  lo hanno portato a produrre una vasta letteratura di saggi, relazioni programmatiche, disegni di legge di cui ci siamo avvalsi e ci avvarremo in questo particolare frangente, anche per accelerare il processo di rinascita del turismo italiano e soprattutto di quello del Mezzogiorno a lui tanto caro. E’ stato sindaco di Catanzaro, vice presidente della Provincia e presidente dell’Apt di Catanzaro. Il mio ricordo più caro fu quando collaborai con lui nell’organizzare a Viterbo un omaggio a due Vip calabresi: Corrado Alvaro e Mattia Preti che ebbero rapporti con la mia città. Alla moglie e ai figli va il più affettuoso cordoglio.

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