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Dir. Resp.
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Edizione del 01/12/2020
Estratto da pag. 1
Pressing Regioni su turismo `Si valuta chiusura confini`
"Le Regioni si sono interrogate sulla possibile chiusura dei confini nazionaliper evitare che il nostro pubblico vada a sciare in Svizzera, Slovenia oAustria". Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Totistasera al termine della Conferenza delle Regioni.In attesa del confronto con il Governo sul nuovo Dpcm le Regioni hanno inoltrevalutato la possibilità di "riaprire gli impianti sciistici per i soli ospitidegli hotel e proprietari di seconde case, in modo da dare una parzialecompensazione agli impianti di risalita e alle località sciistiche".Le Regioni Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ele Province Autonome di Bolzano e Trento, hanno presentato al Governo unaproposta di mediazione per evitare un completo tracollo del settore turisticoinvernale: prevede, in sintesi, la possibilità di aprire gli impianti dirisalita dello sci in occasione delle prossime festività natalizie per gliospiti degli alberghi e delle seconde case. Lo indica una nota sottoscritta dairappresentanti delle Regioni e delle Province. Si tratta, spiegano le Regionialpine italiane, di una idea di "vacanze di Natale diverse, con la possibilitàdi sciare solo per chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni oper chi possiede o affitta una seconda casa nelle zone sciistiche". La propostaè stata formulata dagli Assessori delle Regioni alpine per evitare gliassembramenti nelle località turistiche. "Concedere lo skipass a chi hapernottato in una struttura ricettiva e a chi possiede o prende in affitto unaseconda casa consente di controllare al meglio l'afflusso all'impiantosciistico. Il pendolarismo può infatti essere un problema in certe giornate"affermano gli assessori di Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Provincia diBolzano, Provincia di Trento, Veneto e Friuli Venezia Giulia."La soluzione che proponiamo al Governo Conte - proseguono - permette diavviare la stagione invernale con gradualità, in questo modo si potrannoapplicare i protocolli di sicurezza che abbiamo approvato lunedì scorso emetterli alla prova". Secondo gli assessori delle 5 Regioni e delle dueProvince autonome, se si consente l'acquisto degli skipass solo a chi hapernottato in una struttura ricettiva o in una seconda casa "si sarà in gradodi sapere con precisione il numero degli avventori per ogni giorno e in questomodo potremo gestire al meglio l'afflusso e il deflusso agli impianti dirisalita. Si tratta di una soluzione ragionevole, da adattare alle esigenze diciascun territorio. Il Governo ci ascolti, consenta l'apertura degli impiantidi risalita con questo criterio e permetta la mobilità regionale". Permetterela mobilità regionale durante le festività è infatti, sostengono le areealpine, un requisito necessario per il settore: "se il Comitato TecnicoScientifico e il Governo intendono vietarla per evitare feste e momenti diaggregazione, consentano perlomeno la mobilità tra Regioni per chi ha prenotatoin una struttura ricettiva almeno una notte".Anche l'Abruzzo si accoda alle richieste delle regioni alpine per la riaperturadelle piste da sci. "Mi sono confrontato con i miei colleghi delle RegioniAlpine definendo una strategia comune che vede come via maestra l'aperturadegli impianti di risalita a Natale solo per chi pernotta almeno una nottenelle diverse destinazioni sciistiche abruzzesi o per chi possiede o affittauna seconda casa". Ad annunciarlo è infatti l'Assessore Regionale al turismoDaniele D'Amario, che conferma come la Regione da domani disciplinerà laconcessione di 3 milioni di euro di ristori al settore.