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Edizione del 08/12/2020
Estratto da pag. 1
Covid, Marsilio: non si poteva aspettare, due giorni decisivi per l`economia regionale
L'AQUILANewsdi Francesca Salvati Il 8 Dicembre, 2020Condividi L’Aquila.  “Magari c’è qualche sceriffo rosso scatenato, in giro perpelletterie o negozi di abbigliamento, a cercare chi si è contagiato per colpamia”: così il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio, in un’intervista a ‘IlMessaggero’ in cui parla di “toni intimidatori e minacciosi” dopo la diffidaricevuta daiministri Boccia e Speranza che ipotizzano responsabilità penali per l’ordinanzacon cui il governatore ha fatto uscire la regione dalla zona rossa con duegiorni d’anticipo.“Se passasse questo principio – sottolinea – qualcuno mi dovrebbe dire di chisono le responsabilità penali di tutti gli altri contagiati. I nostri legalistanno valutando il tono, il merito e la misura della risposta”. “Non sono duegiorni qualsiasi. Sono decisivi per la vita economica del Paese. Sto discutendoda una settimana con il ministro Speranza in vista di questa scadenza. Sindacie commercianti mi stanno ringraziando”, dichiara Marsilio.“La regola dei 21 giorni per uscire dalla zona rossa si è creata per prassi,per norme che si sono stratificate in più provvedimenti, ma non trovaformulazione univoca in una legge. Si può entrare in 48 ore e lo condivido sec’è urgenza, tanto che l’ho fatto. Con la stessa aderenza ai dati reali si devefare altrettanto per uscire, magari non in 48 ore. Siamo esattamente nellamedia nazionale, addirittura meglio di alcune in giallo e pensiamo che la curaè durata a sufficienza, altrimenti si ammazza il paziente”, sottolineaMarsilio. “E’ eccessivo dover scontare la pena senza pietà”, conclude