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Edizione del 22/11/2020
Estratto da pag. 1
Settimana decisiva alle Camere: mercoledì si vota lo scosamento di bilancio - la Repubblica
Governo e maggioranza alla prova delle Aule. Molti i fronti aperti: dalla manovra al Mes fino ai decreti immigrazione. Con l''incognita dell''appoggio di…
Il banco di prova della “collaborazione istituzionale” a cui Silvio Berlusconi si dice disposto - assicurando di voler rispondere “positivamente all’appello del capo dello Stato” -  sarà mercoledì, quando al Senato si vota lo scostamento di  bilancio. La coalizione giallo-rossa a Palazzo Madama è fortemente in bilico, perché ci vuole la maggioranza assoluta per fare passare l’aggiustamento: 161 sì. Sulla carta i numeri ci sono, ma basta il dissenso di qualcuno o addirittura contagiati e “quarantenati” tra le file giallo-rosse per fare saltare il banco.  

È una settimana parlamentare decisiva quella che comincia domani, con i molti fronti aperti: dallo scostamento di bilancio all’avvio dell’iter della manovra, al decreto immigrazione (che archivia i decreti Salvini e approda nell’aula di Montecitorio venerdì).  E dietro l’angolo c’è anche il nodo del Mes, i soldi europei per la sanità: il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha ribadito che l’Italia ha intenzione di chiederli, ma i 5Stelle fermamente si oppongono. Sul Mes è arrivato il formidabile assist agli scettici grillini del presidente dell’europarlamento David Sassoli che ne indica limiti e risvolti negativi, premendo per una riforma dello strumento. Mentre + Europa di Emma Bonino sta valutando se è possibile presentare in questi giorni una risoluzione per accelerare il voto del Parlamento sul Mes. Procedure parlamentari permettendo. Comunque entro il 10 dicembre, quando è fissato il vertice Ue, un mandato delle Camere dovrà esserci. 

Intanto mercoledì sullo scostamento di bilancio si vedrà anche la temperatura politica all’interno del centrodestra. Dopo l’offerta di Salvini di una ricomposizione con addirittura maxi gruppi parlamentari unitari di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, e di procedere insieme in particolare sui provvedimenti anti Covid ed economici, le tensioni non si attenuano affatto. Berlusconi lancia dalle pagine del Corriere della sera le richieste forziste per dire sì sul bilancio, che vadano soprattutto nella direzione di garanzie per i lavoratori autonomi, a cominciare da un indennizzo pari a una quota del reddito dichiarato nell’anno precedente per i mesi di inattività forzata. Più netto ancora Renato Brunetta, ex ministro forzista ed economista, nella presa di distanza da Salvini e nell’avvio del confronto con la maggioranza. Annuncia infatti in un’intervista a Repubblica: “Come faremmo a non votare adesso lo scostamento di bilancio?”. Ricostruisce: “Lo abbiamo votato in questi mesi due volte  su tre. E mi spiace che sul terzo ci siamo astenuti. Questo è quarto del 2020, e il clima è cambiato”.  

L'intervista



Brunetta: “Da Salvini un’Opa ostile su Forza Italia. Governo Draghi nel 2021”

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Carmelo Lopapa

21 Novembre 2020

Il Pd e il suo segretario Nicola Zingaretti puntano a un dialogo con le opposizioni e con Forza Italia in particolare, sia in nome della unità nazionale e del senso di responsabilità indispensabili nella drammaticità della crisi sanitaria, sociale e economica, come invoca il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche per essere al riparo dai veti dei 5Stelle. È una settimana decisiva, senza più alibi, né possibilità di fare melina. 

Mattarella: "Questo virus tende a dividerci, affrontiamo insieme il nemico comune. Non pensiamo che a noi non possa succedere"

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Concetto Vecchio

17 Novembre 2020