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Dir. Resp.
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Edizione del 01/12/2020
Estratto da pag. 1
La rabbia di Kompatscher: «Basta gare sulle riaperture»  - Bolzano
La Provincia e il Covid. Il presidente reagisce alle critiche: «In giunta c’è chi sembra in campagna elettorale permanente» I tre assessori alla scuola vogliono riaprire le superiori il 9 dicembre. La sua reazione: «Troppo presto per altri passi»
Bolzano. Garantire al massimo la salute, non stroncare l’economia. Ogni scelta sul Coronavirus si muove su questo crinale, con diverse gradazioni di prudenza. Nove mesi di pandemia e di scelte stanno logorando i rapporti interni alla giunta provinciale. Venerdì sera, pubblicata l’ultima ordinanza, è trapelata l’irritazione di assessori che avevano chiesto di più, credevano di averlo concordato e si sono ritrovati un testo diverso firmato da Arno Kompatscher. E ora è il presidente a reagire pubblicamente. «Così non va. In giunta c’è chi vive come una campagna elettorale permanente. Ma la lotta al Covid-19 non è una questione politica, non stiamo facendo una gara a chi ottiene più aperture», così Kompatscher, che aggiunge con rabbia, «Ogni risultato considerato positivo viene presentato come una decisione di giunta, ma le ordinanze vengono firmate da me, sono io che porto la responsabilità personale delle scelte. E allora dico una cosa: il Covid-19 è ancora tra noi. Lo screening di massa è stato importante, il report nazionale conferma il trend in decrescita. Ma non possiamo comportarci come se fosse tutto finito. Chiediamo prudenza ai cittadini? Dobbiamo dare per primi l’esempio». Oggi Kompatscher parteciperà alla Conferenza delle Regioni. Domani è previsto l’incontro (sempre in teleconferenza) dei presidenti con i ministri Speranza e Boccia sul Dpcm con la regole per Natale: spostamenti tra regioni e impianti sciistici sono tra i temi. Poi c’è la discussione nazionale sulla riapertura in presenza delle scuole superiori. I tre assessori Achammer, Alfreider e Vettorato vogliono discutere questa settimana in giunta della riapertura delle scuole superiori il 9 dicembre (al limite con il 50% di didattica a distanza). Achammer lo ha confermato venerdì a una riunione con i dirigenti. Kompatscher avverte: «Non è il momento di pensare a ulteriori passi. Tra domani (oggi, ndr) e venerdì ci sarà già una ripartenza importante. Dobbiamo fare consolidare i dati». Le tensioni tra Kompatscher e Achammer sono note da tempo, la gestione della pandemia non ha aiutato. «Si dice sempre che la scuola non conta su una lobby forte. Non è vero», è la tesi di Kompatscher di fronte al lavoro di squadra dei tre assessori. E anche con l’assessore alla Sanità Thomas Widmann non c’è sempre unità di intenti sulle misure da adottare. Un assessore come Arnold Schuler si trova a gestire due assessorati come la protezione civile e il turismo, investiti entrambi dalla pandemia e con spinte divergenti. Kompatscher, che ricorda sempre il suo passato di presidente di società impiantistica, conclude: «Basta gare. Se i contagi ripartiranno, sappiamo cosa dovremo fare: chiudere di nuovo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA .