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Dir. Resp.
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Edizione del 23/11/2020
Estratto da pag. 1
Governo, Dpcm: vacanze sulla neve vietate.I ristoranti alla sera ancora chiusi
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. Il numero dei contagiati resta elevato, preoccupano anche i ricoveri in ospedale, seppur in diminuzione e soprattutto le terapie intensive. Non accenna a placarsi anche il numero di morti, sempre incredibilmente elevato. Per questo il governo ha deciso che con il nuovo Dpcm non ci saranno molte riaperture e si andrà tendenzialmente verso un Natale con libertà ancora limitata. Con il Dpcm del 3 dicembre, - si legge sul Corriere della Sera - l’obiettivo del governo per Natale e le festività è favorire i consumi, ma nel rispetto dei protocolli. Via libera, quindi, allo scambio dei regali in famiglia, ma occorre limitare le occasioni di «socialità allargata» come lunghe tavolate e tombolate, festeggiamenti e veglioni. Dunque non saranno aperti i ristoranti la sera e una nuova stretta arriverà anche nelle zone gialle. Il governo è già al lavoro anche su una «iniziativa europea », per prevenire le consuete «vacanze sulla neve».
Una doccia fredda per la Conferenza delle Regioni che aveva messo a punto un piano che prevedeva, con opportune limitazioni, la ripartenza degli impianti di risalita. Anche per le riaperture del commercio, la linea delle prudenza porta a procedere per step, mantenendo le limitazioni fino a metà dicembre, per poi allentare la presa, spostando di qualche ora il coprifuoco. Nell'Esecutivo - prosegue il Corriere della Sera - vince l’ala rigorista, quella più preoccupata che la curva dei contagi vada nuovamente fuori controllo provocando una terza ondata a gennaio.
La conferma arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza: "Sarà un Natale sobrio, dobbiamo panificare le vacanze con prudenza. È comprensibile che un territorio voglia uscire dalla zona rossa, ma scegliamo con prudenza i prossimi passaggi. Gli spostamenti potranno avvenire solo se tutte le regioni andassero in zona gialla, ma in questo momento dobbiamo evitare quelli non necessari".