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Edizione del 17/01/2021
Estratto da pag. 1
Direzione Pd, Zingaretti ribadisce il no a Italia viva. â??Impossibile stare con chi non rispetta le nostre ideeâ?. E Bettini: â??Conte premier dà fastidio a molti poteriâ?
Non solo il Movimento 5 stelle chiude al ritorno di Italia viva. Il Partito democratico, alla vigilia delle comunicazioni del premier alle Camere sulla crisi, ha radunato la direzione e ribadito che i renziani non possono tornare al tavolo perché “inaffidabili”. Una chiusura ribadita dallo stesso segretario Nicola Zingaretti: “Se non si rispettano le idee degli altri, avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie, allora viene meno la fiducia e la possibilità di lavorare insieme”. Quindi Zingaretti ha anche lanciato un ultimo appello ai cosiddetti “responsabili”: “Nel Parlamento esistono sensibilità democratiche, liberali ed europeiste che possono unirsi, noi facciamo un appello alla luce del sole e abbiamo il dovere, non il diritto, di rivolgerci al Parlamento per chiedere la fiducia perché lâ??Italia deve affrontare il Recovery, il piano di vaccinazione, le riforme sociali e del lavoro”.

Lo spazio di un confronto concreto e sereno con Italia Viva “era grande” ma Matteo Renzi “ha voluto staccare la spina, spingendo lâ??Italia in una crisi al buio“. Goffredo Bettini ribadisce le ragioni di una linea netta anche alla vigilia di una conta in Aula che potrebbe riservare problemi. Lâ??esponente del Pd, braccio destro di Nicola Zingaretti e uno dei pontieri in prima linea in queste ore, torna a utilizzare le stesse parole pronunciate dal segretario, spiegando al Corriere della Sera “l’inaffidabilità di Renzi”. Se il Movimento 5 stelle ha chiuso la porta a un eventuale ritorno dei renziani, il Partito democratico torna a riunirsi oggi nella direzione programmata in mattinata, alla vigilia della prima conta in Aula per il governo, con l’incognita dei “costruttori”. La linea è la stessa, ma non manca chi, pur di evitare il naufragio, si siederebbe di nuovo al tavolo con Renzi. In una nota di sabato sera, il Pd ha ribadito la sua preoccupazione: “Il prezzo della crisi è immenso, in Aula tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità per salvaguardare gli interessi del Paese”. Mentre Matteo Renzi prova nuovamente a tentare i suoi ex compagni di partito: “Noi vogliamo che si formi un governo di coalizione con un ruolo fondamentale per il Pd e per i suoi esponenti”.

Lâ??ottimismo sui numeri per tenere in piedi la maggioranza sembra essersi infranto contro il no dellâ??Udc e le resistenze dei â??responsabiliâ? che al momento neanche si sono palesati. Per Palazzo Chigi lâ??obiettivo è quello di avere un voto in più e spostare più avanti la costruzione di una maggioranza solida. Ma le trattative sono ancora tutte in divenire e le strategie possono mutare di ora in ora: anche per questo,il M5s ha tracciato la linea del “no” al governo tecnico, il sogno di Renzi. Ufficialmente anche il Pd ha chiuso a Italia Viva, la voci di un’apertura al dialogo non sono mai stati sopite. “Siamo seri – commenta Bettini – che credibilità possono avere dopo una rottura così grave, accompagnata dalla soddisfazione che egli dimostra anche in queste ore per le difficoltà nelle quali ci ha cacciato?”. Renzi “ha buttato tutto allâ??aria. Non solo per il suo carattere, ma per un disegno politico di rottura dellâ??alleanza tra Leu, 5 Stelle e Pd”, ribadisce l’esponente dem. Che rilancia la sua linea: “Non so cosa accadrà in Parlamento. Ma lì occorre andare“.

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“QUESTA ALLEANZA LIBERA DA POTERI DA’ FASTIDIO, CONTE DA’ FASTIDIO” – Ã? stata Italia Viva “a uscire dal governo sbattendo la porta, nel modo più irresponsabile e nel momento più sbagliato”, rincara ancora Bettini nella sua intervista al Corriere. Che poi completa la sua analisi cercando di motivare i partiti della maggioranza di governo, ma soprattutto i potenziali “costruttori”: “I 5 Stelle sono confluiti nel campo europeista. Ã? questo che dà fastidio a tanti. Dà fastidio l’alleanza tra Leu, Pd e 5 Stelle. Dà fastid
io Conte, che di questa alleanza è il raccordo. Dà fastidio la sua libertà da poteri vecchi e nuovi. Dà fastidio un ruolo più forte del Vecchio Continente”. La linea del “mai più con Renzi” viene sposata anche da Luigi Zanda, senatore ed ex tesoriere Pd: “Nuovi governi con Renzi sono impossibili“, dice a Repubblica. Anche Zanda, come Bettini, parla di possibili approfittatori: “Ci sono potenze politiche e finanziarie che pensano di poter approfittare di questo passaggio per comprarsi l’Italia e colonizzare le nostre aziende”. Anche per questo, il senatore Pd dice di “essere molto preoccupato” e ritiene necessaria una maggioranza “forte e stabile“.

RENZI PROVA A SPACCARE IL PD – Proprio sulla paura per i numeri che ancora ballano in Senato gioca lo stesso Renzi, che in unâ??intervista al Corriere della Sera prova a rompere il fronte dei democratici: se qualcuno, dice, “nel Pd preferisce Mastella alla Bellanova o Di Battista a Rosato ce lo farà sapere. Noi vogliamo che si formi un governo di coalizione con un ruolo fondamentale per il Pd e per i suoi esponenti”. Il Pd sa, secondo Renzi, “che senza Italia viva non ci sono i numeri. Forse non sarà più amore, ma almeno è matematica. Se Zingaretti insiste a dire no a Italia viva, finisce col dare il Paese a Salvini“, attacca l’ex premier. Il mantra di Italia Viva è spostare l’asticella a quota 161 per la maggioranza – quando in realtà per la fiducia basta che i Sì superino i No – e ripetere che Conte non c’è la farà: “I numeri non ci sono. Prima ne prendono atto, prima possiamo iniziare a costruire il futuro”, ribadisce anche Maria Elena Boschi sul Messaggero. Dall’ex ministra arriva un’altra proposta al Pd: “Devono fermarsi nella loro vana caccia ai responsabili e tornare a confrontarsi sulle proposte che abbiamo fatto”. Dalle pagine dello stesso quotidiano romano, le risponde il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano: “Noi abbiamo la necessità tutta democratica di andare in Parlamento, e li ognuno si deve assumere la propria responsabilità davanti agli italiani. Non c’è più spazio per trattative estenuanti e irrispettose”. Anche per Provenzano la frattura è insanabile.

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