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Edizione del 12/12/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus in Emilia-Romagna, feste con i tamponi rapidi in farmacia. Maxi-screening per il rientro a scuola
Test fai-da-te gratis e senza prescrizione disponibili in farmacia gratis dal 21 per prof, studenti, famiglie e personale
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Mentre a Bologna l’accordo con i medici di base sui test rapidi non si è ancora concretizzato, prima delle feste arriverà nelle farmacie dell’Emilia-Romagna una pioggia di tamponi rapidi dedicati alla popolazione che gravita attorno alla scuola: studenti, universitari, genitori, nonni e personale scolastico. «Un target potenziale di due milioni di persone», dice l’assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, che spera di superare abbondantemente i 300 mila test sierologici svolti sullo stesso target in 5 settimane da un migliaio di farmacie in regione. Una campagna di screening su base volontaria che partirà il 21 per arrivare pronti alla riapertura delle scuole dopo le festività. Anche se, ci tiene a chiarire Viale Aldo Moro, non si tratta di un lasciapassare per maxi-cenoni senza precauzioni: «Chi pensa di fare il tampone rapido il 21 per essere “libero” per il cenone — avverte Donini— sappia che può sempre prendere il Covid prima del 25 se non rispetta le regole su distanziamento e uso della mascherina».

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Test gratisI test fai-da-te saranno gratuiti e senza necessità di ricetta: sarà sufficiente telefonare alla propria farmacia di riferimento per prenotare un appuntamento e, una volta lì, utilizzare da soli il tampone nasale con la supervisione dei farmacisti (anche loro inclusi nello screening su base volontaria). In quindici minuti arriverà il risultato e, in caso di positività, si procederà attraverso i canali del servizio sanitario al tampone molecolare per essere certi del contagio. «Un altro prezioso strumento, veloce e senza costi per i cittadini, per individuare i nuovi positivi asintomatici», rivendicano il governatore Stefano Bonaccini e l’assessore Raffaele Donini, consapevoli che si tratterà per la Regione di «un ulteriore sforzo, economico e organizzativo», anche perché il test sarà ripetibile ogni mese. Viale Aldo Moro rimborserà alle farmacie 16,76 euro per ogni tampone rapido. Il conto totale si saprà solo alla fine, ma se si arrivasse a coprire subito il target indicato da Donini (2 milioni di persone) si potrebbero spendere in un mese oltre 33 milioni di euro. Anche per questo di risorse per la sanità, insiste Bonaccini, ne servirebbero di più.

Qualcosa non torna sui soldi per la sanitàSe il Recovery plan destinerà «solo 9 miliardi di euro alla sanità, c’è qualcosa che non torna», dice il governatore commentando le indiscrezioni sulla distribuzione dei 209 miliardi straordinari attesi dall’Europa. «Ci era stato detto che non si accedeva al Mes perché i fondi per la sanità sarebbero tornati col Recovery fund. Ma 9 miliardi sono un quarto dei 36 del Mes», sottolinea Bonaccini, sottoscrivendo l’appello del ministro Roberto Speranza affinché «le risorse siano molto superiori». Anche di questo parlerà al premier Giuseppe Conte nel prossimo incontro sul Recovery plan che ha richiesto nelle vesti di presidente della Conferenza delle Regioni. «Mi pare che non ci sia ancora la completa comprensione delle risorse destinate alla messa a terra dei progetti sul territorio», lamenta il Bonaccini, tornato giovedì in Viale Aldo Moro dopo la polmonite bilaterale da Covid e la lunga degenza nella propria abitazione. Ma pronto a vaccinarsi appena sarà possibile: «Credo andrò in coda, avendo contratto la polmonite. Ma certamente lo farò».

Rallenta la seconda ondataIn Emilia-Romagna intanto, dopo le settimane in «arancione», la seconda ondata del virus continua a rallentare. Il bollettino di ieri riporta 1.211 nuovi contagi su 17.459 tamponi (il 6,9%). I decessi purtroppo si contano ancora a decine: 61 quelli registrati ieri, mentre l’indice di contagio Rt scende fino a 0,81 sulla settimana. Crescono però i pazienti in terapia intensiva (231, +2), mentre diminuiscono negli altri reparti Covid (-33).

Il reportL’ultimo report dell’Istituto superiore di Sanità però mette l’Emilia-Romagna tra le 5 regioni dove il rischio di contagio è ancora alto. Una maglia nera che Via
le Aldo Moro avrebbe preferito evitare, anche se non si attendono provvedimenti particolari visto l’andamento degli indicatori. Intanto la Prefettura di Bologna, dopo la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, annuncia un rafforzamento dei controlli sui mezzi pubblici e sul mondo dei trasporti, inclusa l’autostazione.