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Edizione del 05/12/2020
Estratto da pag. 1
Pregliasco: “Gli annunci dei produttori di vaccini rischiano di creare più diffidenza che fiducia”
Il direttore sanitario del Galeazzi di Milano, Maurizio Pregliasco, dice che la Lombardia può diventare gialla, ma invita alla prudenza.
Maurizio Pregliasco, professore dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui parla della possibilità che la Lombardia diventi presto zona gialla (si parla dell’11 dicembre come data più probabile), ma anche del vaccino e di altri temi legati alla lotta contro il coronavirus. Pregliasco in particolare, sui vaccini ha detto:

Gli annunci dei centri di ricerca e dei produttori di tutto il mondo rischiano paradossalmente di creare più diffidenza che fiducia. Le esternazioni eccessive sono controproducenti. C’è un elemento nuovo che riguarda i vaccini che garantiscono l’immunità sterilizzante: se una somministrazione evita cioè di ammalarsi e anche di essere contagiosi allora potrebbe avere un senso vaccinare chi ha una vita sociale intensa, come i giovani. Viceversa si dovrà cominciare dai più fragili.

Il direttore sanitario del Galeazzi ha anche parlato del rischio, molto temuto dagli scienziati, che dopo le feste natalizie possa esserci un nuovo aumento esponenziale dei contagi, ma Pregliasco spiega:

La crescita all’ennesima potenza dell’infezione è contemplata dai modelli matematici; nella realtà è più remota. A condizione di non abbassare la guardia, anche nelle zone gialle del Paese.

E in particolare sulla possibilità di una terza ondata ha detto:

Andando a studiare le pandemie del passato, salta all’occhio la terza ondata della Spagnola del 1918-20. Dalla nostra parte abbiamo la speranza di un’accelerazione per il vaccino. Inoltre i lockdown mirati hanno dimostrato di essere molto efficaci nel contenimento dei contagi.

Secondo Pregliasco, nel caso specifico della regione in cui lavoro, è molto probabile che la Lombardia possa diventare presto zona gialla, la considera, infatti, “una prospettiva ragionevole”, ecco perché:

Tutti gli indici a disposizione sono abbastanza soddisfacenti, a cominciare dall’Rt intorno allo 0,90/93; la zona gialla verso cui stiamo andando è una prospettiva ragionevole. Il problema è che queste ‘libertà’ non devono essere vissute in modo spericolato. Ricordo che il virus ha la stessa forza della prima ondata, malgrado alcune mutazioni.

Pregliasco, inoltre, è d’accordo con la proposta del Presidente Attilio Fontana sugli spostamenti tra comuni durante le feste, ma aggiunge:

Sono favorevole alla proposta, è però cruciale l’interpretazione che ne danno i cittadini. Una piccola apertura non può essere considerata una porta spalancata, altrimenti la curva dei contagi inevitabilmente risale. È anche vero che alcune misure contenute nei Dpcm possono essere considerate ampollose o eccessive; d’altra parte ora che conosciamo molto meglio il virus sappiamo che sono necessarie. Le esigenze dei singoli sono sacrificabili.

Inoltre Pregliasco ritiene che serva coesione tra i governatori, fare in modo che le decisioni siano concordate a tutti i livelli istituzionali e sottolinea che serve chiarezza nella comunicazione e non polemiche politiche.

Il noto medico ha parlato anche del fatto che il numero di decessi giornalieri è ancora troppo alto:

Le morti di oggi sono la conseguenza dei contagi avvenuti a ottobre e inizio novembre. Il virus è sempre più trasversale: oltre agli anziani c’è un numero crescente di 50 e 60enni in rianimazione Quello che fa ben sperare è che molti più pazienti vengono dimessi dalle terapie intensive. Ed entro il 20 dicembre i decessi dovrebbero calare sensibilmente.