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Edizione del 22/01/2021
Estratto da pag. 1
Cinque morti, c’è una donna di 53 anni Sono 155 i nuovi contagiati nel Reggiano Reggio
Stefano Bonaccini sui vaccini: «Serve un sistema di prestiti di fiale tra chi ha quasi esaurito le scorte e chi è più indietro»
REGGIO EMILIA. In provincia di Reggio Emilia, ieri sono stati registrati 155 nuovi casi positivi al Covid: 110 sono riconducibili a focolai già noti, 45 classificati come sporadici. Sono 150 le persone in isolamento domiciliare, cinque ricoverate in terapia non intensiva. Si devono purtroppo registrare cinque decessi: 3 donne di 53, 80, 82 anni e 2 uomini di 87 e 91 anni, quest’ultimo deceduto a Modena. Abitavano due a Reggio Emilia, due a Quattro Castella e uno a Casalgrande. E così. Dall’inizio della pandemia, il numero dei morti a Reggio e provincia tocca quota 947.In RegioneLa situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 190 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (155), Bologna (145), Forlì (138) e Ravenna (112); quindi Modena (97), Ferrara (64), Piacenza (62), Cesena (61), Parma (60). Infine, Imola (6). Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.196 tamponi molecolari, per un totale di 2.835.888. A questi si aggiungono anche 318 test sierologici e 5.450 tamponi rapidi. Purtroppo, si registrano 64 nuovi decessi compresi i cinque reggiani.I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 230 (-2 rispetto al giorno precedente), 2.490 quelli negli altri reparti Covid (-29).VaccinazioniIntanto, martedì a Reggio sono state vaccinate 180 persone mentre per ieri ne erano programmate 84. Alle 15 di ieri, in Emilia Romagna, risultavano somministrate complessivamente 121.145 dosi di vaccini. La Regione ricorda che a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite questa settimana - decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech - anche per i prossimi giorni in Emilia Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra. Secondo le ultime comunicazioni arrivate da Pfizer, dopo un’ulteriore decurtazione la prossima settimana, la consegna delle fiale dovrebbe tornare regolare all’inizio di febbraio. Ma a preoccupare è la scarsa affidabilità dimostrata dall’azienda americana. Anche per questo le Regioni hanno appoggiato la decisione di procedere per vie legali contro chi, per assicurarsi un futuro aumento di produzione, ha infranto gli accordi presi.Le reazioni«Il comportamento di Pfizer è francamente inaccettabile», evidenzia il presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, che dopo la riunione con Regioni, commissario Domenico Arcuri e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, sottolinea: «Abbiamo deciso un riequilibrio tra regioni, perché Pfizer ha deciso, unilateralmente a chi toglierne di più e a chi meno». Proprio le Regioni dove l’epidemia ha colpito di più come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, sono quelle che hanno subito maggiori tagli e nei prossimi dieci giorni sarà fondamentale l’attivazione di un sistema di “prestiti” di fiale tra chi ha quasi esaurito le scorte e chi è invece più indietro nelle somministrazioni. —© RIPRODUZIONE RISERVATA