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Edizione del 20/01/2021
Estratto da pag. 1
VACCINI COVID - Siglato l?accordo in Piemonte per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione contro il covid-19
L?intesa tra la Sanità regionale e le rappresentanze

sindacali dei medici di famiglia (Os Fimmg, Os Snami, Os Smi e Intesa

sindacale) è stata siglata martedì 19 gennaio nella sede dell?Assessorato

regionale alla Sanità, alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio,

e dell?assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.

«Il Piemonte è pronto alla vaccinazione di massa

attraverso le sue oltre 3.200 ?sentinelle? sul territorio, cioè i propri medici

di famiglia - commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -.

Sono grato a

tutti perché il Piemonte è tra le prime regioni a siglare un accordo di questo

tipo, che ci permetterà di raggiungere in modo capillare tutti i cittadini e in

particolare le fasce più fragili. Siamo pronti a partire non appena arriveranno

le dosi del vaccino Astra Zeneca, la cui validazione è attesa a fine gennaio

con prima consegna alle regioni intorno al 10 febbraio. Il Piemonte ci crede e

sta mettendo il suo massimo impegno, perché prima vaccineremo tutti e prima

usciremo da questa grave crisi».

«Abbiamo sempre sostenuto che questa battaglia possiamo

vincerla solo insieme ai medici di base, che per la vaccinazione antinfluenzale

sono stati in grado in meno di due mesi di vaccinare in Piemonte un milione di

persone - sottolinea l?assessore alla Sanità della Regione

Piemonte Luigi

Genesio Icardi -. Oggi abbiamo siglato questo accordo che copriamo con

risorse regionali, ma ho già convocato domani la Commissione Salute della

Conferenza delle Regioni, che coordino, alla quale parteciperà anche il

ministro Speranza, dove chiederemo che questa importantissima attività sia

finanziata, perché è forse la più importante che l?emergenza Covid abbia messo

in evidenza. La squadra con i medici di famiglia, e fra poco anche con i

farmacisti, sono certo che sarà una squadra vincente».

Operativamente, i medici entreranno in azione non appena

sarà disponibile il vaccino Astra Zeneca, o altro con analoghe caratteristiche,

che consente modalità di conservazione (normali frigoriferi) compatibili con la

somministrazione anche a domicilio, oltre che in ambulatorio.

I medici di medicina generale potranno effettuare la

somministrazione del vaccino direttamente nei propri studi, avvalendosi delle

strutture messe a disposizione delle Aziende sanitarie (o dagli enti locali),

oppure a domicilio degli assistiti, in caso di persone non deambulanti.

Il target degli assistiti da coinvolgere in una prima fase sarà

rappresentato dalle persone in età avanzata, in primo luogo ultraottantenni, e

dalle persone non deambulanti già seguite presso il proprio domicilio, che si

sono già sottoposte a vaccinazione antinfluenzale. Un

coinvolgimento che aumenta la protezione anche delle persone con fattori di

rischio clinici, vista la prevalenza di comorbidità, mentre il rapporto di

fiducia che lega gli anziani al medico di medicina generale consentirà di

realizzare una maggiore copertura vaccinale.

Nelle fasi successive il target di popolazione da vaccinare

seguirà le indicazioni nazionali e regionali.

Particolare attenzione sarà rivolta nei confronti dei

soggetti ?scettici?

e non responder che saranno contattati e informati sull?importanza della

somministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazioni

temporanee alla somministrazione.

I medici potranno vaccinare non solo gli assistiti in carico, ma

anche altri assistiti comunque residenti nel territorio della Asl di

riferimento. Sarà ammessa l?adesione dei medici di

continuità assistenziale, su base volontaria, in orario diurno e feriale ai

quali verrà
corrisposta la medesima remunerazione, che è di 6,16 euro ad

inoculo (più oneri), come da contratto nazionale.

Per la Regione Piemonte, si stima un impegno finanziario

tra i 30 e i 40 milioni di euro, calcolando, secondo i parametri nazionali, una

platea tra i 2 e i 3 milioni di persone a carico dei medici di famiglia e

tenendo conto anche della seconda inoculazione, prevista per il richiamo.

«Oggi è una giornata storica - commenta Roberto Venesia,

segretario della Fimmg Piemonte -. Siamo stati chiamati e la medicina generale risponde

all?appello. Nessuno si salva da solo, ma tutti insieme potremo farcela per

l?interesse e la salute dei nostri concittadini».

«Da un anno ormai, come i colleghi ospedalieri, noi medici

di famiglia siamo impegnati nella lotta contro questa pandemia -

sottolinea Antonio

Barillà segretario Smi Piemonte -. Ora è arrivato il momento dell?ultimo

importante sforzo, che è quello di vaccinare al più presto i nostri pazienti».

«Oggi è stato firmato un accordo importantissimo

- aggiunge Mauro

Grosso Ciponte segretario Snami Piemonte - il primo passo per sconfiggere il male del

secolo. I medici sono come sempre in prima fila e si sono resi disponibile a

dare una mano al sistema per bloccare il virus Covid 19».

«E? un buon accordo ? concorda Marcello

Ardizio di Intesa sindacale -, guardiamo con fiducia al futuro».

 

 

Redazione di Vercelli