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Edizione del 28/12/2020
Estratto da pag. 1
Zaia spiega perché il Veneto è primo per contagi
Roma, 28 dic. (askanews) – “Il Veneto primo per contagi. Non è vero. Noi da sempre facciamo un gran numero di tamponi rapidi.

Che però, sulla base della circolare del febbraio scorso, non possono essere inclusi nella statistica. O meglio: i positivi sono contati, ma il loro numero viene caricato sui soli tamponi molecolari. Ma nei prossimi giorni, questo cambierà”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“In Veneto – spiega – la situazione è assolutamente seria, e lo sarà fino a quando avremo dimesso l’ultimo paziente. Il Covid è un incubo. Ma da qui al leggere i dati senza la necessaria consapevolezza, ce ne corre. Tra pochi giorni i nostri contagi si abbasseranno. Il governo cambierà il modo di registrare i dati, come richiesto dalle Regioni. Quello che finora ha fatto passare il Veneto per un lazzaretto. Il ministero – anticipa Zaia – ci ha inviato la bozza della circolare che sostituirà quella di febbraio, che include i tamponi rapidi. La verità è che la nostra regione in ottobre aveva il 5% dei positivi sui test, in novembre e dicembre l’8%. Mentre la media nazionale è del 12,48%”.

Quanto alle polemiche sul governatore della Campania Vincenzo De Luca, Zaia risponde: “Io certamente mi vaccinerò. Ma soltanto quando arriverà il mio turno. Perché ogni vaccino che non arrivaachi ne ha più bisogno è un’opportunità persa. Ho detto ai miei direttori generali di non vaccinarsi: perché i vaccini, nella prima fase, servono per chi sta nelle terapie intensive, non per chi sta in ufficio”.

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