quotidianosanita.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 7999
Edizione del 17/12/2020
Estratto da pag. 1
La Fvm scrive a Governo e Regioni: “Nove miliardi nel Recovery sono insufficienti: si investa con la stessa logica usata dalla BCE di Draghi per banche ed economia”?
di Lorenzo ProiaLettera aperta del presidente Grasselli: “L’ormai cronico sottofinanziamentodella Sanità pubblica ha aperto voragini nei Livelli Essenziali di Assistenza eha esposto a patologie e carenza di tutele milioni di persone mentre altrequote rilevanti della società si sono rivolte al mercato privato che ha trovatoconveniente sostituirsi al Ssn in arretramento”.[front6183879]15 DIC - L’ipotesi di assegnare solo 9 miliardi di euro del Recovery Fund inSanità fa muovere la Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari (Fvm):una ipotesi “scorcertante” come viene definita, a seguito del CongressoNazionale svoltosi nei giorni scorsi per il rinnovo delle cariche, a cui faseguito una lettera aperta del presidente Aldo Grasselli al Presidente delConsiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia e delleFinanze Roberto Gualtieri, al Ministro della Salute Roberto Speranza e alPresidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.“La pandemia Covid-19 ha acuito e messo in luce gravi disuguaglianze e lesempre più vaste carenze del Ssn. I sistemi sanitari delle regioni sono alcollasso e rischiano di crollare sotto il peso della terza ondata”, si legge,“l’ormai cronico sottofinanziamento della Sanità pubblica ha aperto voragininei Livelli Essenziali di Assistenza e ha esposto a patologie e carenza ditutele milioni di persone mentre altre quote rilevanti della società si sonorivolte al mercato privato che ha trovato conveniente sostituirsi al Ssn inarretramento”.Questa politica “è stata disastrosa”, e ci ha insegnato “che la presa in caricoospedaliera si è rivelata insufficiente ed ha messo in luce le debolezze e lecriticità della sanità territoriale”.Con la “stessa logica”“I contributi europei, sia il Recovery Fund, sia anche il Mes sanitario devonoessere destinati al superamento della crisi della Sanità nell’entità cheoccorrerà, ad ogni costo! Cioè con la stessa determinata logica con cui l’Ue ela Bce di Draghi hanno salvato le banche e l’economia dell’Eurozona durante lacrisi finanziaria del 2012. Una tutela della salute disuguale e insufficiente èun atto di violazione della nostra Costituzione”, proseguono dalla Fvm.“Abbiamo visto aggravarsi, e lo vedremo ancora nei prossimi mesi, il divarioche si sta creando tra chi può e chi non può curarsi”, occorre invertire “larotta che ci ha condotti alla tragedia immane di oltre 60mila morti di Covid-19in 10 mesi e enormi ritardi nella prevenzione, diagnostica e terapia dimalattie che sono soltanto andate in secondo piano ma restano nella carne dellepersone”.Una fase nuovaOccorre una Sanità “pubblica e solidaristica, omogenea e di elevata qualità,universalistica e competitiva. Un progetto condiviso che mitighi le discrasietra Stato e Regioni, tra le stesse Regioni, e tra i ceti sociali del paese”; il“reclutamento di energie professionali giovani. Quindi servono immediatamenteborse di specializzazione in numero adeguato al bisogno delle diversediscipline e occorrono assunzioni e stabilizzazioni su rapporti di lavoro atempo indeterminato che svuotino le sacche di precariato, compensino le carenzegià gravi e consentano il turn-over dei prossimi anni dando dignitàcontrattuale a tutti i lavoratori”.“Occorre – si legge ancora nella lettera - riorganizzare la Rete Territorialedella Medicina Generale insieme ad un nuovo Sistema Integrato dell’emergenzaurgenza, prevedendo, soprattutto, uno strategico miglioramentodell’organizzazione dei servizi sanitari del soccorso domiciliare sia nellefasi emergenziali sia nelle fasi ordinarie. La pandemia Covid-19 ha messo anudo i pregi e i difetti del nostro servizio sanitario e gli interventiadottati dal Governo e dalle Regioni, per il momento, non hanno invertito latendenza riduzionista del Ssn, tendenza fallimentare che spinge i cittadiniverso le polizze sanitarie e verso la sanità privata, creando una gravefrattura e una grande iniquità nella società davanti al bisogno di cure. Perquesti motivi esortiamo il Governo e le Regioni ad aprire una fase nuova”.Lorenzo Proia15 dicembre 2020