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Edizione del 02/01/2021
Estratto da pag. 1
Sblocco dei cantieri sulla Cuneo-Asti: c’è la firma del ministro dell’Economia
Annuncio dei parlamentari Bergesio e Gastaldi: “Notizia attesa da tutto il Piemonte”
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Annuncio dei parlamentari Bergesio e Gastaldi:  “Notizia attesa da tutto il Piemonte”

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha firmato gli atti aggiuntivi di Astm (società concessionaria) con il ministero dei Trasporti sull'autostrada Cuneo-Asti per lo sblocco dei cantieri. L’annuncio è dei parlamentari Giorgio Bergesio e Flavio Gastaldi (Lega), in una nota diffusa stamane (sabato 2 gennaio).

«Una notizia che non solo il Piemonte, ma tutto il Paese aspettava da tempo – scrivono senatore e deputato -. Dopo 12 anni di vuote promesse e di false ripartenze, di battaglie dentro e fuori il Parlamento, i lavori per il completamento dell'autostrada A33 Asti-Cuneo, un'infrastruttura strategica per il territorio e le sue comunità, potranno finalmente riprendere».

Da tempo i parlamentari della Granda e il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, sollecitavano il Mef per sbloccare la situazione dell’A33, dove le operazioni sono ferme dal 2012. «Se pensate che una sola firma tiene fermo il cantiere dell’autostrada, significa che una pura formalità in questo Paese può bloccare tutto. Un’assurdità – aveva detto Cirio in un'intervista a La Stampa -. Non voglio farmi venire il torcicollo, guardare indietro al passato e puntare il dito sul colpevole. Io guardo avanti: come mi ero posto l’obiettivo di aprire l’ospedale di Verduno entro il primo anno di mandato, mi pongo quello di concludere l’Asti-Cuneo entro fine mandato, nei prossimi tre anni. È una priorità del Piemonte».

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«Per la Lega si tratta di una vittoria importante – aggiungono Bergesio e Gastaldi -. Oggi è una data storica perché manteniamo un impegno preso con i cittadini, la dimostrazione che quando ci sono la serietà, la buona volontà e la dedizione i risultati si ottengono. Un ringraziamento, infine, al ministro Gualtieri per avere contribuito a superare questa situazione di stallo. Ora ci attendono tre anni di lavori per completare i 9 km mancanti. La nostra terra merita di più».  



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