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Edizione del 26/01/2021
Estratto da pag. 1
Governo: Bonaccini, serve solido, tutti siano responsabili
(ANSA) – BOLOGNA, 26 GEN – “Ci siamo lasciati alle spalle un

2020 terribile con la speranza che il nuovo anno possa davvero

essere quello della ripartenza e della speranza. Io sono sicuro

che sarà così, che ce la faremo. Serve però senso di

responsabilità da parte di tutti, a partire da chi guida il

Paese e le istituzioni”. Così, il presidente dell’Emilia-Romagna

e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, inquadra il

momento del Paese in un lungo post, pubblicato sulla sua pagina

Facebook, in cui parte dal ricordo della sua vittoria elettorale

alle ultime Regionali tenute proprio un anno fa.    “Serve un Governo solido che porti l’Italia fuori dalla

pandemia con la più grande campagna vaccinale della storia –

osserva – con un piano di ricostruzione che per la prima volta

può contare su risorse straordinarie che vengono dall’Europa,

con la capacità di essere vicino ai territori, alle categorie

economiche che soffrono di più, alle preoccupazioni delle

famiglie e alle inquietudini dei più giovani. Si può fare –

scandisce Bonaccini – e bisogna farlo”.    E per farlo il presidente emiliano-romagnolo, indica, in un

altro passaggio del suo post, la strada scelta dalla sua

regione. “Proprio qui in Emilia-Romagna, poco più di un mese fa

– argomenta – abbiamo sottoscritto il nuovo Patto per il Lavoro

e per il Clima con sindacati e imprese, enti locali e

università, scuola e Terzo settore, professioni e banche. Una

grande sfida può essere vinta solo se la si affronta assieme, è

questo il nostro messaggio a tutto il Paese”. A giudizio di

Bonaccini, ancora, “dobbiamo e possiamo davvero rimboccarci le

maniche per ripartire, insieme, sostenendo chi ora è più in

difficoltà e realizzando tutti i cambiamenti necessari per fare

dell’Italia un Paese più moderno e più giusto. La pandemia ci ha

colpito in maniera drammatica, ma questo non ci impedirà di

rialzarci, come le cittadine e i cittadini di questa terra hanno

sempre fatto. Perché – ha chiosa – siamo l’Emilia-Romagna. E

perché, insieme, vogliamo riprendere in mano la nostra vita e il

nostro destino” (ANSA).   

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