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Edizione del 10/01/2021
Estratto da pag. 1
Crisi di governo, l`appello di Papa Francesco: "Per la politica questo non è il momento di rompere l`unità" - la Repubblica
Il taccuino della crisi. Martedì il consiglio dei ministri. Renzi in un''intervista a Repubblica: "Il governo è immobile. Se vuole la con…
A sorpresa anche Papa Francesco interviene sulla crisi di governo con un fermo appello alla politica a mantenere l'unità. Perché questo non è il momento storico adatto a una rottura. In un'intervista al Tg5 il Pontefice afferma: "La classe dirigenziale ha il diritto di avere punti di vista diversi e anche di avere la lotta politica. È un diritto: il diritto di imporre la propria politica. Ma in questo tempo si deve giocare per l'unità, sempre". E rimarca: "In questo tempo non c'è il diritto di allontanarsi dall'unità - spiega -. Per esempio, la lotta politica è una cosa nobile, i partiti sono gli strumenti. Quello che vale è l'intenzione di fare crescere il Paese. Ma se i politici sottolineano più l'interesse personale all'interesse comune, rovinano le cose".

Più che far cadere il governo Conte, vuole "vederlo muovere". Dice Matteo Renzi in un'intervista a Repubblica. "Il governo è immobile: si vive di rinvio in rinvio. Vogliamo sciogliere i tanti nodi aperti. La risposta è stata sprezzante e sorprendente: ci vedremo in Parlamento, ha detto Conte. Evidentemente è già convinto di avere i voti in Aula, forse di Forza Italia: mi sembra un errore politico e un azzardo numerico. Ma auguri a lui e all'Italia", attacca il leader di Italia viva che sembra voler restare sulla sua posizione continuando a minacciare la crisi di governo, che ormai sembra più vicina. L'esecutivo, invece, punta ad approvare il Recovery Fund in un Consiglio dei ministri da convocare in settimana, molto probabilmente martedì, poi un vertice per cercare di chiudere un patto di legislatura e disinnescare la crisi aperta da Italia Viva. Ma Matteo Renzi è sempre più vicino alla rottura.

Intanto Conte ha convocato alle 17 i capi delegazione della maggioranza in vista del nuovo Dpcm per il contrasto al Covid in vista dell'incontro con le Regioni in programma domani alle 10.30. Ma non è escluso che nella riunione potrebbero essere affrontati anche i nodi che da giorni stanno facendo tribolare l'alleanza di governo. All'incontro con Alfonso Bonafede (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu) e Teresa Bellanova (Iv) hanno partecipato anche il ministro Francesco Boccia e sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.

Italia viva è con Renzi. Il presidente, Ettore Rosato, a Radio Popolare attacca: "È il presidente del Consiglio a staccare la spina del governo, non noi". Per questo "ci ha detto che ci vedremo in aula sfidandoci? Va bene". Renzi ai suoi parlamentari avrebbe spiegato che senza risposte "non apriamo la crisi ma lasciamo le poltrone". In un documento di 30 punti, inviato a Goffredo Bettini il 6 gennaio scorso, Iv ha presentato le sue proposte che vanno dal Mes ad Autostrade, dal fisco al Ponte sullo Stretto, dalle riforme alle prossime comunali. E il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone chiede con urgenza il nuovo provvedimento per i Ristori e annuncia: "Italia Viva non farà mancare come sempre il proprio voto".



Ora su Facebook è arrivato anche il commento della ministra Teresa Bellanova: "È Conte che deve dire. Noi abbiamo già detto. Alle domande non è arrivata nessuna risposta, se non un Bignami di 13 pagine. Non c'è ad oggi alcun testo su cui valutare. Non c'è alcuna discontinuità, se non un post Facebook. Il tempo è davvero finito. E questa esperienza per me è archiviata, perché sono insostenibili questi metodi e queste incertezze sul meriti, questo giocare a un rimpiattino intollerabile e offensivo, che toglie forza e credibilità a questa maggioranza". Poi precisa: "Arrivi questo benedetto Recovery Plan, ci si dia il tempo di leggerlo e valutarlo e ci si confronti in Consiglio dei ministri. Perché noi a confronti sui contenuti non ci siamo mai sottratti, anzi siamo stati quasi sempre i primi a chiederlo a gran voce. Anzi, il confronto si faccia anche sugli altri nodi politici che ci separano, costruendo un patto di legislatura su cui vedo oggi in tanti accapigliarsi reclamandolo a gran voce, ma che Italia Viva chiede da mesi. Se ci sarà tutto q
uesto io ci sono, noi ci siamo - sottolinea il capodelegazione di Italia viva - Diversamente l'esito di tutta questa vicenda è già scritto, e la responsabilità sarà solo di altri, di chi non ha dato risposte al tempo giusto e nei luoghi giusti".

