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Edizione del 21/01/2021
Estratto da pag. 1
Linfa alle start up contro il Covid
Consulenza, crescita ed export guardando oltre la pandemia. Accesso al progetto Invest di USAID per 25 aziende selezionate da Roncucci&Partners
Venticinque eccellenze made in Italy del settore privato impegnate in prima fila nella lotta alla pandemia intraprendono il nuovo percorso operativo di Invest, progetto promosso dal governo degli Stati Uniti attraverso l'agenzia federale USAID,. A presentarle, martedì scorso l'evento organizzato in modalità virtuale dall'Ambasciata americana a Roma, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e Roncucci&Partners.La società di business consulting di base a Bologna specializzata in processi di internazionalizzazione di impresa e di entry strategy, è stata incaricata da USAID di individuare le 25 realtà su tutto il territorio nazionale per intraprendere un percorso che favorisca la crescita e l'implementazione delle soluzioni anti virus. «Dopo un periodo di selezione che ci ha impegnato per oltre sei mesi ha preso ufficialmente il via il percorso di assistenza tecnica», spiega a ItaliaOggi Giovanni Roncucci, founder&chairman della società di consulenza strategica. «Abbiamo di fronte 12 mesi di crescita, ma soprattutto sarà un periodo in cui le aziende potranno strutturarsi, non tanto dal punto di vista della produzione, un aspetto che non desta preoccupazioni e per cui gli italiani sono leader, quanto dal punto di vista manageriale e organizzativo, di sviluppo e legale, per pensare anche oltre la pandemia».Molte delle realtà selezionate si sono riconvertite allo scoppio del Covid. «Per gli Stati Uniti si tratta di un progetto pilota di cooperazione con l'Italia per il settore privato», aggiunge Roncucci, «progetto in cui hanno puntato 50 milioni di dollari (pari a 41,31 mln di euro, ndr): 10 si sono tradotti in apparecchiature per far fronte al primo periodo emergenziale, altri 30 milioni sono andati al mondo dell'assistenza privata, di ong e organizzazioni, e i 10 restanti serviranno progressivamente al sostegno delle aziende che si sono messe in gioco riconvertendo la loro produzione».All'evento online di martedì scorso oltre alle personalità intervenute, tra cui Thomas Smitham, recentemente passato alla leadership dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia, Stefano Bonaccini, presidente della conferenza delle regioni e della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia Romagna e Luigi Nicolais, a capo dell'hub di innovazione Materias, hanno preso parte tre società in rappresentanza dei cluster della prevenzione, della diagnostica e della produzione in tema di Covid-19.Si tratta della Lesepidado di Bologna, che produce sanificatori speciali (ma nasce per la produzione di inchiostri per l'industria alimentare), della Comes di Taranto, un'azienda della meccanica da 500 dipendenti che ha lanciato un termoscanner per misurare parametri da eleborare in ottica preventiva, poi la Omnidermal di Parma, una start up che in collaborazione con l'Università di Parma e di Torino ha inventato una nuova modalità per produrre i ventilatori di cui l'Italia era priva a inizio pandemia.«Ci aspettiamo di dare una soluzione di continuità alle produzioni e all'organizzazione delle aziende, per affinare commercializzazione, distribuzione, finanza e aspetti giuridico legali», conclude Roncucci. «L'obiettivo finale è quello di renderle più competitive e maggiormente preparate nell'affrontare emergenze future ma soprattutto per andare oltre il Covid. L'idea è ragionare in ottica continuativa per mettere in comune best practice e guardare anche all'estero. Molte aziende ci chiedono di essere assistite anche sui mercati internazionali».© Riproduzione riservata