istituzioni24.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: n.d.
Edizione del 04/01/2021
Estratto da pag. 2
Frate (Azione): Napoli è Napoli. Questo è tempo di costruttori
Frate (Azione): Napoli è Napoli. Questo è tempo di costruttori Flora Frate, parlamentare di Azione ha rilasciato un'intervista esclusiva a lstituzioni24 sull'attuale situazione politica che l'Italia sta vivendo, prestando particolare attenzione per le prossime amministrative a Napoli. On. Frate sappiamo bene che per Napoli le prossime elezioni amministrative sono un appuntamento importante. Lei ha dichiarato in alcune interviste, che una città come Napoli merita un progetto, una visione, un'idea coraggiosa. Quali progetti per la capitale del Sud? "Mi tornano in mente le parole pronunciate dal Capo di Stato nel suo discorso di fine anno. Questo è il tempo di costruttori. Che non significa annullare le differenze o fingere che il passato non esista. Vuoi dire realizzare quell'unità morale e civile che è indispensabile se vogliamo portare il paese fuori dalla crisi. Nessuno può chiamarsi fuori e occorrerà l'impegno di tutta la classe dirigente, e non mi riferisco soltanto ai partiti. In tal senso, il Sud e nello specifico Napoli rivestono un ruolo strategico. Non si ricostruisce la Nazione senza un riscatto vero e non retorico del Mezzogiorno. Ma per costruire serve una visione, mentre al Governo le ¡dee sono poche e anche molto confuse. Stanziare in legge di Bilancio 15 milioni di euro per rubinetti e servizi igienici e solo ÇÎÎò³²à euro per le scuole innovative al Sud, è il segno tangibile che un problema c'è." Però il Recovery Fund è un'opportunità. "Le dirò di più: è la nostra ultima grande occasione. A patto però che si abbia in mente l'Italia dei prossimi anni. Guardi, mettere ¡soldi di perse non è sufficiente se non si sa come spenderli, in quale direzione e con quali obiettivi. Dal Cura Italia alla manovra, passando per quattro scostamenti di bilancio, sono stati spesi a debito miliardi di euro. Ebbene, cosa è stato prodotto? Quanti posti di lavoro sono stati creati? Quali interventi significativi sono stati realizzati in favore di commercianti, professionisti, Partite Iva, precari? Nulla, un nulla che tuttavia graverà sulle prossime generazioni. La stessa cosa vale per questa finanziaria, che è un coacervo di interventi microsettoriali, bonus elargiti senza una pianificazione organica. Per non parlare poi del fondo speciale che i partiti si sono assegnati: il classico assalto alla diligenza. Ecco, il Recovery dovrà essere un'altra cosa." Il Governo ha trovato un'intesa sulla struttura piramidale voluta dal Presidente del Consiglio? "Come Gruppo Azione abbiamo presentato un Ordine del giorno per il superamento della struttura piramidale. Ma oggi l'urgenza è sostanziale e riguarda i progetti che non ci sono. Siamo fermi ai titoli e alle belle intenzioni. Si ha l'impressione che dentro il Governo prevalgano personalismi esasperati. L'interesse generale è fatto anche di passi indietro." Si riferisce a qualcuno in particolare? "Mi riferisco alla politica, le carriere individuali non mi interessano. Auspico che le scuole riaprano il 7 gennaio, ma non mi sfuggono le parole di Ricciardi che ha dichiarato che non ci sono le condizioni. Sarebbe l'ennesimo clamoroso passo indietro del Ministro dell'Istruzione, fosse così dovrebbe dimettersi. Questo è uno dei tanti esempi per dire che di improvvisazioni e di dilettanti allo sbaraglio non se ne può più. L'Italia è più forte di chi la vuole debole e gli italiani hanno già dimostrato grande capacità di resistenza e sopportazione. Adesso tocca alla politica fare la sua parte, con serietà e concretezza. E anche un po' di dignità." Torniamo a Napoli e alle prossime elezioni amministrative. Per costruire un progetto valido, sarà d'accordo anche Lei, bisognerebbe riformare l'idea di politica ed offrire all'elettorato delle valide alternative. Oltre che avvicinare i giovani alla stessa, con progetti da sposare, che riguardino soprattutto il loro futuro. Quali forze metterà in campo il suo partito? "A Napoli Azione c'è. Abbiamo comitati presenti sul territorio ed una segreteria regionale molto attiva. Le prossime elezioni rappresentano un appuntamento imp
ortante e un punto di partenza imprescindibile è la critica all'amministrazione uscente. In dieci anni tutti gli indicatori della qualità della vita sono peggiorati. Verde, trasporto pubblico, turismo, servizi essenziali. Il fallimento più grande è quello che riguarda i giovani, che continuano a lasciare Napoli per altre città italiane ed europee e la responsabilità politica è di una giunta concentrata solo su selfie e passerelle. Napoli merita un progetto chiaro, che parta dalla realtà delle cose. A cominciare dal disavanzo che grava sulle casse comunali e che richiede un'azione strutturale di risanamento della finanza cittadina. Non c'è futuro se non si affronta il debito." Sarà dunque d'accordo sulla necessità di una legge speciale per Napoli? "Il fallimento dell'Ente è il fallimento della città. Significa stipendi, servizi, contratti di fornitura, terzo settore, politiche sociali. Quello che non mi convince è che qualcuno pensi ad una legge speciale come trampolino per Palazzo San Giacomo. Una legge speciale serve a prescindere da chi sarà il prossimo Sindaco." Inoltre, le volevo chiedere quali possibili scenari, quali alleanze strategiche si restaureranno per le prossime amministrative. Quali in particolare secondo Lei sarebbero fallimentari? "Guardo con particolare diffidenza alle alchimie romane. Quelle funzionano bene in Transatlantico, ma falliscono sui territori. Dal campo largo al collo dell'imbuto è davvero un attimo. Non mi convince l'alleanza PD-M5S perché è carente di una visione comune. Il M5S regionale passa le giornate ad attaccare il PD e Vincenzo De Luca, mentre gli attivisti napoletani del M5S hanno firmato un documento contro l'alleanza. Con queste premesse Napoli va a sbattere. La città non può permettersi salti nel vuoto o cartelli elettoralistici raffazzonati. Occorrerà invece serietà, programmazione strutturale e una proposta politica credibile. Welfare, periferie e porto sono le tré priorità su cui lavorare." Volevo chiudere questa intervista chiedendole di rivolgere un pensiero ai ristoratori del lungomare più visitato ed amato dai turisti e non solo, colpiti dall'ultima ondata di maltempo. Senza considerare che gli stessi come tutti i ristoratori italiani, hanno affrontato un anno horribilis a causa della pandemia da Covid-19. "A loro va tutta la mia solidarietà e auspico un intervento mirato ed urgente, nessuno va lasciato solo. Così come non dobbiamo dimenticare gli operai della Whirlpool, la cui vertenza è ancora senza sbocco. Sono due volti della stessa magnifica città. Una città complessa, attraversata da enormi contraddizioni, ma che nonostante tutto non perde il suo spirito di comunità. Una città che merita di meglio. Perché Napoli è Napoli." -tit_org- Frate (Azione): Napoli è Napoli. Questo è tempo di costruttori