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Edizione del 24/12/2020
Estratto da pag. 1
Ritorno in classe, ecco il piano: più autobus ma stessi orari
Reggio Emilia sperimenta steward alle fermate e contapersone sui mezzi
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Studenti in autobus (Archivio)



Tutto pronto in Emilia-Romagna per il ritorno in classe dopo l’Epifania, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre. Lo assicurano gli assessori regionali competenti, Paola Salomoni per la Scuola e Andrea Corsini per i Trasporti, insieme a Stefano Versari, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, e al Prefetto di Bologna, Francesca Ferrandino. I quattro hanno presentato ieri nel corso di una videoconferenza il lavoro fatto in ogni provincia per conciliare il rientro in presenza al 75% delle scuole superiori dal 7 gennaio con il vincolo della capienza al 50% sui mezzi pubblici. Un obiettivo raggiunto grazie a un ulteriore rafforzamento del trasporto pubblico locale e con orari di ingresso a scuola scaglionati, ma senza doppi turni mattina e pomeriggio.

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Il piano regionale Globalmente il piano regionale prevede l’utilizzo di altri 172 autobus urbani ed extraurbani, per un totale di 522 mezzi in più messi in strada da settembre. Ci sono poi 17,6 chilometri aggiuntivi, di cui 10 legati ai nuovi mezzi reperiti sul mercato e 7,6 per i bus già in circolazione. Il tutto per un investimento complessivo, da giugno a settembre, di 23 milioni di euro. A livello provinciale, i 522 bus aggiuntivi sono così distribuiti: 88 a Bologna, 58 a Piacenza, 62 a Parma, 55 a Reggio Emilia, 65 a Modena, 38 a Ferrara, 55 a Ravenna, 54 a Forlì-Cesena e 47 a Rimini. Inoltre nella provincia di Reggio Emilia si sperimenta un servizio di steward nelle fermate di maggiore affluenza, per evitare assembramenti, mentre sui mezzi ci saranno telecamere e contapersone per controllare che i parametri della capienza siano rispettati. «Nelle prossime settimane si implementerà questo sistema anche negli altri territori in tutta la regione» afferma Corsini.

Come di organizza la scuola Passando alla scuola, Salomoni spiega che «le rimodulazioni degli orari variano da territorio a territorio in base a una serie di parametri, come la dimensione dell’area provinciale, la popolazione studentesca e la distribuzione degli istituti». Nel dettaglio, a Bologna gli orari sostanzialmente non cambiano rispetto a quelli previsti dall’inizio dell’anno scolastico, con aggiustamenti in ingresso per alcuni istituti, scaglionati dai 15 ai 30 minuti. Stessa situazione a Ferrara, con scaglionamenti in ingresso differenziati di 5 minuti a partire dalle 8. A Piacenza gli orari restano invariati rispetto a quelli previsti all’inizio dell’anno scolastico, con la disponibilità delle scuole a una flessibilità a fine lezioni di massimo 20 minuti. Anche a Parma gli orari restano sostanzialmente invariati con l’impegno, da parte delle istituzioni scolastiche, a consentire un’elasticità in ingresso e in uscita di 5-15 minuti. A Modena e a Reggio Emilia il 45% degli studenti entra alle 8 e il restante 30% alle 10. Infine, resta invariato l’orario rispetto all’inizio dell’anno scolastico a Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna.

Lezioni in presenza Del ritorno alle lezioni in presenza si è parlato anche alla Conferenza delle Regioni che si è svolta ieri pomeriggio. Fra i punti condivisi con l’esecutivo, dichiara il presidente Stefano Bonaccini, la ripartenza dopo le feste «con una soglia comune del 50% in tutte le regioni».