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Dir. Resp.
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Edizione del 22/01/2021
Estratto da pag. 1
- - Bolkestein: la Regione Marche al fianco dei concessionari
[626222_Cfa] 2' di lettura 22/01/2021 - “La situazione è paradossale: in unmomento così grave l’Unione Europea è riuscita a trovare addirittura il tempodi mettere in mora l’Italia rispetto ad una questione delicata come quelladella applicazione della direttiva Bolkestein.Ci saremmo aspettati una maggiore attenzione e concentrazione su altrequestioni, come la giusta distribuzione dei vaccini, per esempio. È piuttostograve inoltre che ancora il Governo nazionale non abbia interpellato le Regionisu questo tema e non dia chiarimenti in merito, visto che entro l’11 febbraiolo Stato Italiano dovrà presentare le controdeduzioni alle argomentazionisollevate dalla Commissione”. Queste le parole dell’assessore al Bilancio e alDemanio Guido Castelli, che oggi è intervenuto alla riunione della CommissioneDemanio Marittimo presso la Conferenza delle Regioni.All’ordine del giorno la procedura di infrazione avviata dalla CommissioneEuropea nei confronti del governo italiano che, lo scorso anno, con la legge dibilancio 2019, aveva prorogato per 15 anni le concessioni balneari, sospendendogli effetti della direttiva Bolkestein, che dal 1° gennaio 2021 avrebbe dato lapossibilità a tutti gli operatori dei Paesi europei di partecipare ai bandipubblici per la loro assegnazione.Altro tema di dibattito inoltre, l’aumento dei canoni demaniali minimi (ilcosto unitario del canone minimo passa da 360 a 2.500 euro anche per unasemplice manifestazione di una sera).“Nel corso del mio intervento in Commissione – spiega Castelli –, nel rinnovarela massima collaborazione della Regione Marche con le altre Regioni a fiancodei concessionari e degli operatori balneari, ho anche chiesto alla Conferenzadelle Regioni di aprire una vertenza nei confronti dello Stato affinché icanoni minimi siano riportati a 360 euro. Ci è stato infine comunicato, chemartedì prossimo il presidente del Consiglio Conte incontrerà i rappresentantinazionali delle associazioni di categoria e di settore. Attendiamo gli sviluppicon l’auspicio che le osservazioni delle Regioni siano tenute inconsiderazione”.*