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Dir. Resp.
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Edizione del 16/01/2021
Estratto da pag. 1
L’Abruzzo dovrebbe essere una delle poche regioni che, secondo le nuove fasce di rischio, rimarrà in zona gialla. Questo emerge a poche ore dalla pubblicazione del nuovo monitoraggio previsto per oggi. E intanto ieri sera è stato definito il Dpcm - che sarà valido a partire da domani - dopo il decreto varato nella notte di mercoledì. ZONA GIALLA. La nostra regione è una delle pochissime che resterà in zona gialla. Lo sarà insieme ad altre quattro o cinque. La certezza si avrà nella giornata odierna quando, in base ai dati, il ministero stabilirà, con una nuova ordinanza i colori delle varie regioni. E il ministro Francesco Boccia ha confermato che le fasce resteranno tali anche nel weekend. Nel corso della riunione con i governatori che si è tenuta ieri mattina, il ministro alla Salute Roberto Speranza ha illustrato loro il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, esprimendo grande preoccupazione: «La situazione non può essere sottovalutata, lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata». SPOSTAMENTI. Tutte le nuove norme - decreto e Dpcm - saranno in vigore da domani al 5 marzo, eccezion fatta per lo spostamento fra le regioni che è confermato solo fino al 15 febbraio. Pertanto da domani a lunedì 15 febbraio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È sempre possibile, comunque, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. In ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Una misura quest’ultima che si rinnova anche nelle zone rosse ma che - a differenza delle zone gialle - vale solo in ambito comunale. Una deroga agli spostamenti tra Comuni riguarda quelli con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza che non vada oltre i 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso verso i capoluoghi di provincia.COPRIFUOCO. Come si può intendere già da quanto detto in merito alla mobilità, viene confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno seguente. Durante quest’arco temporale sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.STATO DI EMERGENZA. Scatta la proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile. La conferma è arrivata già durante l’incontro con i governatori. Inoltre le soglie di accesso Rt scendono a 1 per arancione e a 1,25 per rossa. Ma si va in arancione anche semplicemente con rischio alto sulla base dei ventuno criteri. RISTORANTI. In zona gialla i bar e ristoranti potranno rimanere aperti dalle 5 alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta permessa senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano lì alloggiati. Rimane sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle 22 la ristorazione da asporto. L’eccezione riguarda i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, dove invece il servizio di asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18. «Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25», si legge infatti, «l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18»PISCINE E PALESTRE CHIUSE. Sono sospese le attività di palestre piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei li
velli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche. MUSEI APERTI. Confermate le anticipazioni riguardanti le aperture dei musei, ma solo in fascia gialla, assicurate dal lunedì al venerdì con esclusione dei giorni festivi, a condizione che garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti. STOP ALLO SCI. Gli impianti sciistici rimarranno chiusi agli sciatori amatoriali fino al 14 febbraio. Dal 15 saranno aperti solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti. ZONA BIANCA. Ci sarà spazio per una nuova area, bianca, in cui si collocano le regioni con uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, dove si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Qui cessano di applicarsi le rigide misure a cui ci siamo abituati. Ma per ora quest’area resta molto lontana per tutti.