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Edizione del 24/11/2020
Estratto da pag. 1
SNAI â€" Champions: Inter-Real, quote nerazzurre Atalanta, ad Anfield Road l`impresa vale 4,50
Enel presenta il piano strategico 2021-2023 in cui per la prima volta il Gruppo guidato da Francesco Starace presenta una visione strategica decennale, che copre il periodo tra il 2021 e il 2030. Si prevede che l’EBITDA ordinario del Gruppo crescerà in termini di CAGR del 5%-6% a fronte di una crescita dell’Utile netto ordinario del 6%-7% in termini di CAGR tra il 2020 e il 2030. Attualmente, le fonti di finanziamento sostenibile, comprese le emissioni obbligazionarie Sustainabilitylinked, i green bond e i sustainable loans, rappresentano circa un terzo dell’indebitamento lordo totale di Gruppo. Si prevede che l’incidenza di tali fonti sul debito lordo totale aumenti a circa il 50% nel 2023 e a oltre il 70% nel 2030, in quanto il Gruppo mira a rifinanziare progressivamente le emissioni in scadenza e raccogliere nuovi fondi tramite strumenti sostenibili. Infine il gruppo ha definito una politica dei dividendi semplice, prevedibile ed interessante con gli azionisti che riceveranno un dividendo fisso per azione (DPS) garantito nel prossimo triennio con un CAGR del 7% circa. La solidità della strategia e la fiducia nella capacità di conseguire gli obiettivi consentono ad Enel di fissare un DPS garantito crescente da 0,35 euro/azione nel 2020 a 0,43 euro/azione nel 2023.ReutersEnel, in piano investimenti diretti per 160 mld al 2030, 70 mld per rinnovabiliMILANO (Reuters) - Enel alza il velo sul piano strategico al 2023 con una vision fino al 2030 che mette al centro della strategia l'accelerazione della transizione energetica e una crescita sostenibile e remunerativa per creare valore condiviso per tutti gli stakeholder.Nel periodo 2021-2030 il gruppo prevede di mobilitare investimenti per circa 190 miliardi, di cui 30 miliardi da terzi, con la promozione della decarbonizzazione e dell'elettrificazione dei consumi.ReutersBorsa Tokyo ai massimi da 1991 su ottimismo vaccino, transizione BidenTOKYO (Reuters) - La borsa di Tokyo ha toccato massimi pluriennali, sulle speranze di una rapida ripresa economica legate ai progressi nello sviluppo di un vaccino contro Covid-19 a basso costo, a cui si aggiunge il via libera dall'amminsitrazione Trump alla transizione formale per il nuovo presidente Usa Joe Biden.L'indice Nikkei 225 ha chiuso in rialzo del 2,50% a 26.Finanza.comEnel promette investimenti per 190 miliardi di euro nel periodo 2021-2030Crescita attesa dell’EBITDA ordinario al 5%-6%, a fronte di un previsto incremento dell’Utile netto ordinario del 6%-7% tra il 2020 e il 2030 e investimenti per 190 miliardi di euro nel periodo 2021-2030, promuovendo la decarbonizzazione, l’elettrificazione dei consumi e le piattaforme per creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder e redditività di medio e lungo periodo. Queste alcune delle direttive indicate da Enel nel piano strategico 2021-2023 presentato ai mercati finanziari e ai media e in cui per la prima volta il Gruppo guidato da Francesco Starace presenta una visione strategica decennale, che copre il periodo tra il 2021 e il 2030 In un decennio che sarà caratterizzato dal crescente ruolo delle rinnovabili, dell’elettrificazione e della digitalizzazione delle infrastrutture, Enel – si legge nella nota - incentra la propria strategia sull’accelerazione della transizione energetica; nuovi modelli operativi e di business abilitati da piattaforme; una crescita sostenibile e redditizia. Tutto questo continua a offrire un significativo valore condiviso a tutti gli stakeholder, a fronte di rendimenti interessanti nel tempo per gli azionisti. “Con questo nuovo Piano Strategico stiamo indicando una direzione per i prossimi dieci anni, mobilitando investimenti per 190 miliardi di euro al fine di raggiungere i nostri obiettivi in un decennio pieno di opportunità. Per realizzare questa vision possiamo contare sulla nostra chiara leadership nel settore delle utility in tre principali dimensioni, tutte trainate da un innovativo modello platform-based†commenta Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. “In primo luogo, in qualità di “Super
