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Edizione del 20/01/2021
Estratto da pag. 1
Vaccini Covid, il Piemonte è pronto alle vaccinazioni di massa: le faranno i medici di base
Attualità | 20 gennaio 2021, 08:10Vaccini Covid, il Piemonte è pronto alle vaccinazioni di massa: le faranno imedici di base Particolare attenzione sarà rivolta nei confronti dei soggetti “scettici” e nonresponder che saranno contattati e informati sull’importanza dellasomministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazionitemporanee alla somministrazioneVaccini Covid, il Piemonte è pronto alle vaccinazioni di massa: le faranno imedici di base[INS::INS]Accordo raggiunto, in Piemonte, per il coinvolgimento dei medici di medicinagenerale nella campagna di vaccinazione contro il covid-19.L’intesa tra la Sanità regionale e le rappresentanze sindacali dei medici difamiglia (Os Fimmg, Os Snami, Os Smi e Intesa sindacale) è stata siglata ieripomeriggio nella sede dell’Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza delpresidente della Regione, Alberto Cirio, e dell’assessore regionale allaSanità, Luigi Genesio Icardi."Il Piemonte è pronto alla vaccinazione di massa attraverso le sue oltre 3.200“sentinelle” sul territorio, cioè i propri medici di famiglia - commenta ilpresidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sono grato a tutti perché ilPiemonte è tra le prime regioni a siglare un accordo di questo tipo, che cipermetterà di raggiungere in modo capillare tutti i cittadini e in particolarele fasce più fragili. Siamo pronti a partire non appena arriveranno le dosi delvaccino Astra Zeneca, la cui validazione è attesa a fine gennaio con primaconsegna alle regioni intorno al 10 febbraio. Il Piemonte ci crede e stamettendo il suo massimo impegno, perché prima vaccineremo tutti e primausciremo da questa grave crisi"."Abbiamo sempre sostenuto che questa battaglia possiamo vincerla solo insiemeai medici di base, che per la vaccinazione antinfluenzale sono stati in gradoin meno di due mesi di vaccinare in Piemonte un milione di persone - sottolineal’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi -. Oggiabbiamo siglato questo accordo che copriamo con risorse regionali, ma ho giàconvocato domani la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, checoordino, alla quale parteciperà anche il ministro Speranza, dove chiederemoche questa importantissima attività sia finanziata, perché è forse la piùimportante che l’emergenza Covid abbia messo in evidenza. La squadra con imedici di famiglia, e fra poco anche con i farmacisti, sono certo che sarà unasquadra vincente".Operativamente, i medici entreranno in azione non appena sarà disponibile ilvaccino Astra Zeneca, o altro con analoghe caratteristiche, che consentemodalità di conservazione (normali frigoriferi) compatibili con lasomministrazione anche a domicilio, oltre che in ambulatorio.I medici di medicina generale potranno effettuare la somministrazione delvaccino direttamente nei propri studi, avvalendosi delle strutture messe adisposizione delle Aziende sanitarie (o dagli enti locali), oppure a domiciliodegli assistiti, in caso di persone non deambulanti.Il target degli assistiti da coinvolgere in una prima fase sarà rappresentatodalle persone in età avanzata, in primo luogo ultraottantenni, e dalle personenon deambulanti già seguite presso il proprio domicilio, che si sono giàsottoposte a vaccinazione antinfluenzale. Un coinvolgimento che aumenta laprotezione anche delle persone con fattori di rischio clinici, vista laprevalenza di comorbidità, mentre il rapporto di fiducia che lega gli anzianial medico di medicina generale consentirà di realizzare una maggiore coperturavaccinale.Nelle fasi successive il target di popolazione da vaccinare seguirà leindicazioni nazionali e regionali.Particolare attenzione sarà rivolta nei confronti dei soggetti “scettici” e nonresponder che saranno contattati e informati sull’importanza dellasomministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazionitemporanee alla somministrazione.I medici potranno vaccinare non solo gli assistiti in carico, ma anche altriassistiti comunque residenti nel territorio della Asl di riferimento. Saràammessa l’adesione dei medici di continuità assistenziale
, su base volontaria,in orario diurno e feriale ai quali verrà corrisposta la medesimaremunerazione, che è di 6,16 euro ad inoculo (più oneri), come da contrattonazionale.Per la Regione Piemonte, si stima un impegno finanziario tra i 30 e i 40milioni di euro, calcolando, secondo i parametri nazionali, una platea tra i 2e i 3 milioni di persone a carico dei medici di famiglia e tenendo conto anchedella seconda inoculazione, prevista per il richiamo."Una giornata storica - commenta Roberto Venesia, segretario della FimmgPiemonte -. Siamo stati chiamati e la medicina generale risponde all’appello.Nessuno si salva da solo, ma tutti insieme potremo farcela per l’interesse e lasalute dei nostri concittadini"."Da un anno ormai, come i colleghi ospedalieri, noi medici di famiglia siamoimpegnati nella lotta contro questa pandemia - sottolinea Antonio Barillàsegretario Smi Piemonte -. Ora è arrivato il momento dell’ultimo importantesforzo, che è quello di vaccinare al più presto i nostri pazienti"»."E' stato firmato un accordo importantissimo - aggiunge Mauro Grosso Cipontesegretario Snami Piemonte - il primo passo per sconfiggere il male del secolo.I medici sono come sempre in prima fila e si sono resi disponibile a dare unamano al sistema per bloccare il virus Covid 19"."E’ un buon accordo – concorda Marcello Ardizio di Intesa sindacale -,guardiamo con fiducia al futuro".[ico_author] comunicato stampa