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Dir. Resp.
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Edizione del 18/12/2020
Estratto da pag. 1
I cittadini sardi, come quelli di tutte le altre regioni d’Italia attendono disapere dal Governo cosa si potrà o non si potrà fare per Natale e Capodanno. Almomento le ipotesi al vaglio sono due: tutta Italia zona rossa nei festivi eprefestivi o un’unica zona arancione dal 24 dicembre al 6 gennaio con unrafforzamento dei controlli non solo in stazioni, aeroporti, grandi arterieautostradali, ma anche lungo le principali arterie di collegamento tra le varieprovince.Il rebus su cosa si potrà fare e quali deroghe saranno concesse non è statoancora risolto. Ma intanto alcuni presidenti di Regione avanzano ipotesi e sipreparano a decisioni autonome. In prima linea c’è il governatore del Lazio,Nicola Zingaretti che si dice pronto a prendere decisioni anche autonomamente.“Credo sia corretto prendere dei provvedimenti per mettere in sicurezza ilNatale – ha detto -. Sono convinto e mi auguro che oggi ci sia il provvedimentodel Governo. Se non ci sarà il Lazio nelle prossime ore prenderà unprovvedimento regionale che riguarderà tutto il periodo delle Feste natalizie”.In attesa anche il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.“L’importante è avere tutti la consapevolezza che ci sia un grande rigore perevitare terza ondata – ha sottolineato durante un’intervista televisiva – chela terza ondata della pandemia possa arrivare lo dicono un po’ tutti gliscienziati – ha aggiunto – ma il punto è come arriva. Se sarà lieve la sigestirà in maniera differente che se arriverà molto alta”. Rispetto alconfronto in atto tra Regioni e Governo “sono due le ipotesi in campo. Una zonarossa che prosegua dalla vigilia di Natale all’Epifania, oppure alternata conqualche allentamento. Io privilegerei questa seconda ipotesi, ma non è unascelta facile”.Dello stesso avviso il governatore della Liguria, Giovanni Toti: “Non intendoassolutamente banalizzare o sottovalutare quello che stiamo vivendo perché sonostato tra i primi a chiudere, ma credo che il sistema di misure diverse perregioni sulla base dei colori corrispondenti alla gravità della situazionefunzionasse e andasse mantenuto anche nelle festività natalizie – ha ribaditoToti in un’intervista su la Repubblica – dopodiché rispetteremo con scrupolo erigore tutto ciò che sarà deciso, ma sono perplesso. Mi sembra che questogoverno come al solito stia decidendo con canali propri, ha avuto la cortesiaistituzionale di sentire il parere delle Regioni e di illustrarci decisioniprese comunque in altra sede non in concerto con noi, ma il Decreto delpresidente Conte è del 3 dicembre: perché non riusciamo a tenere le stesseregole per più di due settimane?”. Per il governatore della Liguria, con lefeste “le regole non cambiano. Se a novembre chi era in arancione o rosso nonpoteva spostarsi in un’altra regione, lo stesso dovrebbe valere il giorno diNatale. Basta fare i controlli e farli nel modo giusto”.È in posizione di attesa anche la Regione Sardegna. Nei giorni scorsi ilpresidente Christian Solinas intervistato da Videolina aveva dichiarato che“una volta viste le decisione del governo, valuteremo se siano idonee esufficienti all’Isola, oppure se sia necessario intervenire con altre misure”.Bisognerà quindi attendere le prossime ore per capire quali saranno lerestrizioni e soprattutto quali saranno le concessioni agli spostamenti tra ivari Comuni. Di sicuro anche in Sardegna nei giorni ‘caldi’ che precedono ilNatale e il Capodanno saranno intensificati i controlli delle forze dell’orineanche nelle vie dello shopping e nelle vicinanze dei centri commerciali che neigiorni scorsi sono stati presi d’assalto con lunghe file e assembramenti.[Foto d’archivio]primo-piano