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Edizione del 17/01/2021
Estratto da pag. 1
Lombardia zona rossa: ricorso al Tar/ Fontana: “Governo sbaglia, no critici per Cts”
Domani la Regione Lombardia presenterà ufficialmente ricorso al Tar (TribunaleAmministrativo Regionale) contro la zona rossa scattata oggi fino al 31 gennaioprossimo secondo l’ultima ordinanza del Ministero della Salute firmata ierisera. Lo ha confermato il Presidente della Regione Attilio Fontana stamattinanell’intervista al Corriere della Sera dopo che già ieri la Giunta aveva fattosapere di muovere con decisione istanza giudiziaria contro una decisioneconsiderata dal Pirellone «sbagliata» e con «dati superati».«Il ricorso lo presenteremo lunedì (domani, ndr). Ma l’obiettivo è esattamentequello di ottenere il tavolo tecnico chiesto dalle Regioni che fino a qui nonc’è stato. Quella è la cosa più importante», spiega il n.1 della Lombardia aicolleghi del CorSera. Secondo il Ministero della Salute, la Regione rientra inlockdown serrato per l’applicazione dell’articolo 3 del Dpcm 14 gennaio vista «incidenza di contagi superiore a 50 casi per 100mila abitanti», considerata «rischio alto»: Fontana però contesta il dato emerso dal monitoraggiosettimanale e rilancia «Sul provvedimento d’urgenza, la giustiziaamministrativa è rapidissima. Il governo mi pare impegnato in altre questioni.Ma al di là della battute, c’è qualcosa che non mi spiego».FONTANA: “PER IL CTS, LOMBARDIA NON ERA CRITICA”Secondo Attilio Fontana il problema è relativo al complicato e ancora “confuso”sistema di monitoraggio dei vari parametri per classificare le Regioni: «Lostesso governo aveva detto che i parametri sarebbero stati rivisti. Per giunta,nel verbale che ho potuto leggere della riunione della cabina di regia, il Ctsaveva invitato a vigilare in modo specifico su alcune regioni che presentavanoparticolari profili di allerta. Tra queste, la Regione Lombardia non c’era».Fontana non arriva a definire la Lombardia in zona rossa una scelta “politica”punitiva, anche se non lo esclude «Io credo nella buona fede del ministroSperanza. Se poi qualcun altro ha spinto in questa direzione, non lo so. Però,è curioso».Passando ai dati effettivi, la Regione Lombardia contesterà domani nel ricorsopresentato al Tar che le due settimane (almeno) di lockdown decretato per laregione sono basate su dati della settimana 23-30 dicembre: «La fotografia sucui è basata la stretta è datata. Anzi, superata. I numeri di oggi sonodiscreti, il rallentamento della corsa del virus c’è. E poi, le continuevariazioni al regime cui sono sottoposti i cittadini sono devastanti». Saràalla nota tecnica preparata dalla nuova direzione del Welfare (Trivelli-Moratti) che la Lombardia affida il buon esito del ricorso: «tempestività dei datiutilizzati per valutare l’Rt», è il primo punto sul documento, con gli indici“datati” che mostrano una Lombardia peggiore nel contagio di quanto non sia poiavvenuto nelle ultime 2 settimane. In secondo luogo, il dossier del Pirellonepunta sull’incidenza settimanale: «la Lombardia ha circa 1/3 dei casi delVeneto, la metà dei casi dell’Emilia Romagna, un dato inferiore al Lazio e alFriuli Venezia-Giulia», si legge nel ricorso pubblicato in ampi stralci dalGiornale. Da ultimo, la situazione degli ospedali: «Regione Lombardia stafornendo un dato di circa 1.200 posti letto, ma è in grado di arrivare a oltre1.800 posti letto di terapia intensiva come successo nella prima ondata e comeprevisto nel Piano Ospedaliero regionale approvato dal Ministero nel luglio 2020». Per questo motivo la soglia del 30%, considerata limite dalle regole delDpcm, non sarebbe stata superata.© RIPRODUZIONE RISERVATA