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Edizione del 11/01/2021
Estratto da pag. 1
Umori e malumori nel governo e nel Pd su Conte e non solo “Affollato”: così la compianta lady Diana nel novembre del 1995 definì conamarissima ironia il suo matrimonio col principe Carlo d’Inghilterra in unaintervista televisiva. Ad “affollare” la famiglia di Diana era notoriamenteCamilla, l’amante di Carlo.COSA COMBINA RENZI E COSA FA MATTARELLA“Affollata” potrebbe essere definita anche la verifica di governo troppo tardie troppo malvolentieri accettata dal presidente del Consiglio, e da troppotempo in corso tra penultimatum e rinvii delle annunciate, minacciate, promesse– come preferite – dimissioni delle due ministre di Matteo Renzi. CheMattarella dietro le quinte sta cercando di trattenere sino a quando non saràapprovato dal Parlamento il piano d’impiego dei fondi europei della ripresa.LE TENTAZIONI DI CONTEMa poi le loro dimissioni obbligherebbero davvero Giuseppe Conte a unadecisione: dimettersi ed aprire ufficialmente la crisi, con tutti i riti erischi del caso, o cercare di imitare Giulio Andreotti. Che nel 1990 -come hasignificativamente ricordato oggi Il Fatto Quotidiano filocontiano – sostituìben cinque ministri democristiani dissidenti, fra i quali Sergio Mattarella, ecol consenso dell’allora capo dello Stato Francesco Cossiga continuò sulla suastrada.GOVERNO DIMISSIONARIO?Tuttavia la situazione di allora era ben diversa. I dimissionari avevano allespalle una Dc che li lasciò isolati. Ora senza i renziani Conte dovrebbecambiare maggioranza sostituendoli al Senato con parlamentari sparsiprovenienti dall’opposizione: “responsabili” almeno di un tentativo disalvataggio di Conte a Palazzo Chigi.I SUSSURRI CONTIANI DI BETTINIMa chi affollerebbe questa interminabile e sempre più pasticciata verifica digoverno? Almeno due persone, che sussurrano più o meno all’orecchio delpresidente del Consiglio. Uno è Massimo D’Alema, secondo il quale Conte èl’uomo più popolare d’Italia e Renzi il più impopolare. L’altro è GoffredoBettini, marchigiano di origini aristocratiche, 68 anni compiuti il 5 novembrescorso, entrato nelle cronache della verifica con interviste quasi quotidiane –l’ultima è di oggi al Corriere della Sera – tese a indirizzare il suo partito,il Pd, pur essendo lui solo uno dei 217 esponenti della direzione nazionale.COSA DICE BETTINIA promuoverlo mediatore è stato addirittura Renzi, che ha rivelato di averglimandato biglietti, lettere, appunti e quant’altro, facendo forse chissà quali equante telefonate, per cercare di smuovere da arroccamenti, ambiguità equant’altro non solo o non tanto il segretario del Pd quanto Conte in persona.Di cui pertanto sarebbe diventato il consigliere principale e fra i piùadoranti, visto che non si lascia scappare occasione, come quella di oggi sulCorriere, per tessere le lodi del presidente del Consiglio e descrivere continte fosche qualsiasi scenario che non lo contempli ancora a Palazzo Chigi.I SUSSULTI DEMOCRAT DI ZINAGRETTIQuesto Bettini, ora fisso in Italia dopo anni di lunghi soggiorni inThailandia, sembra che cominci a infastidire o impensierire anche il segretariodel suo partito Nicola Zingaretti. Al quale Augusto Minzolini sul Giornaledella famiglia Berlusconi ha attribuito questo commento non smentito: “Vannotutti da Bettini e non capisco perché, visto che non ha nessun incarico nelpartito”. Minzolini ha anche attribuito a Bettini un soprannome che si sarebbeguadagnato in romanesco nel Pd: “Er monaco”, speriamo senza allusioni aRasputin, che fece una brutta fine, a dir poco, senza parlare della corte delloZar che aveva frequentato. • Facebook • Twitter • LinkedIn • WhatsApp • Gmail • Facebook MessengerISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTERIscriviti alla nostra mailing list per ricevere la nostra newsletter[ ][ ][Iscriviti Ora]Iscrizione avvenuta con successo, ti dovrebbe arrivare una email con la qualedevi confermare la tua iscrizione. Grazie, il tuo Team Start MagazineErroreRispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email aTerzi