Crisi di governo, Renzi: "Dal premier zero risposte. Se vuole la conta in aula fa un errore politico e numerico"

di

Stefano Cappellini

09 Gennaio 2021

Ieri sera il premier Giuseppe Conte ha provato a ricompattare la maggioranza aprendo al senatore fiorentino con una mossa che racchiude Recovery, patto di legislatura e rimpasto per arrivare fino al 2023. Lo ha fatto con un lungo post pubblicato su Facebook in cui, d'intesa col Pd, offre a Renzi una road map per evitare la crisi. Ma, intervistato da Repubblica, il leader di Iv definisce la risposta del premier "sprezzante e sorprendente": "quando la smetterà di scrivere post retorici e inizierà a confrontarsi sui problemi di merito facendo davvero politica, ci troverà a fare l'interesse dell'Italia e degli italiani. Basta che faccia presto perché non c'è più tempo".



Nel documento di Renzi 30 punti, da Mes alle comunali

Dal Mes ad Autostrade, dal fisco al Ponte sullo stretto, dalle riforme alle prossime comunali. È l'elenco in 30 punti delle "questioni politiche aperte" in maggioranza fatto il 6 gennaio da Matteo Renzi al dem Goffredo Bettini. Nel documento, il leader di Iv scrive che Conte non ha mantenuto l'impegno di chiudere i tavoli sul programma entro novembre e chiede: "Con chi si scrive un accordo serio? In che tempi? Chi garantisce che gli impegni si mantengano? Iv è pronta da mesi. Gli altri?".

Rosato (Iv): "Così non va avanti. Ci vedremo in Aula"

"Non è Matteo Renzi a staccare la spina del governo, ma è Giuseppe Conte a farlo perché non da una risposta alle nostre richieste. È il presidente del Consiglio a staccare la spina del governo, non noi, perché è lui a continuare nel suo atteggiamento di non farsi carico dei problemi, ma anzi, mettendoli sotto il tappeto. Non si può andare avanti così. Ci ha detto che ci vedremo in aula sfidandoci? Va bene. Ci vedremo in Parlamento e utilizzeremo la dialettica e i nostri numeri per vedere chi ha ragione rispetto ai ritardi di questo governo". Punta il dito contro il premier, Ettore Rosato di Italia Viva ai microfoni di Radio Popolare. Alla richiesta di commentare il comunicato di Giuseppe Conte su Facebook, ha risposto: "Ma che offerta avrebbe fatto Conte? Noi vogliamo risposte alle nostre richieste, Non ci interessano offerte di posti o di chissà quale tavolo di mediazione". Rosato ha anche ribadito che secondo Italia Viva, anche di fronte a una crisi di governo, non si andrà a elezioni anticipate: "Se c'è qualcuno che pensa che i problemi del Paese si risolvano con le elezioni anticipate, si faccia avanti, ma ho l'impressione che le forze politiche sappiano benissimo che non è questa la strada".

L'assemblea di Italia viva

Un'assemblea durata più di quattro ore, quella in videoconferenza con i parlamentari di Italia viva convocata ieri sera dal leader Renzi in cui ha escluso le elezioni anticipate assicurando che Iv non darà mai il suo sostegno a un governo di centrodestra. Ma aggiungendo che così, "nell'immobilismo" dell'esecutivo, non si può andare avanti e ribadisce che Iv è pronta all'opposizione se non vedrà accolta le sue proposte. Nel corso dell'assemblea, è intervenuta la gran parte dei 48 parlamentari di Iv (31 deputati e 17 senatori). Avrebbero tutti confermato il sostegno all'azione di Renzi e non ci sarebbe stato nessuno smarcamento, anche se alcuni si sarebbero mostrati più prudenti sulle scelte che ci saranno da compiere nelle prossime ore, nella consapevolezza che da qui a martedì si capirà se è ancora possibile un accordo nella maggioranza o ci sarà la rottura con l'apertura della crisi di governo.

