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Edizione del 23/01/2020
Estratto da pag. 1
Territori digitali, un Radar per esplorare e aiutare la trasformazione - Repubblica.it
SI FA PRESTO a dire "cittadinanza digitale". Ma calare questo binomio - in sintonia con la strategia per la crescita digitale voluta dall'Unione europea - nei territori, e in particolare in realtà amministrative diversificate, non è così semplice.
E il "digital divide" italiano è spesso anche un divario geografico. Per agevolare le pubbliche amministrazioni nel percorso di trasformazione digitale, arriva ora anche il finanziamento del progetto Radar (acronimo che sta per Risorse ed Asset Digitali per l'Affiancamento alle Regioni), finanziato nell'ambito della scheda "Italia Login" del PON Governance. In sostanza, l'Agenzia per l'Italia digitale fornirà alle regioni strumenti e centri di competenza per poter svolgere a loro volta un ruolo di coordinamento dei territori nell'attuazione della strategia digitale.
Si tratta di strumenti tecnici, di monitoraggio e di governance, tra cui linee guida, regole d'interoperabilità, ambienti di test e simulazione. L'accordo tra l'Agenzia stessa e la Conferenza delle regioni precisa i vari ambiti nei quali l'intervento si articolerà: l'accesso ai servizi, dunque l'insieme di strumenti per sviluppare siti web e applicazioni e servizi web e mobile; la costruzione di modelli di interoperabilità, per far sì che le amministrazioni si parlino "digitalmente"; le infrastrutture immateriali e fisiche; le questioni, cruciali, legate alla sicurezza del software; la gestione del cambiamento e le linee guida per la comunicazione.Il progetto è realizzato con il contributo della Commissione Europea. Dei contenuti editoriali sono ideatori e responsabili gli autori degli articoli. La Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsivoglia uso fatto delle informazioni e opinioni riportate.