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Edizione del 03/12/2020
Estratto da pag. 1
Immigrazione: Roberti, parere negativo alle disposizioni del governo
(AGENPARL) – TRIESTE, gio 03 dicembre 2020 Udine, 2 dic – La Commissione speciale immigrazione e italiani

all’estero della Conferenza delle Regioni e delle Province

autonome, che si è tenuta oggi in videoconferenza, ha espresso

parere negativo a maggioranza sul decreto legge 130 del 21

ottobre 2020 “Disposizioni urgenti in materia di immigrazione,

protezione internazionale e complementare”.

“È prevalsa la posizione del Friuli Venezia Giulia, allineata a

quella di Lombardia, Veneto, Liguria, Marche e Basilicata

rispetto ad un provvedimento normativo la cui entrata in vigore

produrrebbe gravi effetti nel Paese, soprattutto a livello socio

economico”, ha commentato l’assessore regionale alle Politiche

dell’immigrazione, Pierpaolo Roberti, a margine della riunione.

Secondo la posizione espressa dalla maggioranza delle Regioni

(fatta eccezione per Emilia Romagna e Campania), i provvedimenti

proposti dal Governo comportano un aumento del numero di

immigrati sul territorio nazionale, favoriscono l’ingresso di

clandestini e incrementano i costi a carico delle amministrazioni

locali per l’impiego di servizi sociali.

Per quanto riguarda la protezione internazionale degli stranieri,

la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e

respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per

l’interessato, il rischio di tortura. Con il decreto si aggiunge,

oltre a questa ipotesi, il rischio che lo straniero sia

sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta

l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto

al rispetto della sua vita privata e familiare.

“Sono concetti tecnicamente a dir poco sfuggenti e generici”, si

legge nel parere inviato dalla Regione Friuli Venezia Giulia a

firma di Roberti, che rimarca come “di fatto venga reintrodotto

l’abrogato istituto della protezione umanitaria. In tal modo, si

allarga nuovamente, anche con una certa discrezionalità, il

ventaglio di possibilità per quanto riguarda i cosiddetti

permessi speciali, così tanto diffusi tra i migranti presenti in

Italia, garantendo nel nostro Paese un livello di protezione

superiore rispetto a quello offerto dagli altri Paesi europei. Di

fatto rendiamo l’Italia un Paese più attrattivo rispetto agli

altri stati”.

Roberti si è detto inoltre contrario alla decisione di attivare,

già nella fase della prima accoglienza, alcuni programmi di

inserimento come i corsi di lingua italiana, i servizi di

orientamento legale e al territorio e altre iniziative di

carattere assistenziale che adesso vengono garantite solo in un

secondo momento. “In tale maniera – ha evidenziato – si

incoraggia chi arriva nel nostro Paese pur non possedendo ancora

i titoli per rimanervi”.

“Ciò aumenta i costi di gestione delle strutture di accoglienza –

ha rimarcato l’assessore -, costi che saranno sicuramente

sostenuti con risorse sottratte ai rimpatri ed alle espulsioni.

Un’evenienza inaccettabile rispetto alle esigenze di sicurezza

dei cittadini”.

“La Regione Friuli Venezia Giulia così fortemente esposta alle

problematiche derivanti dal massiccio fenomeno migratorio lungo

la rotta balcanica, non può che esprimere un parere

complessivamente negativo sul provvedimento in esame, posto che

quest’ultimo sembra voler assecondare un cedimento del contrasto

all’immigrazione irregolare” ha concluso Roberti.

ARC/SSA/pph



Fonte/Source: http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20201202125611001&dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&WT.ti=Immigrazione:%20Roberti,%20parere%20negativo%20alle%20disposizioni%20del%20governo&WT.cg_n
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