Crisi di governo, la mossa di Conte: Recovery, patto e rimpasto per arrivare al 2023

di

Giovanna Vital
e

09 Gennaio 2021

La mossa di Conte

Martedì il Recovery plan, poi il tavolo per il patto di legislatura e il rimpasto. Ecco l'offerta finale a Matteo Renzi. Giuseppe Conte, in asse con il Pd, la mette sul tavolo. Se Iv la respingerà è pronta la sfida in Aula. Il messaggio di Conte è "di apertura", assicurano dal governo. Così rivendicando i risultati ottenuti dall'Italia sulle vaccinazioni e rimarcando l'importanza della fase che si sta per aprire, con i 222 miliardi del Next generation Eu da investire, Conte tenta di ricompattare la maggioranza: "rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo", scrive il premier su Facebook (e i partiti leggono: rimpasto). Lo fa con un post pubblicato a poche ore di distanza dal doppio appuntamento di Italia Viva, con la riunione della Cabina di Regia renziana e, poi, con l'assemblea dei gruppi di Camera e Senato, tutto in videocollegamento. Il premier Conte appare ottimista sui social: dice di "non vedere l'ora che passino le fibrillazioni" così da rilanciare l'azione di governo con un programma, "una lista di priorita'" che accompagni l'esecutivo da qui fino a fine legislatura. Una richiesta che era stata avanzata dalle forze di maggioranza, con il Pd in prima fila. Il segretario, Nicola Zingaretti, infatti, aveva ribadito la necessità di rilanciare l'azione di governo due giorni fa in direzione nazionale.

Di Maio: "Basta trame di palazzo, la crisi non ci aspetta"

"La crisi economica non aspetta la politica. Chi governa deve dettare i tempi della ripresa, dunque nelle prossime ore chiudiamo il Recovery e consegniamolo al Parlamento, mettiamoci al lavoro sui progetti di rilancio del Paese". Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook guarda avanti. "Il Paese non può e non deve restare fermo. I politici sono pagati per lavorare, non per litigare. Ogni ministro, ogni membro di governo, ogni parlamentare è chiamato a dare il massimo, sempre. Le trame di palazzo, i giochini, non dovrebbero nemmeno sfiorarci", scrive.

Fornaro (Leu): "Lavorare per costruire, non per demolire"

Per il capogruppo di Leu a Montecitorio, Federico Fornaro, "bisogna lavorare per costruire e non demolire. In una coalizione di governo possono convivere punti di vista differenti, ma lo sforzo di tutti deve essere indirizzato alla ricerca di soluzioni che diano risposte ai problemi dei cittadini e delle imprese. Il Recovery è per molti versi un'occasione irripetibile per cambiare in profondità l'Italia nel segno della giustizia sociale, del green, del digitale e di un rilancio di grandi beni comuni come la scuola e la sanità pubblica. Le maggioranze e i governi stanno insieme per costruire e non possono, invece, durare a lungo se quotidianamente si mette all'opera il 'genio guastatori'. L'ultima riunione di maggioranza ha dimostrato che sul Recovery sono stati fatti passi in avanti nella giusta direzione: lo si approvi in Consiglio dei ministri e si riparta da lì per confronto vero e non strumentale".

D'Uva (M5s): "Recovery è 'vaccino' per economia"

Paragona il Recovery al vaccino, il deputato questore M5S Francesco D'Uva. "Per recuperare il danno enorme che le attività hanno subìto dobbiamo usare uno strumento che per l'economia ha - permettetemi la forzatura - lo stesso effetto che ha il vaccino sulla crisi sanitaria: il Recovery Fund. Non dobbiamo perdere l'occasione. Tutti i 'pezzì del Paese, politica compresa, devono stare assieme. Si dialoga, e se ci sono problemi si affrontano, si risolvono velocemente e si va avanti. Ma un blocco, proprio ora, sarebbe inspiegabile e intollerabile", scrive sul suo sito web.