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Dir. Resp.
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Edizione del 16/12/2020
Estratto da pag. 1
Crisi parchi permanenti, la Conferenza delle Regioni incalza il Ministro Franceschini
[aabe46aad5] La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome guidata dalPresidente Stefano Bonaccini accoglie la richiesta dell’Associazione ParchiPermanenti Italiani e incalza il Governo, con particolare riferimento alMinistro Dario Franceschini, affinché i parchi divertimento siano inseriti nelnovero delle imprese turistiche.Dal punto di vista formale, il processo prevede un’integrazione del “Codicedella normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo” (D.Lgs.23 maggio 2011, n. 79) abbinata ad una modifica dei Codici Ateco: il settoredei parchi, infatti, attualmente è considerato tra le attività di spettacolo.“L’istanza delle Regioni – dichiara Giuseppe Ira, Presidente dell’AssociazioneParchi Permanenti Italiani e di Leolandia (BG) – arriva dopo un lungo processodi sensibilizzazione che abbiamo condotto nei confronti delle Istituzioni, inanni in cui il comparto registrava una crescita costante. Nel giugno del 2019eravamo finalmente arrivati ad un passo dall’obiettivo e avevamo organizzatouna conferenza stampa con il precedente Ministro, poi il cambio di Governo el’epidemia hanno determinato una battuta d’arresto. Oggi facciamo fatica adinterloquire con il Ministro Dario Franceschini: pur comprendendo i suoiimpegni, non possiamo esimerci dal constatare che non ha ancora dato seguitoalle nostre richieste d’incontro”.L’intervento delle Regioni, finalizzato a garantire la continuità delle impresee dell’occupazione, arriva al termine di un anno difficile per il comparto.Fino ad oggi i parchi sono stati esclusi da tutti gli interventi già stanziatidal Governo e registrano perdite del 75%, collocandosi a pieno titolo tra leaziende più colpite dalla crisi. A ciò va aggiunto che nel 2020 il 20% deiparchi ha rinunciato completamente all’apertura e che 4 importanti realtàimprenditoriali del nord Italia sono già passate di mano a fondi diinvestimento stranieri.L’integrazione dei parchi divertimento nelle imprese turistiche rientra a pienotitolo nel processo evolutivo del comparto, che nel corso degli anni haacquisito un peso sempre più importante nell’offerta turistica del Belpaese:nel 2019 sono stati 20 milioni i visitatori provenienti dall’Italia, a cui siaggiungono 1,5 milioni di stranieri, per un totale di 1,1 milioni dipernottamenti in hotel. Sempre nel 2019, il settore, che conta circa 230 parchiin tutta Italia tra tematici, acquatici e faunistici, ha generato un girod’affari di 450 milioni di euro e 25.000 posti di lavoro. Cifre che salgonorispettivamente a 2 miliardi di euro e 60.000 occupati considerando l’indottocomposto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzione e altri servizicomplementari.[80x15]Licenza di distribuzione:Mariella BelloniVicecaporedattore - Marketing Journal