Major†nel campo delle rinnovabili, gestiamo il più grande portafoglio di generazione privato a livello mondiale. Inoltre, disponiamo di un sistema globale di reti senza pari, che grazie al modello operativo platform-based genera miglioramenti qualitativi, di resilienza, efficienza e flessibilità. Infine, ma non da ultimo, possiamo contare sulla più grande base clienti a livello mondiale a cui, tramite le nostre piattaforme di business, offriamo servizi innovativi e offerte integrate. In tutto il decennio rafforzeremo la 4 creazione di valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder, che comprende anche una interessante remunerazione per i nostri azionisti.†Nel Piano Enel prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui circa 38 miliardi di euro tramite il modello di business di Ownership, e circa 2 miliardi di euro tramite il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi. Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata inoltre saranno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Nel periodo 2021-2030 Enel investirà oltre 150 miliardi di euro con il modello di business di Ownership e ulteriori 10 miliardi di euro circa con il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi. Sempre nel periodo 2021-2023 il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui circa 38 miliardi di euro nel quadro del modello di business di Ownership e 2 miliardi di euro circa in quello di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi.AdnkronosSci, Conte dice no alle RegioniRegioni in pressing per far partire la stagione sciistica, ma nel governo prevale la linea della prudenza, con il premier Giuseppe Conte che chiosa: "Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve, non possiamo ripetere agosto". Ieri la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato le linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali. Adesso ci sarà il confronto con il Cts e il governo. "Le linee guida che saranno discusse quando si valuterà insieme se ci sono le condizioni per aprire, ora queste condizioni non ci sono", ha messo in chiaro il ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia. E in serata Conte rimarca: "Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile e con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando a un protocollo comune europeo. Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo".AdnkronosNatale, Miozzo (Cts): "Attenzione o terza ondata certa"“Le feste di Natale saranno un momento di serenità auspicabile però è comunque un incontro a rischio, dobbiamo esserne consapevoli, il virus se ne frega dell’identità familiareâ€. Così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, ai microfoni di ‘Moka’, Rai Radio 1. “Se vorremo replicare quanto fatto questa estate nella logica del ‘liberi tutti - ha aggiunto Miozzo - possiamo essere certi che a metà/fine gennaio saremo nel pieno della terza ondata della pandemiaâ€. Quanto alla scuola, “credo sia necessario uno sforzo di sintesi maggiore perché il mondo della scuola non è un problema del ministero dell’Istruzione, è un problema della collettivitàâ€. “Alla riflessione politica - ha aggiunto Miozzo - manca la consapevolezza del danno che si sta generando nella dimensione privata dei nostri ragazziâ€. “Il salto di qualità che si deve fareâ€, ha concluso Miozzo, “è pensare che la scuola è un mondo complesso nel quale dobbiamo investire non solo risorse finanziarie, ma anche attenzione politicaâ€.AdnkronosCoronavirus: Fauci, 'a dicembre vaccino disponibile negli Usa e anche in Italia'“Le vaccinazioni contro il Covid potrebbero cominciare tra il 12 e il 15 dicembre negli Usa ma anche in Italia. Questo però dovrebbe spingerci ad adottare subito con
maggior serietà le misure per frenare i contagi. Quanto state facendo in Italia è giusto, ma forse bisognerà tenere chiusi bar e ristoranti, e passare il Natale a casa solo con i familiari strettiâ€. Lo dice alla Stampa Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases americano. Entrando nel merito dei vaccini prossimamente disponibili, l’immunologo e consigliere sanitario della Casa Bianca, invita alla prudenza: "C'è ancora un po' di confusione sui dosaggi di AstraZeneca, quindi è prematuro giudicare. Pfizer invece ha chiesto l'autorizzazione d'emergenza e presto lo farà pure Moderna. Ci aspettiamo, anche se non è garantito, che a metà dicembre avremo le prime dosi disponibili, tra il 12 o il 15. Di sicuro negli Usa la distribuzione inizierà prima di fine anno". Fauci è possibilista anche sulla distribuzione contemporanea anche in Europa e in Italia, “perché Moderna e Pfizer hanno firmato contratti anche con la Ue. La decisione finale spetta alle aziende e le autorità locali, ma la mia impressione è che siano pronteâ€. Quanto all’affidabilità dei vaccini russi e cinesi, “ho sentito affermazioni di una efficacia significativa. È possibile, ma per provarlo servono dati che io non ho vistoâ€, dice l’immunologo, aggiungendo che “ancora non conosciamo la lista delle priorità con le quali i vaccini saranno somministrati, né sappiamo ancora la durata che avrà l’immunizzazione, questo dato richiederà tempo per essere provato. Sappiamo però che i vaccini di Moderna e Pfizer sono molto efficaci, al 95%, e prevengono le forme più gravi di Covidâ€. Riguardo allo scetticismo di molti americani che non sono disposti a vaccinarsi, Fauci afferma che “bisogna parlare con la comunità, spiegando che il processo per sviluppare il vaccino, e determinarne sicurezza ed efficacia, è stato indipendente da qualsiasi manipolazione politica. Il Data and Safety Monitoring Board esamina le informazioni in maniera autonoma dall'amministrazione e dalle aziende, e decide se sono abbastanza buone da sottoporle all'Fda. Poi scienziati di carriera le valutano con un Advisory Committe, e alla fine del processo tutti i dati vengono pubblicati. Anche se ci sono stati segnali contraddittori da Washington, va chiarito negli Usa come in Italia che il processo per determinare efficacia e sicurezza dei vaccini è indipendente e trasparenteâ€. Raggiungeremo l’immunità "quando avremo vaccinato la maggioranza della popolazione che vuole farlo - prosegue Fauci -, verso la fine del secondo trimestre del 2021, cioè tra la primavera e l'estate. In autunno non saremo ancora alla normalità completa, ma quasi. È decisivo però che si vaccini la maggioranza della popolazione, intorno al 70 per cento, perché altrimenti l'epidemia continua a l'operazione fallisce. L'aiuto sta arrivando, ma i prossimi mesi fino a febbraio saranno terribilmente dolorosi. Bisogna applicare con serietà 5 semplici misure: indossare le mascherine, distanziamento fisico, evitare assembramenti di più di 10 persone, stare il più possibile all'aperto, lavarsi le mani. Ciò andrà fatto fino a quando il vaccino arriverà a tutti, ma in una certa misura anche dopoâ€. Quanto all’Italia, secondo l’immunologo, “non è necessario chiudere il Paese completamente, e bisognerebbe tenere aperte le scuole, garantendo la sicurezza dei bambini per quanto possibile. Lasciare aperti bar, ristoranti e palestre è una grande fonte di infezione. Capisco che è difficile per l'economia, ma dovreste lasciarli chiusi o limitare molto la capienza. Riguardo il Natale, se l'impennata di infezioni, ricoveri e decessi continua, bisogna vietare i viaggi e limitare le cene ai familiari stretti. Se la situazione migliora, si possono modificare le misure". Sul passaggio dall’amministrazione Trump a quella del presidente Biden, Fauci afferma che “è necessario avere una transizione liscia. Spero di poter entrare in contatto quanto prima con lo staff di Biden. Ho servito sei amministrazioni per 36 anni, e ho intenzione di farlo con la settima. Discuterò i dettagli, ma è chiaro che c'è stata una risposta molt
o difforme fra i vari stati. Sull’allarme per il ‘nazionalismo dei vaccini’, noi siamo sempre stati i leader nella risposta globale alle epidemie, basti guardare al programma Pepfar per l'Aids lanciato dal presidente Bush. Gli Usa sono storicamente coinvolti nella salute globale, e credo che ciò continuerà col cambio di amministrazioneâ€.FunweekCucinare la bistecca nel tostapane? Il video diventa viraleUn video virale circola sul web, un metodo alternativo per cucinare la carne. Su TikTok, infatti, è spuntato un filmato nel quale si mostra come cuocere due bistecche in un tostapane. Bisogna tuttavia fare attenzione ai contenuti di questo breve video, che potrebbe portare a combinare degli irrimediabili disastri! Photo: Shutterstock; Music: «Funday» from Bensound.comAGI"A Crotone l'alluvione ha provocato danni ingentissimi"AGI - “Sono state ore difficili per la città di Crotone. Ma tutti sono stati in prima linea per fronteggiare una emergenza che è stata comunque devastante per la città, che per fortuna non ha registrato vittime ma purtroppo danni ingentissimi. Ho rappresentato innanzitutto questo al ministro Francesco Boccia ed al capo della protezione civile Angelo Borrelliâ€. L'ha dichiarato il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, a conclusione dell'incontro di oggi in prefettura col ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, e il capo del Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, per fare il punto sulla situazione in cui versa la città dopo la devastante alluvione che si è abbattuta tra sabato e domenica sul territorio. “La città ha risposto da subito all'emergenza attraverso la sinergia con la prefettura, le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, le associazioni di volontariato di protezione civile, la protezione civile regionale, uomini della protezione civile provenienti da altre regioni, il comando polizia locale e il nostro centro operativo comunale di protezione civile", ha evidenziato il sindaco di Crotone. "Nessuno si è risparmiato, e colgo l'occasione per rinnovare il ringraziamento a quanti in queste ore sono stati accanto alla gente che ha vissuto difficoltà che io stesso ho potuto verificare sul campo nel corso delle scorse ore". "Le istituzioni continueranno a fare il proprio dovere così come ha detto il ministro", ha aggiunto Voce, "ma allo stesso ho rappresentato la situazione di difficoltà nella quale ci siamo dibattuti e che richiede un intervento strutturale generale oltre che una rapida disponibilità del Governo a velocizzare le procedure per il riconoscimento dei danni subiti dalle attività produttive, dagli esercizi commerciali, dai privatiâ€. Per il sindaco Voce, tuttavia “il sostegno non si può limitare soltanto alla contingenza drammatica di questi giorni ma deve essere focalizzato con un attenzione più specifica sulla città di Crotone". "Al ministro", ha concluso il primo cittadino di Crotone, "ho anche evidenziato i problemi legati all'emergenza epidemiologica e lo stato della nostra situazione sanitaria che richiede interventi specificiâ€AGICovid, tra governo e regioni il gelo non è solo quello delle piste da sciAGI - Lo scontro tra regioni e governo ora è sulla riapertura degli impianti sciistici. Ma nei prossimi giorni si accenderà il confronto anche sulle misure anti-Covid dopo il 27 novembre e soprattutto in vista del 3 dicembre. Dalla prossima settimana Piemonte e Lombardia dovrebbero cambiare colore, l'obiettivo anche delle altre regioni considerate a rischio è quello di tornare al giallo, ma il passaggio da una fascia ad un'altra dipenderà dai numeri. Con gli ultimi dati resi di pubblico dominio si è superato il tetto delle 50 mila vittime dall'inizio dell'epidemia, anche se per la prima volta diminuiscono gli attuali positivi. “Se questo trend positivo fosse confermato potremmo riportare l'Italia nel mese di dicembre in colorazioni gialle e arancioniâ€, hanno fatto sapere ieri fonti di palazzo Chigi. L'ala rigorista punta al consolidamento del raffreddamento della curva, motivo per il quale l'esecutivo dovrebbe difendere l'impianto dell'ultimo Dpcm. Probabilment
e ci sarà un unico provvedimento all'inizio del prossimo mese che potrebbe avere la validità fino al 3 gennaio. Il ministro Speranza ha ribadito che ci si potrà spostare solo tra zone gialle e oggi anche il responsabile degli Affari regionali Boccia ha chiarito che non si ricalcherà quanto fatto in estate. Massima prudenza Dunque nei territori a basso rischio si va verso l'allentamento delle misure, soprattutto riguardo alle attività commerciali, mentre sui ristoranti permane la cautela. Nelle regioni colorate di arancione e di rosso, invece, potrebbe rimanere i vincoli attuali. E' la linea della massima prudenza. L'obiettivo del premier Conte per le festività è comunque quello di favorire i consumi, nel rispetto dei protocolli. “Non c'è alcun intento di contrastare la tradizione degli scambi dei doniâ€, dicono dal governo. Ma senza alleggerire la stretta sui contatti. “Cenoni? Fuori luogo con 600-700 morti al giornoâ€, taglia corto ancora Boccia che dice no alle regioni per le vacanze sulla neve. “Se ne potrà parlare dopo il 3 gennaio o addirittura a febbraio quando arriverà il vaccinoâ€, spiega una fonte dell'esecutivo. All'interno del governo c'è chi non nasconde lo stupore per il documento dei governatori sulla riapertura degli impianti in montagna. Il danno economico viene considerato eccome “ma prima c'è la salute e i presidenti di regione dovrebbero saperlo beneâ€, sottolinea la stessa fonte.AGIA Siena è nato un orto medievale (per beneficenza)AGI - Un orto medievale nel cuore della Siena antica. Ma non solo. A fare da cornice ci sono anche un asino, capre, galline, oche, conigli