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Dir. Resp.
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Edizione del 27/11/2020
Estratto da pag. 1
SCUOLE CHIUSE FINO AL 7 GENNAIO, POI DI NUOVO IN PRESENZA MA MANCANO: PERSONALE E BUS
Sono state le Regioni a chiedere che la didattica a distanza venga prolungata sino a dopo le vacanze di Natale. La linea è emersa con forza nella riunioni della Conferenza Stato-Regioni, convocata dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, in vista del decreto che regolerà aperture e chiusure dal 4 dicembre. E la notizia è che il governo è deciso ad accogliere la richiesta per tornare in classe non prima dell'Epifania.

Un confronto a distanza, scrive Il Messaggero, al quale hanno preso parte anche il ministro della Salute Roberto Speranza, il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli e il presidente dell'Anci Antonio De Caro. Sul fronte opposto i presidenti del Veneto Luca Zaia, della Liguria Giovanni Toti, della Basilicata Vito Bardi, del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del Molise Donato Toma, della Calabria Nino Spirlì e della Toscana, Eugenio Giani.Al ligure Toti è toccato il compito di mettere in guardia i colleghi dai rischi che si corrono riaprendo le scuole «per sette giorni al netto del weekend, così da dover mettere in isolamento gli eventuali positivi proprio a Natale». Ragionamento analogo quello di Zaia che giudica «rischioso aprire la scuola il 9 dicembre e chiudere subito dopo». E del laziale Zingaretti, che da giorni va ripetendo che la decisione dev'essere dei virologi, non della politica.E così tocca a Toti - in qualità di vicepresidente della Conferenza delle Regioni - raccontare che «unanimemente le regioni hanno ritenuto di suggerire al governo di procrastinare al 7 gennaio ogni riapertura della didattica in presenza». E che sia il Natale in zona gialla l'obiettivo che tutte le regioni intendono raggiungere, è ormai evidente. Ogni sforzo, compresa la chiusura degli impianti sciistici oltre che delle scuole, viene utilizzato per abbattere il più possibile la curva dei contagi in vista delle feste natalizie. La richiesta delle Regioni di tenere le scuole chiuse il governo è orientato ad accoglierla già nel Dpcm del 4 dicembre.

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