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Edizione del 21/01/2021
Estratto da pag. 1
Ritardo vaccini, Regioni in difficoltà, Governo attiva avvocatura Stato contro Pfizer
Pubblicato da RIFday In Gennaio 21, 2021 0 Comment[quisikrea_]Roma, 21 gennaio – Il Governo attiva l’avvocatura dello Stato per valutare idiversi profili di responsabilità nella decisione unilaterale della Pfizer diridurre e ritardare la fornitura contrattualmente stabilita con l’Unioneeuropea delle dosi di vaccino Cominarnaty e le possibili azioni daintraprendere a tutela degli interessi del Paese e dei cittadini italiani.Il mancato rispetto degli accordi sottoscritti con i Paesi della Ue da partedell’azienda americana ha infatti avuto pesanti ripercussioni sulle campagnevaccinali già in pieno corso di svolgimento. Il mancato arrivo nei tempiconcordati di quasi un terzo delle dosi di vaccino, mette infattiinevitabilmente in crisi i programmi vaccinali avviati in questa prima fase.Anche l’Italia si è ovviamente trovata di fronte a problemi e difficoltà deltutto imprevisti, che la costringono a rivedere l’intera organizzazione dellacampagna vaccinale nelle prossime settimane. In particolare sono da rimodularele consegne, affinché nessuna Regione resti senza dosi e si possa procedere coni richiami di vaccino.Intanto sono arrivate in Italia le ultime dosi di vaccini del caricosettimanale Pfizer, circa 330 mila. Il lotto è privo del 29% delle dosipreviste da contratto. La prossima settimana, con il nuovo carico, è previstosul lotto specifico un altro ammanco che sarà però inferiore al 29%. Secondoquanto riferisce una nota Ansa, sono 465.660 le dosi di vaccino che dovrebberoessere distribuite in Italia la prossima settimana e solo a febbraio, a quantosi apprende, saranno invece distribuite le dosi mancanti nel lotto previstoquesta settimana. Durante la quale, scrive l’agenzia, sono state consegnate intutto 397.800 dosiVisualizza immagine di origineIl presidente della Conferenza delle Regioni edella Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini (nella foto a sinistra) dàintanto conto degli esiti della riunione tenutasi il 19 sera in video call coni ministri delle Regioni e della Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza,e con il commissario straordinario Domenico Arcuri. “Abbiamo deciso ilriequilibrio tra Regioni, perché Pfizer ha deciso unilateralmente a chitogliere di più e a chi meno” riferisce Bonaccini. “Regioni come la nostra, laLombardia e il Friuli sono state colpite in maniera più pesante. Ci sarà unriequilibrio”.Dell’incontro ha riferito anche il commissario Arcuri, affermando di averricevuto “una unanime solidarietà da parte di tutti i presidenti delle Regionie delle province autonome del nostro Paese. La tutela della salute deicittadini italiani non è una questione negoziabile. La campagna vaccinale nonpuò essere rallentata, tantomeno per le somministrazioni delle seconde dosi aitanti italiani a cui è stata già somministrata la prima”. Il Commissariostraordinario ha anche detto che le interlocuzioni con Pfizer non hanno fin quisortito gli effetti auspicati. “L’azienda ci ha comunicato che anche nel corsodella prossima settimana non solo non verranno consegnate in Italia le dosi chesono state unilateralmente e senza preavviso non consegnate in questasettimana, pari al 29%, ma ci sarà una pur lieve ulteriore riduzione delleconsegne” ha rivelato Arcuri. “Di conseguenza si è discusso quali azioniintraprendere a tutela dei cittadini italiani e della loro salute in tutte lesedi, civili e penali, in cui ciò sarà possibile. Si è unanimemente deciso chetali azioni verranno intraprese a partire dai prossimi giorni in un quadrounitario”.In ogni Regione, intanto, si cerca di porre rimedio come si può alle criticitàgenerate dal taglio dei rifornimenti Pfizer: in Valle d’Aosta l’assessoratodella Sanità e l’Asl regionali comunicano di aver sospeso, al momento, laprogrammazione della somministrazione di nuove prime dosi vaccinali allecategorie appartenenti alla prima fase.Visualizza immagine di origineIl presidente della regione Veneto, Luca Zaia, sottolinea “la necessità che iltaglio del 29% alla fornitura sia orizzontale e si tagli questa percentuale intutte le Regioni. Questo è un modo perequativo, mutualistico e un s
enso diresponsabilità”.L’assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato (foto a destra),afferma da parte sua che “il tema ora non è litigare tra le Regioni, ma ènecessario aggiornare la strategia vaccinale europea e garantire ai cittadinieuropei il necessario e tempestivo approvvigionamento dei vaccini e se Pfizernon è in grado o sta adottando altre strategie è opportuno aggiornarevelocemente le strategie vaccinali Ue guardando anche ad altri vaccini, che nehanno fatto richiesta, in grado di garantire gli standard di qualità e disicurezza dell’Europa”.Visualizza immagine di origineLuigi Icardi (a sinistra), coordinatore dellaCommissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore alla Salute dellaRegione Piemonte, spiega che “verranno adottati, e c’è l’accordo completo traGoverno e Regioni, delle misure anche legali per gli inadempimenticontrattuali. E chiediamo all’Unione europea, che è sostanzialmente ilcontraente, di farsi parte dirigente a nome nostro, ma noi crediamo anche deglialtri Paesi che hanno subito i tagli, con la ditta. Perché non si può procederein questo modo”.I presidenti Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Attilio Fontana(Lombardia), Maurizio Fugatti (Trentino), Christian Solinas (Sardegna), NinoSpirli (Calabria) e Luca Zaia (Veneto), tutti di centrodestra, non si limitanoa denunciare il dimezzamento del numero dei vaccini anti Covid ricevuti e alamentare la carenza del personale necessario a somministrarlo, ma sferrano unattacco al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, chiedendogli di assumersila responsabilità di risolvere la questione. “Le Regioni non sono responsabilidei contratti: oggi assistiamo a un indecoroso scaricabarile e intanto noisiamo senza vaccini” osservano i “governatori”. “Conte ha giocatoirresponsabilmente alle classifiche spingendo e costringendo le Regioni a farei tripli salti mortali per fare i vaccini. E oggi scopriamo persino che ilpersonale sanitario che ci era stato promesso per oggi, arriverà forse, tra 10giorni. Sono a rischio, ed è gravissimo, anche i richiami , senza i quali lavaccinazione non garantirà la protezione, rendendola inefficace”.Print Friendly, PDF & EmailCondividiFacebookfb-share-iconLinkedIn[linkedIn]Share