e per di più tutti liberi. Ma la sua natura è quella di orto, con un'ampia varietà di piante alimentari già coltivate da tanti secoli: orticole, aromatiche, e anche tintorie. Visto in fotografia potrebbe sembrare una fattoria come quelle che si potevano trovare un tempo nelle campagne senesi. In realtà è un ampio appezzamento di terreno situato nella Valle verde di Porta giustizia, oggi conosciuta come vallata dell'Orto dei Pecci a qualche centinaio di metri da Piazza del Campo, in pieno centro storico di Siena, con la Torre del Mangia in bella vista. E' un luogo storico, soprattutto per il ruolo che ha avuto nella vita della città, in particolare per l'attenzione verso i più deboli. La vallata dell'Orto dei Pecci “La vallata dell'Orto dei Pecci oggi dominata da campi, quasi del tutto priva di edifici – spiega lo studioso e giornalista Giacomo Luchini - fu scelta ai primi del trecento dalle autorità comunali dell'epoca per ospitare gli immigrati che ambivano a diventare senesi a tutti gli effettiâ€. Un salto di qualche secolo e si arriva al 1918, anno in cui fu aperto a Siena l'ospedale psichiatrico di San Niccolò, che ospitava persone con problemi mentali o ritenuti tali dalla medicina di allora, provenienti dal senese, ma anche da città della Toscana e dall'alto Lazio, in particolare dal viterbese. I 'matti da slegare' I 'matti' negli anni furono impegnati, come aiuto alla cura, nei terreni della valle compresa nel perimetro dell'ospedale, nel lavoro in agricoltura soprattutto, che forniva prodotti per le esigenze di tutti i numerosi ospiti dell'ospedale psichiatrico, in alcuni periodi oltre duemila. Ma negli anni Settanta si è fatta strada, grazie allo psichiatra Franco Basaglia, l'idea di un modo diverso di cura della malattia mentale. Una rivoluzione, che metteva in discussione l'ospedale psichiatrico, anche come struttura fisica. Si parlava allora di “matti da slegareâ€. E anche a Siena il vento della nuova psichiatria si fece sentire. Su iniziativa di medici e infermieri dell'ospedale psichiatrico, prima ancora che la struttura chiudesse definitivamente, fu fondata la cooperativa 'La proposta' con lo scopo di continuare in altro modo il lavoro di recupero su persone che stavano lasciando il San Niccolò ma che rischiavano di restare senza aiuto nell'affrontare la nuova realtà. Era il 14 luglio del 1983. Alla cooperativa fu affidata dal Comune la gestione dell'Orto dei Pecci che, in maniera diversa, ha continuato ad avere un ruolo pe
r chi è svantaggiato e fa fatica ad adattarsi. Nasce la cooperativa Primo presidente Andrea Friscelli, convinto del lavoro da fare sul territorio per 'i matti' dopo l'esperienza ormai al termine dell'ospedale. “Con un gruppo di persone fondammo questa cooperativa davanti ad un notaio senese. Tutto sommato - spiega - posso dire di essere soddisfatto perche abbiamo comunque conservato la nostra vocazione verso il sociale prima lavorando con gli psichici poi aprendo ad altre persone svantaggiate†puntualizza. “Attualmente – aggiunge Maura Martellucci che fa parte del consiglio d'amministrazione della cooperativa ed è responsabile del ristorante, oggi chiuso per Covid, che opera nella vallata - nella cooperativa sono impegnate una trentina di persone, tra cui anche alcuni ex carcerati, tossicodipendenti, alcolisti, e anche persone entrate in povertà o profughiâ€. Progetti differenziati Dal 1983 'la Proposta' ha diversificato i suoi progetti. Oltre al ristorante, l'attività a Siena più conosciuta, ha ottenuto appalti per la raccolta differenziata dei rifiuti per conto della società Sei Toscana, svolge lavoro di giardinaggio per privati, fa traslochi, ha organizzato campi estivi per bambini, percorsi turistici e didattici in particolare per le scuole con i giovanissimi scolari che hanno imparato a conoscere le numerose piante dell'orto o gli animali che vi pascolano. In passato la cooperativa era arrivata ad avere anche a cinquanta dipendenti, ma le crisi economiche hanno pesato molto. Tanto che i percorsi didattici si sono rarefatti perche fa presente Martellucci “le scuole non avendo più possibilità di pagare queste attività ( i tagli nelle scuole sono stati consistenti negli anni ndr) non potevamo far pesare sulle famiglie, già ampiamente sollecitate, le spese per la partecipazione ai campi solari e alle varie iniziative programmate all'Orto dei Pecciâ€. “Problemi ce ne sono – riconosce il presidente della cooperativa Giovanni Passaniti- la crisi del 2008 ha pesato non poco. Anche a Siena dove Montepaschi con i suoi bandi dava lavoroâ€. Nonostante le difficoltà l'attività va avanti, tenendo presente la scelta iniziale di aiutare gli ultimi. “La scelta – aggiunge Martellucci – è di riportarli ad una vita normaleâ€.AGILa città migliore per un single? Negli Usa hanno fatto la classificaAGI - Da Austin a Boston, da Houston a Milwaukee: sono le città americane ideali per i single in cerca di una storia sentimentale. E, per una volta, non figura il posto che ha ispirato centinaia di film: New York. Darsi un appuntamento al buio è sempre stata una scommessa, ma in tempi di pandemia le cose si sono fatte ancora più complicate. Per questo Apartment List, il portale che aiuta a trovare casa in affitto negli Stati Uniti, ha pensato di dare una mano stilando la classifica delle dieci città in cui è più facile per i single conoscere nuove persone. I criteri usati per la preparare la graduatoria delle città sono tre: l'indice locale di soddisfazione per quanto riguarda gli appuntamenti al buio, la concentrazione di single e la possibilità di svolgere attività all'aperto in maniera soddisfacente. In testa alla classifica c'è Austin, in Texas, grazie al suo clima mite e alle estati prolungate che permettono di sfruttare quasi tutto l'anno gli spazi aperti. Subito dopo viene Boston, dal clima non altrettanto dolce ma, secondo la ricerca, “in grado di soddisfare oltre il 42 per cento dei single per le cose che offre quando si esce con qualcuno per la prima voltaâ€. Fanalino di coda Jacksonville in Florida, nonostante sia immersa nel verde e vicino al mare: la città offrirebbe talmente poco in fatto di primi appuntamenti, che il suo indice di gradimento non raggiunge il 15 per cento. Dietro a Austin e Boston, la graduatoria delle prime dieci città vede Virginia Beach, Miami, Las Vegas, San Antonio, San Diego, Houston, Detroit e Milwaukee. Da valutare, in tempi di pandemia, se questa graduatoria non possa essere presto stravolta.AGILa mamma di Cucchi: "Stefano si stava ricostruendo una vita"AGI - "Stefano aveva avuto problemi di tossic
odipendenza, ma dopo quasi 4 anni di comunità ne era uscito benissimo. Nei mesi che hanno preceduto il suo arresto e la sua morte, era tornato quello che era sempre stato da piccolo e da adolescente. Si stava ricostruendo una vita. Stava benissimo, si alzava la mattina e andava a correre, passava in chiesa per dire una preghiera. Andava al lavoro da mattina a sera nello studio del padre e poi la sera in palestra, dopo cena. Erano anni che non soffriva più di crisi epilettiche". È il ricordo di Rita Calore, mamma di Stefano Cucchi, parte civile nel processo agli 8 carabinieri accusati di depistaggio per coprire gli autori del pestaggio subito in caserma dal geometra 31enne la sera del suo arresto. "Mio figlio - ha detto la donna, insegnante di scuola materna in pensione - era goloso, mangiava di tutto ma stava attento a non superare un certo peso perché faceva pugilato. Eppure hanno detto che era sieropositivo, anoressico, che noi lo avevamo cacciato di casa. Tutte cose inventate e inaccettabili. "Questa storia - ha rivelato la signora Calore - ci ha distrutto fisicamente e economicamente, abbiamo passato momenti terribili, abbiamo chiesto prestiti in banca per far fronte alle spese del processo. Io mi sono ammalata, mio marito pure. Il lavoro ne ha risentito, lo studio, dove lavorava anche mia figlia Ilaria, è andato sempre peggio, alcuni dipendenti sono andati via. Per quasi 10 anni non ho saltato un'udienza". "Quando vedemmo il suo cadavere all'istituto di Medicina legale, io che lo avevo partorito per una frazione di secondo ho fatto fatica a riconoscere mio figlio. Era dentro una teca di vetro, con una marea di poliziotti intorno, coperto solo da un lenzuolo fino al collo. Solo dopo abbiamo scoperto il resto del corpo, con le fratture dietro la schiena". "Era uno scheletro - ha ricordato in lacrime la mamma -, con gli occhi mezzi aperti, la bocca spalancata. Quello non era Stefano.C'era un poliziotto che girava intorno a quella teca scuotendo la testa come a dire 'non è possibile'. Davanti a quel corpo abbiamo giurato che verità e giustizia sarebbero uscite fuori, l'avremmo fatto per lui. Se noi avessimo raccontato come avevamo visto Stefano nessuno ci avrebbe creduto. Così dopo qualche giorno decidemmo di mostrare le foto del cadavere, anche se all'inizio io non ero d'accordo".